Cani in libertÁ , un pericolo

di Giuseppe Ciaghi

Sui cartelli la stradina asfaltata che corre sugli argini della Sarca da Carisolo a Caderzone ed oltre viene indicata come pista “ciclopedonale”, cioè un percorso destinato a chi si muove con la bicicletta o a piedi. In realtà i padroni di quell’arteria sono i cani, accompagnativi da tantissime persone, specie nelle prime ore del mattino o verso il tramonto a muoversi e a fare i loro bisogni. Il che sarebbe anche accettabile, a parte il pericolo che rappresentano per i ciclisti, se le bestie venissero tenute al guinzaglio dai proprietari, se costoro portassero con sé una museruola come previsto dalla legge, e si preoccupassero di raccogliere le defecazioni dei loro animali. Purtroppo in quella zona le norme non vengono rispettate e nemmeno fatte rispettare da chi dovrebbe. Lì governano la legge della giungla, le pretese e spesso l’arroganza dei proprietari dei cani… E’ rarissimo vedere qualche cane al guinzaglio, corrono liberi dappertutto, inseguono le biciclette, vanno ad annusare le carrozzelle con dentro i bambini e a spaventare chi passeggia, se vedono un pescatore scendono nelle acque del fiume a rompergli le scatole, si spostano nel parco giochi dei bambini a fare i loro bisogni nella sabbia, proprio in quella dove i bambini mettono le loro manine, i più educati scavano anche una buchetta ove pisciare o defecare, per poi gettarvi sopra con le zampe un po’ di terra, così da nascondere il tutto alla vista e finire nella mani dei pargoli. Il fatto è che ci sono delle persone che hanno un terrore vero e proprio dei cani; come ne vedono uno libero cominciano a tremare come avessero la febbre e cercano aiuto avvicinandosi a qualche persona, facendosi scudo di questa. A me è capitato più di una volta di effettuare questo chiamiamolo “servizio” e anche di intimare al proprietario del cane di legarlo al guinzaglio. L’avessi mai fatto! I loro cani sono buoni! non fanno male a nessuno! (Mia moglie è stata addentata da uno di questi mentre passava in biciletta e il suo ginocchio ne risente le conseguenze a distanza di anni!). Ma se uno ha paura, ha paura, e ha il sacrosanto diritto di passeggiare tranquillo in piena sicurezza, quella sicurezza che dovrebbe venir garantita dai cosiddetti “tutori dell’ordine”. Percorro quel tratto di ciclabile quasi tutti i giorni, non vi ho mai visto un vigile. Da aggiungere che il comune di Pinzolo qualche anno fa ha realizzato in fregio alla ciclabile un’area recintata destinata ai cani, dove possono entrare, correre quanto vogliono e farvi i loro bisogni, fuori panchine per i padroni. Ebbene cani dentro quel recinto ne avrò visto uno o due in tre anni, invece vedo sempre i padroni dei cani seduti sulle panchine a osservare i loro animali rincorrersi nel prato fuori dal recinto o lungo la ciclabile. E’ accettabile una situazione del genere? Perché non interviene chi di dovere. Sono convinto che un paio di multe date a chi non rispetta le regole e il conseguente corriparola sistemerebbero in fretta il tutto. Provare per credere. L’invito naturalmente è al sindaco e agli amministratori oltre che alla polizia urbana.