Cari Compaesani, vi scrivo per manifestarvi la tristezza…

di Marco Salvaterra

Cari Compaesani e turisti affezionati di Pinzolo,

vi scrivo pubblicamente per manifestarvi la tristezza che mi prende vedendo un angolo di Pinzolo, carico di storia, trasformato in un parcheggio. Mi riferisco all’area pedonale che dall’hotel Corona porta al parco del Ciclamino. Queste le parole incise nelle prime due piastre di granito:

GENERAZIONI
DI EMIGRANTI
SPINTE DAL BISOGNO
HANNO LASCIATO
LA VAL RENDENA
PORTANDO NEL MONDO
LA TRADIZIONE
DEI LORO PAESI

NOMINANDO CITTA’
DI OGNI CONTINENTE
IN CUI GLI EMIGRANTI
SONO GIUNTI
LA COMUNITA’
DI RENDENA
LI RICORDA
CON GRATITUDINE

Sulle altre sono riportati i nomi di tante cittÁ  di ogni continente, nomi che vengono rinfrescati ogni anno, con il pennarello, dai bambini delle Elementari. Qualcuno potrebbe obiettare che sono pochi i parcheggi in centro, ma non credo siano quattro in più (ai quali si aggiunge uno per disabili) a migliorare la situazione. Tra l’altro, il passaggio continuo di automobili e di mezzi spalaneve, sta danneggiando le piastre, come si può vedere dalla foto.

La mia impressione è che non ci sia sempre un’adeguata attenzione e cura degli angoli più belli del nostro paese: basti pensare ai due gazebo posizionati nel parco del Ciclamino in occasione dei Mercatini di Natale e che, a distanza di un mese, sono ancora lì.

Sono certo che mi perdonerete per queste mie personali considerazioni.

10 febbraio – Il primo tratto dell’area pedonale

10 febbraio – Automobili in sosta

10 febbraio – I gazebo nel parco del Ciclamino

10 febbraio – Una piastra di granito rotta (WIEN)