Il fenomeno Airbnb comincia a preoccupare anche in Trentino

di CampanediPinzolo.it

Dopo aver ottenuto la cancellazione del parity rate con Booking, Federalberghi parte all’attacco di Airbnb, il sito per gli affitti temporanei: “Il sommerso nel turismo è giunto a livelli di guardia, che generano una minor sicurezza sociale e il dilagare indiscriminato dell’evasione fiscale e del lavoro nero”. La denuncia arriva direttamente dal presidente dell’associazione degli albergatori, Bernabò Bocca, che poi rincara la dose: “Un esempio eclatante è costituito da Airbnb. Tocca ora all’Italia dare un segnale importante”.

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“In barba alle leggi che obbligano il gestore di risiedere all’interno dei bed and breakfast – spiega Federalberghi – la stragrande maggioranza degli annunci presenti su Airbnb è riferita all’affitto dell’intera proprietà (72,5% dei casi) ed è pubblicata da inserzionisti che gestiscono più di un alloggio (57%)”.

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E anche in Trentino gli albergatori comnciano a preoccuparsi…

Questo è Airbnb, il portale dedicato a chi non ha paura di aprire la porta di casa e improvvisarsi albergatore. Un sistema che ha trasformato molte città in alberghi diffusi e che – proprio per questo – fa paura agli albergatori. Esattamente come Uber fa paura ai tassisti.

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E sono ormai moltissimi gli alloggi offerti da privati anche in Val Rendena.