Il miracolo dell’8 x mille

di Alessandro Giacomini

La primavera porta la temperatura a livelli gradevoli, le giornate sono più luminose e le persone sono più socievoli, ma con la stessa , si avvicina pure il periodo canonico per la dichiarazione dei redditi, non certo cosi solare e con essa il meccanismo dell’8x mille, sistema iniquo e ingannevole che con la presente vorrei condividere con i lettori e fare chiarezza.

Iniziamo con una precisazione, molti confondono tale sistema con il democratico e meritevole 5 x mille che finanzia le centinaia di associazioni con finalità sociali dove certamente il contribuente si identifica in una di esse e che potrebbe, integralmente, sostituire l’otto x mille.

Ogni cittadino che presenta la dichiarazione dei redditi può scegliere la destinazione dell’otto x mille tra sette opzioni, sei delle quali a favore di confessioni religiose, la restante allo stato.

Il ministero delle finanze rendendo pubblici i dati della dichiarazione dei redditi del 2007 si evince che, il 35% della popolazione ha espresso di destinare 8 x mille alla chiesa cattolica.

Fin qui tutto chiaro, nulla di truffaldino, ma se andiamo a visionare i dati alla distribuzione della quota spettante agli enti opzionabili, risulta che la chiesa cattolica divora 89% dell’ammontare delle entrate.

Ora vi chiederete come è possibile che il 35 % dei cittadini Italiani devolve 8 x mille alla chiesa cattolica mentre la stessa ne percepisce 89 % ?

Perché il 61% dei contribuenti non esprime una scelta, ripeto, 6 Italiani su 10 non trovano un riscontro nelle sette opzioni disponibili, dunque, chi non da una preferenza il suo 8 x mille viene corrisposto, in percentuale, alle scelte fatte da quattro Italiani su 10.

Semplifico con un paradossale esempio: se un solo contribuente (su 30 milioni circa) destinasse il suo 8 mille, mentre tutti gli altri non facessero una scelta, ed egli fosse un avventista del settimo giorno, la sua comunità religiosa percepirebbe circa un miliardo di euro cioè 2.000 miliardi di vetuste lire.

Faccio inoltre presente che il 12% della popolazione Italiana

(dati verificabili da fonti ufficiali tra cui la stessa Cei, certamente non di parte…) è non credente, così pure per altre comunità religiose che sono una realtà nel nostro territorio, islamici, testimoni di Geova e una opzione di scelta nei loro confronti latita.

Da paladino della laicità se proprio deve essere un obolo non si capisce perché non inserire un’associazione di non credenti.

Trovo vergognoso che un ateo debba sostenere una comunità religiosa con le proprie tasse, è altresì consono che una qualsivoglia associazione religiosa debba autofinanziarsi con i propri adepti e non con una coatta e miracolosa questua.

Assurda poi è la scelta allo stato, l’unica opzione non religiosa, il quale non ha fatto un uso razionale, finanziando ulteriormente la chiesa di Roma, ha finito per utilizzare i fondi per finanziare con una quota del budget a lavori di abbellimento di chiese, sedi arcivescovili, monasteri e confraternite della conferenza episcopale Italiana.

Dei 262 interventi previsti più della metà andranno ai parroci e più di 50 finanziamenti sono stati assegnati a singole parrocchie seminate su tutto il territorio Italiano.

Almeno 17 di questi, andranno direttamente a singole diocesi e altrettanti a ordini conventuali (Dati Ufficiali).

Altresì, ritengo più opportuno, aggiungere opzioni per finanziare,sul nostro territorio, ad esempio, l’attuale terremoto in Abruzzo, contributi a sostegno dei malati terminali e ancora, contribuire per sostenere il reddito dei cassaintegrati, sicuramente più consono in questo periodo di prolungata crisi.

Cosi strutturato l’8 x mille è agli antipodi della democrazia, se non fai una scelta, ogni anno si devolvono le proprie tasse alla chiesa cattolica e quel che è peggio, in molti non lo sanno.

Caspita, il meccanismo deve essere basato sulla volontarietà, ma la ripartizione delle scelte inespresse viola, di fatto, questo principio, le scelte dei contribuenti non sono rispettate e le risorse destinate vengono distorte dalla finalità originaria.

Personalmente, contribuirei anche con quote superiori alla percentuale dell’otto x mille se in tale meccanismo fosse inserita, ovviamente non in contrasto con la legge “ …per scopi sociali o assistenziali“ , un’associazione che rappresenti il mio essere.

Ecco perché ritengo l’8 x mille una mera e colossale truffa.

Alessandro Giacomini Direttivo laici Trentini per i diritti civili.
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