Incontro con Betty Williams

di Maura Binelli

Nel programma del festival “Mistero dei Monti”, promosso e curato dall’Azienda per il Turismo di Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena, era previsto, per martedì 7 agosto, l’incontro con il Premio Nobel per la Pace, Betty Williams.

L’appuntamento era per le 17.30 al Salone Hofer di Madonna di Campiglio dove, dopo l’introduzione dell’Assessore alla Solidarietà Internazionale della PAT, Lia Giovannazzi Beltrami, Betty Williams ha raccontato come con coraggio e determinazione ha lottato per raggiungere la pace nella sua Irlanda del Nord.

In breve:

un giorno Betty Williams si trovo’ ad essere testimone di un tragico incidente dove persero la vita tre fratellini investiti da un’auto. Il guidatore era un militante dell’IRA (Irish Republican Army) che, dopo essere stato colpito da alcuni proiettili sparati dalla polizia britannica, perse il controllo del veicolo finendo contro i tre bambini.

Pochi giorni dopo Betty Williams si trovava a bussare alle porte delle donne irlandesi, cattoliche e protestanti, per chiedere di arrivare definitivamente alla pace e per tutelare il futuro dei loro figli. Organizzo’ una marcia alla quale parteciparono più di 10mila persone . Successivamente fondo’ la “Community for Peace People”.

Fu per questo suo coraggio e per la sua tenacia che nel 1976 le fu conferito il Premio Nobel per la Pace.

Attualmente si batte ancora affinché i bambini possano godere dei loro diritti e possano vivere la loro vita all’insegna dell’amore (è presidente del “World Centers of Compassion for Children International”).

Lei stessa all’inizio del suo intervento ha voluto che si leggesse questo documento redatto da lei nel 1997:

“Noi, Bambini del Mondo, affermiamo il nostro diritto inalienabile ad essere ascoltati e ad avere una voce politica alle Nazioni Unite e ai più alti livelli governativi in tutto il mondo.

Noi, Bambini del Mondo, dobbiamo vivere in pace, giustizia e libertà ma soprattutto con la dignità che ci meritiamo.

Noi, Bambini del Mondo, chiediamo un Piano Marshall, una Convenzione di Ginevra, e un Tribunale dei Diritti Umani per i Bambini del Mondo, che si riuniscano regolarmente per ascoltare le testimonianze sulla realtà di quanto ci sta succedendo. Abbiamo intenzione di fornire nostre proprie testimonianze.

Noi, Bambini del Mondo, chiediamo il diritto, in situazioni di guerra, di essere trasferiti in rifugi sicuri.

Noi, Bambini del Mondo, consideriamo la fame, le malattie, il lavoro forzato, e tutte le forme di abuso e di sfruttamento compiute su di noi come atti di guerra.

Noi, Bambini del Mondo, non abbiamo mai avuto voce in politica. Chiediamo che tale voce ci sia data.

Noi, Bambini del Mondo, svilupperemo nostre proprie leadership, e saremo un esempio che mostrerà ai governi come vivere in pace e libertà.

Noi, Bambini del Mondo, mettiamo sull’avviso coloro che abusano di noi e i nostri sfruttatori, chiunque essi siano, che da oggi in avanti li riterremo responsabili delle nostre sofferenze”.

Da questo scritto si capisce come per Betty Williams i bambini siano al centro dei suoi ‘interessi’, del suo mondo, della sua stessa vita.

Non a caso l’incontro era intitolato “Madre Coraggio”... non si poteva scegliere miglior titolo.

Un appuntamento davvero ricco di stimoli e riflessioni, talvolta commoventi.

Un appuntamento all’insegna della cultura per la solidarietà e per il rispetto reciproco.

Un appuntamento al quale, come donne, madri, figlie, sorelle, lavoratrici…. era importante partecipare.

Grazie e complimenti vivissimi a chi, dell’APT, si è adoperato per l’organizzazione e la riuscita di tale evento.

Maura Binelli