Intervento sul documento della maggioranza del Comune di Pinzolo

di Lucio Binelli

La disinvolta sicumera, ai limiti della sfacciataggine del Comunicato della maggioranza apparso recentemente su campanedipinzolo.it mi induce ad offrire ai firmatari dello stesso alcuni spunti di riflessione (ed un paio di domande) che potrebbero, se colti, esaurire definitivamente la questione.

Innanzitutto sgombriamo il campo dalla rilevanza penale o comunque giudiziaria: nessuno, se non la magistratura, può dire se ci siano illeciti nella vicenda. Limitiamo pertanto la discussione agli aspetti etici, morali.

Su questi ciascuno puo’, più o meno autorevolmente, disquisire e giudicare.

La prima osservazione che ritengo doveroso fare è che non sono d’accordo con i Consiglieri di maggioranza laddove affermano che trattasi di “una questione personale e privata di William Bonomi”.

Sarebbe così se William Bonomi non fosse stato e non fosse tuttora Sindaco del Comune di Pinzolo.

Le vicende personali e private di chi riveste una carica pubblica importante sono personali e private se non si intrecciano con le vicende collettive e pubbliche. E nel caso della centralina le vicende sono strettamente correlate, pertanto nessuno mai le potrà bandire dalla discussione pubblica.

E’ noto ai più (e sarebbe opportuno che qualcuno si occupasse di ricostruire minuziosamente gli atti intrapresi dalle varie amministrazioni negli ultimi 30 anni) che il Comune di Pinzolo aveva a più riprese manifestato il proprio interesse a ripristinare la centralina utilizzandola per la produzione di energia a fini pubblici.

I vari tentativi, alcuni anche in fase avanzata di progettazione, sono naufragati per motivi diversi ma mai per la mancanza di una pubblica utilità dell’operazione, dichiarata dall’amministrazione che aveva avviato la procedura.

E’ quindi palese l’interesse del Comune di Pinzolo, più volte ribadito, per il ripristino e lo sfruttamento dell’ex-centralina.

E’ inoltre spericolato affermare che il Comune non avrebbe potuto fare altro:

la procedura per ottenere la concessione dello sfruttamento delle acque a scopo idroelettrico prevede che la Provincia pubblichi sul BUR la domanda relativa.

Orbene la legge prevede che entro 30 giorni dalla pubblicazione della domanda sul BUR, chiunque (pubblico o privato) possa presentare una domanda in concorrenza per lo sfruttamento di quelle acque (insieme o indipendentemente dal Comune catastale su cui viene realizzato l’edificio della centrale).

Se il Comune di Pinzolo avesse presentato la domanda in concorrenza (corredata di tutta la documentazione richiesta, facilmente acquisibile per il Comune di Pinzolo) la Provincia avrebbe dovuto scegliere a chi rilasciare la concessione.

Magari la concessione sarebbe stata affidata comunque ai privati, pero’… non lo sapremo mai!

Pertanto, delle due l’una:

o William Bonomi, non conoscendo la storia amministrativa del Comune che amministra, ha pensato che il Comune di Pinzolo non potesse trarre vantaggi dall’operazione (ma in questo caso viene da chiedersi come si possa pensare che un’operazione che non porta vantaggi collettivi ne possa invece portare a soggetti privati);

oppure, pur consapevole del fatto che il ripristino della centrale avrebbe potuto avere un interesse consistente per il Comune, ha preferito, magari senza infrangere alcuna legge, sfruttare la ghiotta occasione per sé (ed altri, privati), evitando accuratamente di correre il rischio che il Comune che amministra potesse “soffiargli l’affare”.

La questione percio’ è tutt’altro che personale e privata.

Anzi, direi che questa è LA questione pubblica per eccellenza, il nodo centrale per dare un giudizio della bontà dell’operato di un amministratore: la questione morale è infatti quella che dovrebbe stare in cima a tutte le altre per un pubblico amministratore. E per chi lo sostiene.

Per questo sarebbe opportuno conoscere il giudizio ETICO che della vicenda danno i firmatari del documento che preannuncia il rigetto all’unanimità di una eventuale mozione di sfiducia della maggioranza.

Sarebbe bello, cioè, sapere se, al di fuori degli illeciti amministrativi o d’altro tipo, i firmatari siano convinti o meno che una diversa linea di condotta del Sindaco avrebbe apportato notevoli benefici per il Comune.

Sarebbe altrettanto bello sapere se il fatto che al Comune sia preclusa la possibilità di ottenere la concessione per lo sfruttamento di quelle acque per produrre energia elettrica con evidenti vantaggi economici, rientri o meno in quei “problemi concreti, e sono tanti, che preoccupano le famiglie e le imprese” ai quali si richiama l’attenzione nel documento della maggioranza.

In attesa di personali, queste sì, ma pubbliche e possibilmente sincere risposte dai consiglieri di maggioranza ricordo loro che è già successo, nella recente storia del parlamento nazionale, che un consistente numero di parlamentari (la maggioranza) dichiarasse senza vergogna di essere convinta che il loro capo fosse convinto che una certa Ruby fosse nipote di Mubarak…! Non si stupirebbe nessuno, pertanto, se le risposte dovessero essere sulla stessa lunghezza d’onda!

Lucio Binelli