Isole ecologiche, paradiso dei cani sciolti

di Giuseppe Ciaghi

Lunedì 14 agosto verso le ore 7 del mattino mi sono recato all’isola ecologica situata in fondo a Via Miliani all’imbocco della strada che porta al parco giochi della Pineta e al Centro sportivo per depositarvi le immondizie della raccolta differenziata. Un grosso pastore tedesco che stava rovistando tra i sacchi neri, lacerati e sparpagliati per terra vicino ai cassonetti, mi ha guardato con un’aria poco rassicurante. Se non fosse che non ho paura dei cani, avrei fatto dietro front con i miei sacchetti. Mi sono diretto deciso verso i cassonetti e ve li ho depositati con un occhio attento alla bestia. Giovedì 17 agosto sempre verso le 7 vi ho trovato addirittura due cani di medie dimensioni, uno di pelo rosso fulvo e l’altro tutto nero, che si contendevano i resti  dei sacchetti semisvuotati  trascinati per terra: un ragis!. Come mi hanno visto sopraggiungere si sono tirati un po’ indietro uno per parte con  i musi a terra e le labbra sopra i canini digrignandoli in atteggiamento tra l’attacco e la difesa. Al mio avanzare abbassarono la testa verso terra e rimasero immobili in quell’atteggiamento. Depositate le immondizie mi sono allontanato mentre loro hanno ripreso a sfarfugliare tra le immondizie.

Mi domando se sia accettabile una cosa del genere? E non aggiungo altro.