Nuovo assetto nel comparto turistico delle Pro Loco

di Maurizio Caola

Grandi novità per il mondo delle Pro Loco: con la delibera 2167 del 9 dicembre 2014 la giunta provinciale ha dato avvio al riassetto di un comparto storico del turismo Trentino, quello delle Pro Loco.

A partire dal 2015 le risorse per il personale in carico ai Consorzi Pro Loco con sola funzione di coordinamento, interni agli ambiti turistici delle Apt (Consorzio Pro Loco Trento Monte Bondone, Valle dei Laghi, Consorzio Pro Loco Val Rendena, Consorzio Pro Loco Val di Non), saranno trasferite alla Federazione Trentina Pro Loco e loro Consorzi (che passerà così da 3 a 6 collaboratori). Questa proposta, frutto di due anni di lavoro congiunto tra Federazione, Consorzi Pro Loco e Assessorato al turismo, permetterà di qualificare e sviluppare i servizi rivolti alle Pro Loco, salvaguardando i presidi locali che altrimenti avrebbero subito ulteriori e insostenibili riduzioni.
Con questa operazione il comparto del volontariato ha dimostrato aver compiuto un passo avanti nonostante i tempi difficili, in cui le risorse sono sempre più scarse. La capacità di lavorare in maniera programmatica e pragmatica, di immaginarsi il futuro e le azioni che si devono compiere oggi per raggiungere i propri obiettivi di domani, sono alla base della filosofia che la Federazione propone ai Consorzi Pro Loco e alle Pro Loco del Trentino. Si tratta di un risultato che permetterà alle Pro Loco, finalmente, di avere un unico interlocutore con cui discutere e lavorare per migliorare il proprio operato.
Si auspica che simili ragionamenti prendano piede anche a livello di Apt e di Consorzi Pro loco con funzione di promozione (Valli Giudicarie, Piana Rotaliana Koenigsberg, Vigolana, Valle dei Mocheni, Vanoi, Valle di Ledro, Valle del Chiese), dando priorità alla necessità di individuare una prospettiva per il futuro del turismo piuttosto che preoccuparsi di conservare un livello di finanziamento che in ogni modo non sarà più sostenibile da parte dell’amministrazione pubblica. Questo è un discorso sicuramente duro, ma si sa, è nelle situazioni di crisi che si rivelano le inadeguatezze e i problemi del sistema in atto: in questa ottica, è certamente meglio correggere il tiro e cambiare la propria forma, piuttosto che scomparire del tutto.
La Federazione Pro Loco sta sviluppando i servizi ai propri associati (ad oggi quasi 170 Pro Loco, quasi tutte le Pro Loco attive sul territorio trentino) su 3 fronti:
1. l’accompagnamento alle procedure amministrative contabili e tecniche
2. il supporto alla gestione organizzativa del volontariato
3. il sostegno nel campo della progettazione degli eventi e della comunicazione attraverso le nuove tecnologie.
Tanto più oggi, alla luce della modifica alle legge 12 novembre 2014, che ha aggiunto il termine “turistica” alla valorizzazione territoriale operata dalle Pro Loco, è diventato indispensabile fornire a questo mondo ‘di confine’ tra sociale ed economico, tra volontariato e turismo, delle professionalità specifiche e adeguate.
La Federazione intende valorizzare l’esperienza acquisita su alcuni territori per metterla a disposizione di tutte le Pro Loco del Trentino, che sono ormai sempre di più ed in continua crescita (nel 95 le Pro Loco erano un centinaio mentre oggi la Federazione ne censisce circa 170). Si vuole inoltre portare le istanze e le proposte di collaborazione agli altri soggetti turistici del territorio fornendo linee guida ed estremi minimi di confronto orientati allo sviluppo dell’animazione turistica, soprattutto nei confronti delle Aziende per il turismo. Tra le priorità delle Federazione vi è infatti il desiderio di lavorare immediatamente alla ridefinizione dei criteri di finanziamento delle Pro Loco che sono ormai datati e non valorizzano quelle esperienze significative, di sperimentazione ed interesse per il futuro del comparto.
Storicamente istituiti in alternativa alle Aziende di Soggiorno e Cura nei territori che devono ancora sviluppare il proprio potenziale turistico, i Consorzi Pro Loco vengono ufficialmente riconosciuti dalla legge Malossini del 1986. Da quell’anno la promozione turistica viene spartita tra zone di competenza delle Aziende per il turismo, allora pubbliche, e zone di dominio dei Consorzi Pro Loco. La riforma De Benedetti del 2002 allarga le zone di competenza delle ormai private Apt che vanno ad assorbire i territori di alcuni Consorzi: in questi casi il consorzio conserva solo funzioni di coordinamento delle pro loco mentre dove non c’è un Apt i Consorzi mantengono anche le funzioni di promozione turistica. Dal 2015, dopo un progressivo e continuo depotenziamento finanziario delle strutture con sola funzione di coordinamento delle Pro Loco, le risorse saranno centralizzate nella Federazione Pro Loco che lavora da tempo ad un riassetto del comparto che riporti le Pro Loco ad essere significative per il turismo.

info su
http://www.unplitrentino.it