Parco Adamello-Brenta nuovo sito UNESCO

di Pnab

I GEOPARCHI MONDIALI DIVENTANO SITI UNESCO

Il Parco Naturale Adamello Brenta è tra i Geoparchi mondiali che il 17 novembre 2015 a Parigi sono stati riconosciuti integralmente siti UNESCO da parte della 38^ Sessione Plenaria della Conferenza Generale dell’UNESCO.

Grazie alla ratifica del nuovo programma “International Geoscience and Geoparks Programme”, tutti i 120 geoparchi mondiali, in 33 paesi del mondo e 4 continenti, hanno ottenuto il nuovo riconoscimento di UNESCO Global Geoparks (Geoparchi mondiali UNESCO). In Italia ne esistono 10 e il Parco Adamello Brenta, Geoparco dal 2008, è l’unico del nord-est.

Tale importante risultato rappresenta un fondamentale impulso alla corretta gestione, conservazione e valorizzazione della Geodiversità nel nostro Paese, in quanto bene tutelato dall’UNESCO.

Il Parco Naturale Adamello Brenta, divenuto Geoparco nel 2008 e confermato tale nella sessione 2012, ha dimostrato negli anni la sua piena adesione ed un convinto apporto alle Reti Europea e Mondiale dei Geoparchi. Elementi portanti di questo riconoscimento sono la straordinarietà del suo patrimonio geologico, l’elevata geodiversità, la presenza di una strategia di sviluppo sostenibile attuata attraverso i principi della condivisione e della collaborazione con gli altri attori locali ed una intensa attività di geoturismo che integra e completa le proposte di educazione ambientale.

“Questa grande notizia è un’ulteriore conferma della nostra buona gestione e della nostra apertura internazionale – ha commentato Antonio Caola, presidente dell’Adamello Brenta UNESCO Global Geopark – che ci onora ma ci carica di sempre più responsabilità. Essere Geoparco non significa unicamente salvaguardare un patrimonio geologico di rilevanza internazionale ma significa anche avere una strategia per saperlo valorizzare a favore di uno sviluppo sostenibile del territorio.

Proseguire con il lavoro di coinvolgimento delle comunità locali sarà la formula giusta per fare tesoro di questa opportunità. E da ora in poi, per gli aspetti in particolare legati alla geologia, lo potremo fare all’interno di uno specifico programma Unesco.”

Lobbie (foto R. Gervasoni)