Perché Democrazia Atea

di Nicola Criscuolo

L’astrofisica Margherita Hack ed il suo fiduciario testamentario Alessandro Giacomini di Giustino, che alle prossime elezioni politiche faranno squadra fianco a fianco per il Nord-Est, chiariscono alla Val Rendena il significato del nome “Democrazia atea” dato al loro schieramento politico.
“Ateo non vuol significare guerra contro Dio, bensì libertà da qualsiasi ingerenza religiosa” chiarisce il Giacomini, che elenca anche le radicali innovazioni proposte dalla formazione: maggiore spazio alla ricerca scientifica e al testamento biologico, uso delle celle staminali per combattere malattie invalidanti, riduzione dei tempi d’attesa per separazioni e divorzi, divieto di obiezione di coscienza per medici e farmacisti, abrogazione dei finanziamenti alle scuole private e del Concordato che costa all’Italia 10 milioni di euro l’anno.
La punta di diamante del programma sta infine nella promessa di Giacomini che, “se eletto”, “girerà ai reparti di oncologia infantile la quasi totalità del suo stipendio”.

Margherita Hack e Alessandro Giacomini