Perchè mi sono dimesso dalla Pro loco Pinzolo

di Nicola Criscuolo

Cari Soci che mi avete dato fiducia,

sono a comunicarvi direttamente, con questa lettera aperta, che da stasera non faccio più parte del nuovo Direttivo della Pro Loco di Pinzolo.

La mia scelta di dimettermi l’ho comunicata al Consiglio nel momento stesso in cui è stato chiesto chi si candidava come Presidente e si è proposto l’ex delegato del Sindaco Luciano Cereghini.

E’ mia chiara convinzione, infatti, che “il controllato ed il controllore” non possono essere la stessa persona e il Comune di Pinzolo esercita un controllo diretto sulla Pro Loco stanziando per la stessa un contributo annuo pari all’80% delle entrate totali dell’Associazione che ora è guidata da un Consigliere dello stesso Ente erogatore e controllore. Sarebbe un po’ come se a scuola l’alunno fosse anche il professore e si autointerrogasse e si desse anche un giudizio. Situazione imbarazzante, direi.

Ma se Consigliere e Comune non si sono posti il problema, va tutto bene.

A mio avviso, invece, la Pro Loco è e dovrebbe restare autonoma ed apolitica.

Per questo motivo ho deciso di rassegnare le dimissioni e l’ho comunicato al Consiglio ancor prima che esprimesse il proprio voto di preferenza. Eletto, malgrado cio’, il Cereghini, ho rassegnato le dimissioni e abbandonato il Consiglio appena terminata la votazione che ha portato all’elezione anche del Vicepresidente e del Segretario.

Sono nato nella Pro Loco guidata da Sonia Capponi e cresciuto in quella guidata da Maurizio Caola. Non vegetero’ in questo nuovo ibrido organo politico.

Concludo ringraziandovi ancora di avermi dato fiducia.

Torno alle mie passioni, a scrivere favole per raccontare al mondo il mio sogno di un mondo giusto e soprattutto ricco di libertà di pensiero, parola e di gente che vuol far volontariato e non politica a tutti i costi.

E concludo: con le ghiande si sopravvive mentre con le ali si vola…e Guccini ha scritto “…tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali”…mi tengo le ali!

Nicola Criscuolo