Plastic free in val Rendena? Perchè no?

di CampanediRendena.it

Sono sempre più le amministrazioni comunali e anche regionali, che nell’ultimo anno, con una serie di ordinanze, si sono mosse verso il bando totale della plastica monouso. Sarebbe un grande messaggio di attenzione verso le problematiche ambientali, se tutte le amministrazioni della val Rendena o, ancora meglio, dei Comuni con territorio all’interno del Parco Naturale Adamello-Brenta, varassero ordinanze per vietare la vendita e l’utilizzo di pastica monouso.

Ecco, al 15 aprile 2019, la geografia dell’ Italia plastic-free:

  • San Cataldo (Sicilia): a partire dal 1 agosto 2019, nel comune siciliano sarÁ  in vigore un’ordinanza che vieterÁ  l’uso di contenitori e stoviglie monouso non biodegradabili negli esercizi commerciali e nei luoghi pubblici.
  • Campobello di Mazara (Sicilia): il sindaco Giuseppe Castiglione ha firmato un’ordinanza che vieta, a partire dal 16 luglio, la vendita e l’utilizzo di piatti, bicchieri, sacchetti, posate, miscelatori e cannucce in plastica monouso. Al loro posto, sarÁ  obbligatorio usare materiali compostabili e biodegradabili.
  • Latronico (Basilicata): il Comune lucano ha ufficialmente detto addio alla plastica monouso non compostabile a partire dal primo luglio 2019. Con l’adesione all’iniziativa Plastic Free, il Comune ha vietato l’uso della plastica monouso in esercizi pubblici, artigianali, termali, bar e ristoranti e anche organizzazioni turistiche, imponendo al suo posto materiali biodegradabili e compostabili.
  • Castellamare di Stabia (Campania): a partire dal 1 luglio entrerÁ  in vigore l’ordinanza per vietare l’utilizzo della plastica monouso negli esercizi commerciali del Comune. Non sarÁ  quindi più possibile distribuire e acquistare piatti, posate, sacchettim cannucce e altri oggetti di questo genere in tutti gli esercizi commerciali stabiesi.
  • Carloforte (Sardegna): a partire dal 17 giugno 2019, anche in questo comune costiero della Sardegna vigerÁ  il divieto di utilizzare e commercializzare oggetti in plastica monouso e non biodegradabile.
  • Ragusa (Sicilia): a partire dal 1 giugno, negozi ed esercizi commerciali non potranno più vendere oggetti in materiale plastico monouso, tra cui sacchetti, piatti, bicchieri, posate e cannucce. Per esaurire le scorte ancora a disposizione, sarÁ  possibile mettere in circolazione i restanti oggetti in plastica monouso per 90 giorni dall’avvio del provvedimento.
  • Chioggia (Veneto): Il sindaco Alessandro Ferro ha firmato un’ordinanza che prevede, a partire da giugno 2019, che in occasione di feste, sagre ed eventi pubblici tutti gli esercenti e i commercianti distribuiscano esclusivamente posate, piatti, bicchieri e sacchetti in materiali biodegradabili, compostabili o lavabili e che i distributori automatici emettano solo bicchieri per le bevande in materiale compostabile. Inoltre, a partire dal 1 ottobre 2019, il divieto di distribuzione di materiali in plastica monouso si amplierÁ  dalle sole manifestazioni pubbliche a ogni aspetto della quotidianitÁ .
  • Taormina (Sicilia): dal 1 giugno 2019, gli esercenti presenti sul territorio comunale potranno distribuire soltanto sacchetti in materiale biodegradabile. Da agosto, poi, il divieto verrÁ  esteso anche agli altri oggetti in plastica monouso come piatti, bicchieri, posate.
  • Teramo (Abruzzo): dal 1 giugno verrÁ  applicata in via sperimentale un’ordinanza finalizzata ad abolire la plastica monouso nella cittÁ . In esercizi e uffici pubblici sarÁ  bandito l’utilizzo di contenitori monouso non riciclabili.
  • Sassari (Sardegna): il Comune dell’isola ha emesso un’ordinanza in cui ha dichiarato ufficialmente guerra alla plastica, vietando l’uso di utensili, contenitori e sacchetti in polietilene in spiagge, parchi e aree verdi ma anche nell’ambito di manifestazioni pubbliche come concerti e sagre. Ma non solo. L’ordinanza comprende anche il divieto di lasciare volantini pubblicitari attaccati alle auto e a terra, e anche di lanciare in aria palloncini. Infine, nelle spiagge sassaresi sarÁ  assolutamente vietato fumare, se non in determinate aree apposite.
  • Friuli Venezia Giulia: l’intera Regione ha deciso di rinunciare definitivamente alla plastica monouso all’interno degli uffici delle amministrazioni regionali, degli enti strumentali e delle societÁ  interamente partecipate. Lo ha deciso il Consiglio regionale, che a fine gennaio 2019 ha approvato all’unanimitÁ  la mozione proposta dal Movimento 5 Stelle che ha impegnato la Regione ad aderire alla campagna “Plastic Free Challenge”. Il divieto riguarderÁ  non soltanto gli uffici ma anche tutti gli eventi promossi dalla Regione.
  • Ustica (Sicilia): a partire dal 30 maggio saranno in vigore nuove regole in merito all’utilizzo di prodotti in plastica monouso, sia per residenti, sia per esercenti, sia per turisti. In divieto coinvolge piatti, posate, vassoi, cannucce, palette per gelato e caffè, e i trasgressori rischiano una multa fino a 500 euro e una sospensione dei loro esercizi commerciali.
  • Somma Vesuviana (Campania): il sindaco del Comune campano Salvatore Di Sarno ha scelto di preservare l’ambiente firmando un’ordinanza che impone agli esercenti commerciali, artigiani ed esercenti pubblici la somministrazione di cibo e bevande esclusivamente con l’uso di posate, piatti, bicchieri, vassoi, paline per il caffè, contenitori per l”™asporto di cibi, sacchetti monouso (shoppers) in materiale biodegradabile e compostabile.
  • Realmonte (Sicilia): a partire dal 1 maggio 2019, tutti gli esercenti che operano sul territorio comunale potranno distribuire ai loro clienti soltanto sacchetti monouso in materiale biodegradabile. A partire dal 1 giugno 2019, poi, il divieto sarÁ  esteso anche agli altri oggetti in plastica monouso come piatti, posate, bicchieri, cannucce, aste per palloncini.
  • Capri (Campania): il sindaco Gianni de Martino ha firmato un’ordinanza che vieta, a partire dal 1 maggio 2019, l’uso e la commercializzazione di oggetti in plastica monouso come piatti, bicchieri, posate, palette per il caffè e sacchetti. L’ordinanza vale su tutto il territorio comunale e anche per lidi e spiagge.
  • San Vito Lo Capo (Sicilia): a partire dal 1 maggio 2019, è in vigore un’ordinanza sindacale che vieta la vendita e uso di piatti, bicchieri e posate in plastica non compostabile.
  • Sperlonga (Lazio): firmata un’ordinanza che impone, a partire dal 1 maggio, il divieto di usare buste non biodegradabili negli esercizi pubblici e commerciali. Ma non solo. A partire dall’estate, tutti gli esercizi commerciali e di ristorazione dovranno utilizzare e servire esclusivamente piatti, bicchieri, cannucce e posate in materiali compostabili. Inoltre, per fare la spesa sarÁ  consentito l’utilizzo esclusivo di borse di stoffa o carta.
  • Bergamo (Lombardia): a partire da fine marzo, il Comune di Bergamo ha imposto la messa al bando di bottigliette e plastiche usa e getta nelle sedi e uffici comunali e negli eventi in luoghi pubblici.
  • Giaveno (Piemonte): il Consiglio comunale ha approvato all’unanimitÁ  il 22 marzo l’ordinanza che impegna amministrazioni, scuole, imprese e associazioni ad abolire la plastica monouso, soprattutto le bottigliette, dai propri uffici e le proprie sedi.
  • Ischia (Campania): tutti i sei comuni dell’isola hanno firmato un’ordinanza per bandire i prodotti alimentari in plastica come bicchieri, piatti, posate, contenitori take away. Si rischiano multe fino a 500 euro.
  • Valle d’Aosta: la Regione ha imposto in tutte le sue strutture amministrative l’abbandono di oggetti di plastica monouso (a cominciare dalle bottigliette dei distributori) a partire dal 15 febbraio. Stoviglie, piatti e bicchieri sono stati progressivamente sostituiti da materiali biodegradabili. Al bando della plastica si aggiunge un maggior impegno nella lotta contro lo spreco alimentare, sempre nelle strutture amministrative regionali.
  • Palermo (Sicilia): il sindaco della cittÁ  Leoluca Orlando, ha dichiarato Palermo cittÁ  plastic free a partire dal 15 febbraio 2019. La normativa vieta gli oggetti di plastica monouso negli esercizi commerciali, ma anche in occasione di manifestazioni, concerti, sagre, mercatini ed eventi pubblici. Gli oggetti banditi sono bicchieri, posate, bottiglie, sacchetti, cannucce, bastoncini per mescolare il caffè.
  • Messina (Sicilia): approvata il 12 febbraio 2019 la mozione presentata a ottobre in Consiglio comunale, che prevede l’obbligo di utilizzare sacchetti, piatti, bicchieri e posate monouso soltanto in materiale biodegradabile in occasione di feste pubbliche, sagre ma anche in mense scolastiche e universitarie.
  • Mariano Comense (Lombardia): l’11 febbraio è stata approvata in Comune la mozione che prevede, entro la primavera, l’eliminazione degli oggetti in plastica monouso in tutti gli uffici e gli edifici comunali.
  • Troina (Sicilia): vietata la vendita e l’utilizzo di prodotti in plastica come cannucce, piatti, bicchieri, sacchetti e altri oggetti in plastica monouso in luoghi pubblici ed esercizi commerciali.
  • Santa Flavia (Sicilia): il 5 febbraio, il Sindaco del Comune ha firmato l’ordinanza che vieta la vendita e l’utilizzo di prodotti in plastica monouso in bar, ristoranti, pizzerie, paninerie, rosticcerie e altri esercizi. Per i primi due mesi, però, è stato concesso ai commercianti lo smaltimento del materiale che avevano giÁ .
  • Capaci (Sicilia): a partire da febbraio, anche a Capaci sono state bandite le stoviglie monouso non biodegradabili, ma anche i sacchetti in plastica e altri materiali sostituibili da altri biodegradabili. Una regola che vale sia per i residenti che per i turisti.
  • Porto Azzurro (isola d’Elba): con l’ordinanza sindacale n.1 del 24 gennaio 2019, il Comune ha scelto di applicare il divieto di vendita di oggetti in plastica monouso nei luoghi pubblici. L’obiettivo è quello di estendere il provvedimento anche nell’ambito del carcere, luogo in cui si riscontrano diversi problemi riguardo lo smaltimento di rifiuti.
  • CittÁ  della Pieve (Umbria): il Consiglio comunale ha approvato all’unanimitÁ  un piano che prevede, nell’ambito di fiere e manifestazioni sul suolo pubblico, la messa al bando della plastica monouso in favore di un sostituto biodegradabile.
  • Como (Lombardia): il 23 gennaio 2019, la giunta comunale ha approvato la mozione che impone l’eliminazione di tutta la plastica monouso da catene di distribuzione, pub, bar, locali ed esercizi commerciali entro il 2020, in favore di materiali biodegradabili.
  • Otranto (Puglia): a partire dal 22 gennaio, nelle mense scolastiche è stata avviata una progressiva sostituzione delle stoviglie monouso in favore di altre realizzate in materiale biodegradabile.
  • Campo dell’Elba: grazie a un’ordinanza firmata dal Sindaco il 21 gennaio, sono stati progressivamente eliminati tutti gli oggetti di plastica monouso sul territorio comunale. Al loro posto, introdotte stoviglie, piatti, contenitori e bicchieri riutilizzabili o in alternativa realizzati con materiali biodegradabile.
  • Bellona (Caserta): dal 14 gennaio 2019 sono stati banditi dalle mense scolastiche i prodotti in plastica monouso, sostituiti da kit appositi di stoviglie in materiale biodegradabile.
  • Agrigento (Sicilia): in due scuole dell’agrigentino sono state bandite posate, bicchieri, piatti e distributori di acqua in bottiglie. Si tratta delle prime due scuole ad aderire alla campagna delle associazioni Marevivo e Sorella Natura che mirano a eliminare la plastica monouso dagli istituti scolastici.
  • Riomaggiore (La Spezia): Il piccolo Comune delle Cinque Terre darÁ  tempo fino al 2020 a tutti gli esercizi di ristorazione di eliminare la plastica monouso dai loro prodotti di vendita. Chi aprirÁ  un’attivitÁ  nuova, invece, dovrÁ  adeguarsi da subito, e ciò vale anche per feste pubbliche e sagre.
  • Bari: a partire dal 7 gennaio 2019, il capoluogo pugliese ha scelto di eliminare la plastica monouso dalle mense scolastiche.
  • CittÁ  di Castello (Umbria): il Comune di CittÁ  di Castello aveva giÁ  in passato eliminato completamente l’uso di vettovaglie in plastica dalle mense scolastiche. Oggi, accogliendo la Plastic Free Challenge, questa transizione verso materiali più sostenibili si sposta anche alle stoviglie utilizzate negli ospedali e in sagre e manifestazioni organizzate dal Comune.
  • Vernazza (Liguria): il Comune di Vernazza, a partire dal 1 gennaio 2019, ha messo al bando per le attivitÁ  commerciali e ristorative l’utilizzo di oggetti in plastica monouso per salvaguardare spiagge, sentieri e porticcioli. L’ordinanza, firmata a ottobre 2018, ha completato quella giÁ  in vigore da agosto che proibiva la messa in circolazione di sacchetti non biodegradabili.
  • Castiglione della Pescaia (Toscana): a partire dal 1 gennaio 2019, il Sindaco del comune toscano ha emanato un’ordinanza in cui vieta la vendita, a tutti gli esercenti commerciali e ai proprietari di bar e ristoranti, di oggetti in plastica monouso come piatti, posate, bicchieri, buste, cannucce e palette per il gelato, sostituiti con materiali biodegradabili.
  • San Vito Chietino (Abruzzo): a partire dal 1 gennaio 2019, su tutto il territorio comunale è proibito vendere e utilizzare stoviglie di plastica monouso e altri oggetti come cannucce e contenitori.
  • Taranto (Puglia): da gennaio 2019, la cittÁ  pugliese ha imposto l”™eliminazione di oggetti in plastica monouso come piatti, posate, bicchieri, bacchette per il caffè e cannucce all”™interno di scuole, uffici pubblici ed esercizi commerciali, per sostituirli gradualmente con materiali biodegradabili. La normativa prevede inoltre la sostituzione dei contenitori d”™acqua con boccioni in vetro.
  • Treviso: l’11 dicembre anche l’amministrazione di Treviso ha approvato la mozione per l’eliminazione della plastica monouso da uffici comunali e scuole. Al suo posto materiali biodegradabili ed erogatori d’acqua alla spina, tutto accompagnato da una costante campagna di sensibilizzazione.
  • Fondi (Lazio): A dicembre, il Comune laziale ha avviato una sperimentazione nelle mense cittadine, in cui i prodotti in plastica usa e getta sono stati sostituiti con materiali più sostenibili come ad esempio bicchieri in PLA derivato dal mais, posate in Mater-bi, piatti in polpa di cellulosa.
  • Mira (Veneto): anche il Consiglio comunale di Mira ha approvato il 2 dicembre una mozione che vuole trasformare il Comune in un luogo plastic free, a cominciare dall’aumento dei distributori di acqua potabile per ridurre l’acquisto e il consumo delle bottigliette.
  • Milano: a fine novembre, il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno per eliminare la plastica usa e getta dagli uffici comunali e quelli delle aziende partecipate, tipo Atm. A dicembre poi, è stata approvata un’altra proposta, finalizzata a impedire la vendita di oggetti in plastica (tra cui anche i palloncini) in occasione di feste, eventi e manifestazioni promosse dall’amministrazione che si svolgono in parchi e zone verdi.
  • Bordighera (Liguria): il 26 novembre 2018 è stata firmata l’ordinanza n. 49, che vieta per tutte le attivitÁ  commerciali, artigianali e alimentari la vendita, e l’utilizzo di materiali in plastica monouso come sacchetti, cotton fioc, piatti, bicchieri e posate. Il divieto vale anche per tutte le manifestazioni, feste e sagre che si svolgono sul territorio comunale. Tutti gli oggetti citati sono stati sostituiti da un corrispettivo in materiale biodegradabile e compostabile, pena una multa dai 250 ai 500 euro.
  • Pescara (Abruzzo): il 13 novembre 2018 il Comune di Pescara ha approvato una mozione che impone la progressiva eliminazione della plastica monouso in tutte le attivitÁ  comunali.
  • Pachino (Sicilia): dal 1 novembre 2018 ha bandito la plastica monouso imponendone la riduzione e implementando la raccolta differenziata sul territorio.
  • Follonica (Toscana): a ottobre 2018 il Sindaco di Follonica ha firmato una delibera con cui si impegna nell’eliminazione della plastica monouso nelle scuole e negli uffici comunali, attraverso la sostituzione, ad esempio, di bicchieri dei distributori con bicchieri biodegradabili e brocche d’acqua al posto delle bottiglie nelle mense.
  • Ancona (Marche): il 29 settembre 2018 il Consiglio comunale di Ancona ha approvato la mozione PlasticFree proposta dal Movimento 5 Stelle, predisponendo la graduale eliminazione di tutti gli oggetti in plastica monouso da uffici pubblici, ma anche servizi ed eventi organizzati dal Comune stesso.
  • Aosta (Valle d’Aosta): Giovedì 26 luglio 2018, il Comune di Aosta ha accolto la Plastic Free Challenge, imponendo l’eliminazione totale di qualunque articolo di plastica monouso nel minor tempo possibile.
  • Noto e Avola (Sicilia): il 21 luglio 2018, entrambi i sindaci dei due Comuni siciliani hanno firmato un”™ordinanza per mettere al bando utilizzo e vendita di oggetti in plastica monouso non biodegradabili come piatti, bicchieri e posate. L”™ordinanza è stata applicata a partire da agosto 2018 limitatamente a sagre e feste pubbliche, e si è poi ampliata a qualunque occasione e spazio pubblico da gennaio 2019. Le sanzioni per chi non aderisce all”™ordinanza vanno da 25 a 500 euro.

    Ultimo aggiornamento | 15 aprile 2019 Fonte >>>