Sono tornati i tifosi: più di duemila acclamano la nuova Juve

di Apt CampiglioPinzolo

L’INVITO DI LEGROTTAGLIE AD ESSERE UMILI

Una carezza a Felipe Melo «accogliendolo come si fa con il figliol prodigo». Del Piero e la futura sposa da Reggio Emilia: uno scambio di in bocca al lupo. Al Ciliegia Day di Sant’Orsola voleranno Paolo De Ceglie e Marco Motta. Lassù al Doss del Sabion. Domani sera il concerto di Paolo Belli

L’invito arriva da Sant’Orsola, la cooperativa di Pergine, in Valsugana, e dai piccoli frutti di bosco di quei sentieri meravigliosi. L’anno scorso la raggiunsero in elicottero Amauri e Brazzo, alias Salihamidzic. Stavolta voleranno sul Trentino, e si godranno quello splendido paesaggio, Paolo De Ceglie e Marco Motta, ventiquattr’anni entrambi, un futuro in comune che sperano luminoso. Martedì, dopo l’allenamento del mattino, insomma sotto mezzogiorno. Per la prima edizione del Ciliegia Day, organizzato da uno dei quattro sponsor trentini della Juve. Gli altri sono Melinda, Trentingrana e TrentoDoc. Un brindisi. Le ciliegie di Sant’Orsola sono tardive e buonissime. Una tira l’altra, come le notizie che inseguono le notizie nel ritiro bianconero a Pinzolo. Carina quella delle amiche della futura sposa, Alessia, che l’hanno bendata e trascinata in macchina da Reggio Emilia sino al campo Pineta dove Alessia ha incontrato Alessandro Del Piero, la sua grande passione. La firma sulla maglietta a strisce nuova di zecca, ovviamente numero dieci, e lo scambio di “in bocca al lupo”, meglio degli auguri, che in questo caso cascano proprio a puntino. Il capitano si è infortunato ieri e oggi infatti è rimasto a riposo, ma non sembra nulla di grave. Più paura che altro. Alessia sposerà invece il prossimo quattro settembre un rossonero. E meno male che il futuro sposo non è interista, perché altrimenti il matrimonio avrebbe avuto una storia breve. È comunque garantito al limone che il loro figlio, se sarà maschio, si chiamerà Alex.

Si stava bene lassù, ai duemila e cento metri del rifugio Doss del Sabion, raggiunto all’ora di pranzo dai giornalisti invitati dall’ApT di Madonna di Campiglio – Pinzolo – Val Rendena per il tradizionale incontro in alta quota. Mancava l’orso più buono della valle, anche se non autoctono, il direttore Delio Picciani che un salto ha fatto a Catania per presentare il prossimo ritiro della squadra siciliana proprio a Pinzolo da lunedì diciannove, cioè il giorno dopo della conclusione del raduno bianconero. Un bel tagliere di affettati del luogo, tris di primi al sugo di capriolo e bocconcini di torte fatte in casa. Dal terrazzo le Dolomiti di Brenta e l’Adamello, con le cime imbiancate di neve. E Pinzolo piccina piccina. Le mucche al pascolo e i loro campanacci, unico rumore tra i boschi lontano dalle vuvuzela. Sdraiati a prendere il sole ci saremmo volentieri abbioccati, ma a valle c’è sempre la Juve da coccolare e guardare nell’allenamento pomeridiano. Ingabbiati i gufi e le streghe della Val Genova, finalmente gli spalti del Pineta si sono riempiti come nella passata stagione. O quasi. Duemila e più i tifosi arrivati da ogni dove hanno seguito con amore, chiassosi e festosi, le evoluzioni dei loro campioni. Con Diego hanno già fatto pace. E pure con Amauri per il quale sono “venuti sin qui”.

A mezzogiorno, o giù di lì, Nicola Legrottaglie si è offerto alle telecamere delle tv. La Rai se n’è già andata, i giornalisti della carta stampata in sciopero, non una ressa intorno a lui. Peccato perché il ragazzo di Gioia del Colle, che ha gli stessi anni del Nazareno  del quale è un fedele atleta, non ha detto le solite banalità e neanche è salito sul pulpito pur predicando umiltà. «Quest’anno non possiamo ripetere quello precedente, perché siamo la Juve e il pallone non ci deve più bruciare tra i piedi. Dobbiamo tornare a divertirci dimenticando il passato. E insieme a noi spero che ricomincino a divertirsi i tifosi. I quali dovranno essere per noi il dodicesimo uomo in campo e non, come nella passata stagione, un alleato in più per i nostri avversari. Per far questo dovremo essere tutti i giorni umili come lo è stato ieri il nostro presidente, Andrea Agnelli, nel suo affettuoso incontro con le mamme e i bambini a Pinzolo».

L’umiltà precede la gloria, ha ammonito il predicatore bianconero, stavolta sì salendo per un secondo sul pulpito dal quale è subito ridisceso per dare una carezza a Felipe Melo dopo che nei giorni scorsi l’aveva in verità ripreso dicendogli che doveva cambiare atteggiamento in campo e fuori. Non ha parlato del figliol prodigo, ma non ci è andato molto lontano: «Ne abbiamo parlato anche con Del Neri e insieme abbiamo deciso che gli daremo tutti una mano, come si fa in una sana famiglia nella quale qualcuno ha bisogno di essere aiutato a superare un momento difficile. Anch’io l’ho passato e ne sono uscito solo quando ho avvertito dentro di me la necessità e la volontà di voler cambiare per riconquistare l’affetto e la stima delle persone». Un consiglio anche a Leonardo Bonucci si è permesso di dare «non fosse altro perché questo è il mio ottavo anno alla Juve e anch’io ho sbagliato nella stagione del mio esordio in bianconero nel quale con presunzione ho pensato di aver raggiunto il successo e ho clamorosamente sbagliato: ero solo all’inizio di una meravigliosa avventura e non alla fine. Tanto più che Bonucci e Chiellini saranno una grandissima coppia difensiva nella Juve e in nazionale chissà per quanto tempo ancora».

IL PROGRAMMA DI DOMANI (venerdì 9 luglio)

Domani, come da consuetudine, doppia seduta d’allenamento per la Juventus (ore 9.30 e 16.30). Dopo la sgambata mattutina il terzino bianconero Paolo De Ceglie incontrerà i giornalisti nell’area Vip del campo Pineta. In serata, a partire dalle ore 21, il concerto di Paolo Belli precederà la presentazione ufficiale della squadra nella centralissima piazza San Giacomo di Pinzolo.