I commercianti si lamentano del servizio del caseificio Pinzolo-Fiavé

di G. ciaghi

“Non è accettabile, non possiamo affrontare una stagione turistica in queste condizioni!”. Antonio Caola, titolare di un negozio di alimentari fra i più antichi, prestigiosi e ricercati della località e presidente dell’UCAS, associazione che abbraccia i commercianti e numerosi esercenti ed operatori di Pinzolo, è furente. “Domenica siamo rimasti senza latte! Persino il gelataio nel pomeriggio: non sapeva più a che santo votarsi. In passato il Caseificio Pinzolo Fiavé, che aveva un magazzino fornito di tutto nella sede di Giustino, ci portava i suoi prodotti tutti i giorni, domenica compresa. Oppure nel momento del bisogno vi facevamo un salto noi a prenderci il necessario. Adesso il deposito è stato trasferito a Fiavé; e la domenica niente assistenza, niente rifornimenti. Per gli ordini dobbiamo rivolgerci a Fiavé nei giorni feriali, da dove lungo la settimana partono i camion con le merci, merci soggette a particolari accorgimenti e deperibili in breve. Il servizio è incompatibile con le necessità turistiche della nostra zona, dove gli ospiti arrivano nei week-end, a volte in massa, talora in pochi (spesso condizionati dal tempo). Per accontentarli e offrire loro un’accoglienza dignitosa e prodotti freschi, all’altezza della nostra immagine i negozi devono essere riforniti di continuo, per risultare efficienti, ed essere aperti anche fuori dagli orari canonici, soprattutto nelle punte, cioè nei giorni festivi. Di qui l’esigenza di poter contare si fornitori disponibili, sempre pronti a dare una mano nei momenti critici. E’ capitato invece – cosa impensabile in passato – che a creare difficoltà e momenti di criticità sia stato proprio il caseificio. E’ il colmo!”.[/A_CAPO]