Pinzolo: Festa dell’emigrazione trentina

di G. Ciaghi

p>Non solo Inter a Pinzolo nel prossimo week end, e non solo montagna (vedi il pellegrinaggio alpinistico a Punta Giovanni Paolo II in Adamello) ma anche socializzazione in nome della memoria, della storia e della cultura. Con istituzioni, enti di volontariato ed associazioni, impegnati in uno sforzo comune per la riuscita di una serie di manifestazioni di notevole spessore, prima fra tutte la “Festa provinciale dell’Emigrazione”. Si celebrerà in una terra di emigranti, fra persone che sanno cosa voglia dire lasciare la casa e gli affetti per andar a cercar fortuna in terre lontane, più spesso dietro ad un mola, ma anche come muratori, boscaioli, contadini. Pochi forse ricordano come alcune famiglie di Pinzolo nell’immediato dopoguerra si siano recate in Cile, quanto vi abbiano patito e in quali condizioni siano state costrette al rientro. Qui in Rendena, persone nate a La Coruňa, possono testimoniare ancor oggi di quella drammatica esperienza. E propria su ”l’emigrazione trentina in Cile” verterà la tavola rotonda che a partire dalle 14 del pomeriggio aprirà il convegno presso il PalaDolomiti. Fra i relatori Renzo Maria Grosselli, Mauro Lando e don Vittorio Cristelli, moderati da Luciano Imperadori. Il Coro Presanella si esibirà in conclusione dei lavori. La domenica mattina sfilata per le vie del paese con la Banda comunale in partenza dal piazzale del Ciclamino, messa concelebrata da mons. Bressan col parroco di Pinzolo don Benito Paoli e alle 11 inaugurazione della mostra “Cera …una volta!” allestita nelle sale del PalaDolomiti. Si tratta di una quarantina di personaggi della Storia d’Italia che il Museo delle cere Postumia di Gazoldo degli Ippoliti ha prestato per l’occasione a Pinzolo, in nome della stretta amicizia che intercorre tra le due località, da tempo gemellate in nome dell’arrotino. Nella circostanza fra i personaggi comparirà anche Nepomuceno Bolognini – realizzato appositamente per l’occasione – il colonnello garibaldino nato a Pinzolo, che partecipo’ con Garibaldi a tutte le battaglie del Risorgimento, etnologo e fra i fondatori della Sat: un omaggio ai 150 dell’unità d’Italia.