Rendena: malcontento sulla gestione promozionale del ritiro Juve

di G. Ciaghi

Da un po’ di tempo in qua serpeggia un diffuso malcontento, non solo fra gli operatori economici che ci hanno messo il muso e i soldi, ma anche tra la gente comune per il modo con cui viene gestita la promozione territoriale con il ritiro della Juventus. Sono in molti che si chiedono cosa sia successo. In passato durante le partite della Juventus trasmesse dalla televisione comparivano grandi cartelloni con le scritte Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena, come da accordi stipulati. Scritte che di recente sono scomparse del tutto per lasciare il posto a Trentino, Mela doc e ad altro. “Quando si parla di partite da disputare il focus cade su Trento e Rovereto; se arriva Ranieri va al carnevale in Val Lagarina, mentre quando era qui da noi era quasi impossibile contattarlo al di fuori di rigidi protocolli”, fa notare un albergatore che ovviamente vuol mantenere l’incognito. Medesimi sentimenti si avvertono in seno al consiglio dell’Apt. In municipio l’occhio è puntato sull’assessore al turismo. Per giustificare i finanziamenti erogati dall’ente pubblico, dalla Cassa rurale, dalla Famiglia cooperativa, dalle Funivie, dalle diverse categorie di operatorie economici, da associazioni ed enti davanti ad un soggiorno (relativamente scarso e limitato a pochi giorni) di fans della squadra bianconera si erano sempre accampate a scusanti l’importanza dell’impatto massmediatico, su televisioni e stampa, e l’effetto promozionale per la valle. Aspetti attualmente scomparsi del tutto o quasi. Nell’occhio del ciclone ci sono Trentino marketing e l’assessore Mellarini. Che è di Ala. E che qui in Rendena non avrebbe raccolto molti suffragi nell’ultima consultazione elettorale…[/A_CAPO]

Stadio Pineta di Pinzolo durante gli allenamenti della Juve