Strembo: il sindaco Alfonso Fantoma si è dimesso

di G. Ciaghi

Alfonso Fantoma non è più il sindaco di Strembo. Da ieri sera. In giunta ha consegnato una lettera con le dimissioni dall’incarico di primo cittadino. Irrevocabili. Sono state respinte dai suoi collaboratori. Una semplice formalità. A nulla è valso il loro tentativo di farlo recedere. Impegni personali non gli consentirebbero di portare a termine il mandato fino alla sua scadenza naturale. La decisione dev’essere stata sofferta, conoscendo l’uomo: generoso e sempre disponibile. Si può pensare sia stata dettata da senso di responsabilità, probabilmente dalla consapevolezza di non poter dedicare al comune il tempo e le cure che l’ente richiede. E forse anche da stanchezza. Non ha avuto tempi facili. Quasi metà paese ne aveva contrastato l’elezione, anzi la rielezione, con una campagna elettorale sfiancante. Gli contestavano soprattutto di aver ceduto al Parco, perché ne facesse la sede, l’edificio del vecchio municipio. Che proprio lui aveva fatto ristrutturare. Ne avrebbe ricostruito uno nuovo risanando due vecchie case nel centro dell’abitato. Gli avversari politici non riuscirono a mettere insieme una lista e invitarono persino i censiti a non recarsi alle urne. Dalle quali, lui e i suoi collaboratori uscirono invece abbastanza bene. Nel corso della consigliatura ha avuto anche grane giudiziarie. Per le concessioni delle cave in granito in Val Genova. Dalle quali alla fine è uscito bene. Ma che stress! Si era candidato alle Provinciali, ma i risultati hanno rappresentato una mezza delusione. Lo scorso 30 maggio ha inaugurato il nuovo municipio di Strembo. Un impegno cui si era dedicato anima e corpo, ma che lo aveva provato, per i rischi corsi sui finanziamenti e per le critiche in paese. Aver portato a termine quell’impresa, che per lui era diventata motivo d’onore, lo ha come liberato da assilli e preoccupazioni. Ultimamente aveva iniziato la sistemazione del cimitero, opera che anche ha fatto discutere. Il lavoro, lontano dal paese, – è un bancario – lo costringe a trasferte faticose. Impegno tanto e soddisfazioni poche. L’impressione è che, raggiunto l’obiettivo che si era prefissato di ricostruire il palazzo municipale, sia stato sopraffatto dalla stanchezza ed abbia voluto tirare i remi in barca. Lui alla comunità ha già dato. E tanto.[/A_CAPO]

Inaugurazione del nuovo Municipio di Strembo (foto www.strembo.net)