Campiglio: Sulle tracce di Bruno Detassis

di Apt CampiglioPinzolo

Sabato 25 giugno, al rifugio Brentei, per ricordare Bruno Detassis e dare il via alle celebrazioni per il Centenario delle Guide Alpine di Madonna di Campiglio

Dopodomani, sabato 25 giugno, tutti al rifugio Brentei per ricordare il re del Brenta e per inaugurare il Centenario delle Guide Alpine Madonna di Campiglio.

"Ricordatelo bene, si arrampica prima con la testa, poi con i piedi e solo alla fine con le mani". Così, in modo semplice e diretto, intendeva l’alpinismo Bruno Detassis, Guida Alpina e tra i più grandi alpinisti di sempre.

In occasione del Centenario del Gruppo Guide Alpine Madonna di Campiglio, di cui Bruno è stato presidente, gli amici, i campigliani, i turisti e le autorità sono invitati a ritrovarsi al rifugio Brentei per celebrare i monti e il Re del Brenta.

L’appuntamento è fissato per dopodomani sabato 25 giugno in quella che per tanti anni è stata la casa in quota di Detassis.

Il ritrovo, per tutti coloro che vogliono partecipare, è alle 8.00 al rifugio Vallesinella; la partenza con le Guide è prevista alle 8.30.

Arrivati al rifugio, il presidente del Comitato organizzatore Centenario Guide Alpine, Sandro Vidi, saluterà tutti gli ospiti e seguirà il momento dell’omaggio a Bruno Detassis. Nel pomeriggio, il Coro Monte Iron intonerà canti di montagna, nella cornice unica delle Dolomiti di Brenta.

L’evento, oltre ad essere un omaggio a Bruno Detassis il giorno dopo il suo compleanno (24 giugno 1910), è il primo di quelli previsti per i festeggiamenti dei cento anni delle Guide Alpine della località, ricorrenza a cui è dedicato il Festival d’Alta Quota – Mistero dei Monti 2011 "Passo dopo Passo"

Nel corso dei vari appuntamenti del Festival, programmati dal 26 luglio al 28 agosto 2011, il tema della montagna da salire, della natura maestosa e selvaggia e delle tracce degli uomini che la salgono sarà affrontato da diversi punti di vista, tramite conversazioni, proiezioni, testimonianze ed escursioni.

Come le Guide Alpine hanno aperto nuove vie e appassionato gli uomini, così il Festival si propone di aprire nuovi orizzonti e nuovi sguardi sul paesaggio alpino, sulla sua essenza e sui significati più profondi che la montagna custodisce.