Circonvallazione: ricordi di tante promesse

di Diego Binelli

Ricordi di tante promesse.

Correva l’anno 2005, una primavera elettorale per le amministrazioni comunali trentine, che vide anche
Pinzolo al centro dell’attenzione con numerosi incontri sul territorio.
Ricordo ancora quella sera a Giustino nella sala del teatro comunale, onorati della presenza di illustri
istituzioni locali e provinciali a tirar la campagna elettorale dell’attuale Sindaco di Pinzolo.
Ricordo perfettamente i discorsi fatti e le risposte alle numerose questioni poste dai cittadini della Alta Val
Rendena, me compreso, il tutto con la conclusione di una promessa: la circonvallazione di Pinzolo-Giustino-
Carisolo si sarebbe cominciata in due anni ed ultimata nei successivi tre anni.
La nostra gente non credeva quasi a quanto udiva: dopo trent’anni di promesse, di carte, di previsioni
urbanistiche, di progetti fatti e rifatti, finalmente la circonvallazione sembrava prendere la strada definitiva
della costruzione con obiettivo l’anno 2010 per l’inaugurazione dell’opera.
Passano gli anni e nei salotti delle istituzioni così come negli uffici pubblici è un prodigarsi a progettare,
ottenere pareri, effettuare sopralluoghi, realizzare sondaggi in loco, insomma un seppur lento ma costante
proseguimento dell’iter di progettazione dell’opera.
Persino l’acquisto da parte della Provincia Autonoma di Trento dell’area denominata “dai Camòr” in quel di
Giustino e l’uscita ufficiale del bando di gara d’appalto, lasciavano presagire ad un’ormai irreversibile
processo di realizzazione della circonvallazione.
Nemmeno i tanti discorsi fatti in sede consigliare a Pinzolo, ove il Sindaco era nominato referente del
Comune nella conferenza dei servizi, l’organo ufficiale che segue l’iter dell’opera, lasciavano alcun dubbio
sull’effettiva cantierizzazione dei lavori.
La recente storia narra purtroppo di una favola scritta in un verso ma attualizzata in ben altro modo, perché
purtroppo la cronaca trentina ci ha portato poche settimane fa ad un inaspettato salto indietro di 40 anni.
Riportavano infatti recentemente le testate giornalistiche locali la notizia dello stop alla procedura
d’appalto dei lavori della circonvallazione ed alla sua traslazione a data da destinarsi, con il contestuale
slittamento del finanziamento dell’opera agli anni 2018/2020.
Apriti o cielo! Letti questi articoli una domanda è sorta immediatamente alla maggior parte dei cittadini:
non siamo mica al primo di aprile ma questa notizia puzza proprio di pesce d’aprile! Non è possibile sia
vero, sicuramente c’è stato un errore, un fraintendimento, vedrai che sono notizie giornalistiche infondate.
A tal sentore dovere della minoranza comunale di Pinzolo fù quindi quello di capire nella sede istituzionale
appropriata la versione dei fatti dal referente dei Comuni in conferenza dei servizi, ovvero del Sindaco di
Pinzolo.
E così fu chiesta una convocazione urgente del consiglio comunale per trattare della questione, con l’unico
obiettivo quello di capire se quanto riportato dai giornali erano balle oppure una triste ed inaspettata
verità.
In tale sede ove furono poste sul tavolo numerose questioni, al di la dei particolari di quanto ivi venne
detto, la cosa più importante fu la conclusione alla quale tutti fummo posti dinnanzi: la circonvallazione è
stata fermata e si farà più avanti. Quando? Non si sa, questo ce lo verrà a dire il presidente Ugo Rossi entro
fine aprile del 2014.
Quindi una piccola speranza che il progetto non venisse definitivamente bloccato rimaneva ancora viva, ma
non restava tuttavia che attendere le decisioni della Provincia.
Recentemente però, in fase di discussione del bilancio provinciale, mi sono permesso di attivarmi per far si
di impegnare la giunta provinciale su questo tema in maniera forte e puntuale, al solo fine di capire meglio
quale trattamento ci dovessimo aspettare.
Grazie al consigliere provinciale on. Maurizio Fugatti in data 8 aprile 2014 venne quindi proposto un ordine
del giorno, il numero 36 per l’esattezza, con il quale tra le altre cose si chiedeva al consiglio provinciale di
impegnare la giunta ad accorciare i tempi per l’indizione del bando di gara per la costruzione della variante
di Pinzolo, prevedendone il completamento in tempi brevi.
Il risultato della votazione non lascia più alcun dubbio sulla volontà di questa amministrazione provinciale di
proseguire con l’iter dell’opera, seppur sia la stampa che i politici trentini e locali ben se ne guardino dal
dare la notizia di questo ordine del giorno, mentre per altri vengono scritte pagine di giornali.
L’ordine del giorno è stato infatti bocciato con 21 voti contrari e 9 voti favorevoli ma la popolazione non lo
deve sapere!
Per onor di cronaca e per correttezza istituzionale va detto che hanno votato contro la totalità della
maggioranza provinciale (ad esclusione del consigliere Tonina per ovvie ragioni territoriali), ovvero hanno
votato unanimemente contro il gruppo del PD, quello dell’UPT, quello del PATT, l’assessore esterno
Daldoss, il consigliere della UAL e, per la minoranza, anche quello del Movimento 5 Stelle. Favorevoli sono
stati invece Lega Nord Trentino, Progetto Trentino, Amministrare il Trentino e Forza Trentino.
Si aggiunga una nota di folclore: sul cartello posto davanti al vecchio municipio comunale è stata
recentemente tolta definitivamente la data di inizio dei lavori lasciando un mesto spazio bianco, dopo che
per anni essa era stata ripetutamente modificata.
Penso che non serva aggiungere altro alla narrazione di questa triste storia. Ognuno può ora capire se le
parole dei nostri amministratori coincidano con i fatti emersi soprattutto in questa votazione appena citata
oppure se questi ce la raccontino in un modo e poi agiscano in direzione opposta.
Da una parte troviamo infatti un tentativo disperato di provare nuovamente ad illudere un’intera valle che
l’opera sarà soltanto spostata nel tempo, dall’altra atti politici ufficiali con i quali a Trento affossano
definitivamente l’opera.
Una curiosità va detta: dei tanti ordini del giorno presentati in consiglio provinciale per differenti varianti
stradali, la nostra è stata quella bocciata con il maggior numero di voti contrari.
Amministrare vuol però dire assumersi oneri ed onori di quanto si fa e di quanto non si fa. Qualcuno dovrà
rispondere di questa tristissima vicenda che ha visto la nostra gente un’altra volta presa per i fondelli, dopo
la questione centralina e dopo altre questioni di intrallazzi locali politca-affari, anche questa situazione deve
farci riflettere e capire se vogliamo essere amministrati da approfittatori illusionisti o amministratori
responsabili ed onesti.

Diego Binelli
Consigliere Comune di Pinzolo