Coronavirus: ipotesi riaperture differenziate sul territorio dal 18 maggio, apertura del Governo

di Provincia di Trento

Coronavirus: ipotesi riaperture differenziate sul territorio dal 18 maggio, apertura del Governo

Il presidente Fugatti: “Lavoriamo per riaprire prima possibile, ma serve responsabilità”

Coronavirus: ipotesi riaperture differenziate sul territorio dal 18 maggio, apertura del Governo

Sono complessivamente 4697 le persone che in Trentino hanno contratto il Coronavirus, di queste 1285 sono state contagiate nelle RSA e 2190 sono guarite. Oggi si registrano 4 decessi, di cui 3 riguardano persone ospiti nelle RSA. I nuovi contagi sono 40, tutti verificati con tampone, 13 all’interno delle RSA, 1168 il totale dei tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. Fra questi vi sono anche 6 minorenni che si trovano in quarantena al proprio domicilio. Le persone decedute dall’inizio dell’emergenza salgono quindi a 416. Quelle ricoverate in terapia intensiva, in continuo calo, sono 22, mentre 1183 sono in isolamento fiduciario a casa. Questo l’ultimo aggiornamento diffuso nel pomeriggio dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, insieme all’assessore alla salute, Stefania Segnana e alla task force impegnata a contrastare la diffusione del Coronavirus.

“I dati di oggi – ha spiegato Fugatti – confermano la stabilizzazione verso il basso del contagio, ormai in corso da diversi giorni, con un’incidenza fra tamponi effettuati e persone positive del 3,4%. Sono numeri che ci fanno sperare bene per la fase 2, sulla quale ci siamo oggi confrontati, insieme ai presidenti delle Regioni, con i ministri Boccia e Speranza. Abbiamo chiesto di verificare la possibilità di differenziare le riaperture su base territoriale, a cominciare dal 18 di maggio ed il Governo si è detto possibilista, chiedendo garanzie sul fronte della risposta che le strutture ospedaliere locali dovranno dare in caso il contagio rialzasse la testa. Su questo ci sentiamo tranquilli, considerato quanto abbiamo dimostrato, nel periodo più difficile, sul fronte della gestione delle terapie intensive, ma anche della nostra capacità di effettuare tamponi che non è seconda a nessuno, come dicono i dati.

Ma questo, dipenderà soprattutto – ha aggiunto Fugatti – dalla situazione del contagio. Quindi invito i trentini, che sono stati già molto responsabili, a continuare ad esserlo. Così facendo potremo disporre di maggiore autonomia decisionale sulle riaperture. Come sapete abbiamo impostato un disegno di legge, con il contributo delle categorie economiche, sindacali e delle minoranze consiliari, per il sostengo all’economia trentina, che approveremo entro la fine della prossima settimana. In quella norma è inserita la possibilità di riaprire, prima di giugno, alcune attività come bar, ristoranti, parrucchieri ed estetisti”.

Il presidente ha annunciato, infine, che entro il 4 maggio verrà completata una nuova distribuzione di mascherine ai trentini, due a testa come avvenuto in precedenza.

L’assessore Segnana ha evidenziato che domani, 30 aprile, è l’ultimo giorno utile per fare richiesta del bonus alimentare, attualmente sono 11291 le richieste accolte. Ha poi spiegato che all’Ospedale di Cavalese, dalla prossima settimana, si riprenderà con l’attività di chirurgia ortopedica e che a giugno riaprirà anche il punto nascite. L’assessore ha poi fornito una dato generale sui tamponi effettuati in Trentino. “Ad oggi sono 36.686 di cui più di 31 mila effettuati fra i cittadini, il restante fra gli operatori sanitari e delle RSA”. L’assessore, infine, ha voluto ringraziare tutti gli operatori delle case di riposo e di cura che in queste settimane si sono adoperati per mantenere i contatti, attraverso ad esempio l’uso di video messaggi, fra gli ospiti delle strutture e i loro parenti.

Il dottor Giancarlo Ruscitti, dirigente del Dipartimento salute e politiche sociali, rispondendo alle domande dei giornalisti ha confermato che dalla prossima settimana partiranno i test sierologici sui 5 comuni trentini più colpiti dal virus che si concluderanno in circa 10 giorni lavorativi. “Abbiamo messo in campo un programma di screening, che ha già coinvolto gli operatori sanitari e che toccherà anche altre categorie esposte, che ci darà un quadro più dettagliato del contagio, permettendoci di individuare, ad esempio, casi di asintomatici positivi”.

Provincia di Trento
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Nella foto: Palazzo della Provincia Autonoma di Trento con Bandiere
Foto: Romano Magrone – Archivio ufficio stampa Pat
Trento, novembre 2008