L’organista del Papa giovedì a Campiglio

di Pro Loco Campiglio

L’organista del Papa giovedì a Campiglio

C’è fermento, a Campiglio e non solo, per il concerto che concluderà l’MdC Organ Festival. Giovedì (25 agosto), allo strumento Oehms traslato lo scorso autunno dalla chiesa di San Tommaso Moro in Saarbrucken siederà Josep Solè Coll, primo organista della basilica di San Pietro in Vaticano e organista per le celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice. Nella sostanza, si tratta del più importante musicista al mondo della Chiesa cattolica: “Un grande onore per Campiglio e la Rendena tutta”, sottolinea l’avvocato Marcello Palmieri, direttore artistico del Festival.  L’evento, anche questa volta è organizzato in sinergia tra Parrocchia e Pro Loco, e si declinerà in due appuntamenti: alle 17, nel salone della canonica, al pian terreno, Solè Coll dialogherà con il pubblico sul tema “La musica del Papa: aneddoti e backstage”. Alle 21, in Santa Maria Nuova, il musicista spagnolo terrà invece il concerto d’organo a conclusione del Festival, interpretando un programma interamente dedicato a Johann Sebastian Bach. Alla serata interverrà anche il coro parrocchiale di Campiglio, guidato da Luisa Masè, che accompagnato dall’organista papale eseguirà “Vergin potente”, l’inno popolare alla Madonna di Campiglio. L’ingresso è libero e gratuito, e l’invito degli organizzatori rivolto a tutti.

Sono diverse migliaia le persone coinvolte dall’MdC Organ Festival, che ha esordito lo scorso 17 luglio: ai tre concerti di punta, tenuti da Paolo Delama (Trento), Christian von Blohn (Germania) e ora Josep Solè Coll, ogni settimana – grazie alla collaborazione della Scuola Musicale delle Giudicarie – un organista trentino ha eseguito alternativamente un preludio d’organo alla Messa del sabato sera o un postludio alla celebrazione della domenica mattina, accompagnando pure tutti i canti della celebrazione.  Grande curiosità hanno poi riscosso anche le due visite guidate per bambini, proposte sotto il titolo “Il castello che suona”. Ora, dunque, calerà il sipario sul Festival, ma non sullo strumento: sia pur lontano dai riflettori, continuerà infatti a impreziosire la Messa domenicale. In attesa di una nuova stagione concertistica.