Paul Preuss

di Ermanno Salvaterra

PAUL PREUSS

 

Era il 28 luglio del 1911, quando, Paul Preuss, arrivato alla base di quella
spettacolare parete est del Campanile Basso, lascio’ sua sorella in compagnia
del suo amico Paul Relly e salì per la vergine parete est. Non si accontento’
di salirla. Arrivato in vetta scese per la stessa via prima di accompagnare
sorella ed amico in cima al Campanile Basso per la via normale.  La storia
disse che mentre lui era assente i due, in attesa sullo stradone
provinciale, si fidanzarono in quanto si scambiarono un bacio.

Ora siamo nel 2011, cento anni da quell’epocale salita e si celebrano le
gesta di quel Grande che era Preuss. Un Grande scalatore ma soprattutto
precursore dei giorni nostri.

 

E cosa vorrebbero fare certe Guide Alpine? Uno scandalo! Ho sentito voci che
qualcuno ha proposto di andare a spittare quell’opera. Per che cosa? Per
renderla più sicura? O forse più facile? O più comoda per portare qualche
cliente in più. Mi sembra che questa idea sia semplicemente ‘scandalosa’.

Se dovesse accadere, io, come molti altri, andremo subito a togliere quegli
insulti a Preuss. Ah, un’idea io l’avrei. Andare su a togliere tutti i
chiodi esistenti e lasciare la parete pulita come la trovò Preuss. Pregando

poi, chi salirà in seguito, di usare solo protezioni veloci e niente di più.

Non buttiamo fango su quel Grande che è stato Preuss. E poi, ma quelli che
hanno pensato a quell¹assurdità hanno idea di cosa direbbe il mondo? Intendo
il mondo dell¹alpinismo, il mondo Austriaco.

Paul Preuss