Pinzolo: Note sul Centro Polifunzionale

di Marco Salvaterra

Ho apprezzato le poche righe di informazione sullo stato di avanzamento dei lavori al Centro Polifunzionale di Pinzolo scritte da Anita Binelli, sull’ultimo numero de “Il Foglio del Comune di Pinzolo”. Da donna concreta, non si è sbilanciata nell’indicare date precise sull’apertura della nuova struttura.

Per la prima volta ho visto l’interno della struttura e ho potuto leggere i lavori che devono ancora essere eseguiti:


  • ultimazione del palco

  • installazione impianti speciali

  • posa pavimenti rivestimenti e porte in legno

  • ultimazione impianti elettrici ed idraulici

  • certificazioni e agibilità

  • opere di finitura interne ed esterne

  • posa poltrone sala bancone foyer

Non ho capito pero’ se con questi lavori verrà completata l’intera struttura o solo la parte legata al “teatro” (mi sembrava ci fosse anche un ampio spazio utilizzabile per mostre ed esposizioni).

Ovviamente, Anita Binelli, responsabile da pochi mesi del completamento del Centro Polifunzionale 2000, non ha parlato nel “Foglio” della futura gestione della struttura.

Immagino invece che il Sindaco abbia già pensato a questo determinante aspetto, magari coinvolgendo il più possibile la popolazione: visti i costi fissi che si dovranno sostenere (molto simili a quelli del Palacongressi di Campiglio), sarà importante il contributo di tutti per far sì che questo centro diventi un’opportunità di arricchimento culturale della popolazione dell’intera Rendena.

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Aggiunta dopo la pubblicazione dell’articolo

Dopo aver scritto queste poche righe, mi sono accorto che nelle due pagine di presentazione di Anita Binelli c’era un accenno alla futura gestione del Polifunzionale.

Riporto quanto scritto dalla consigliera Binelli.

“Relativamente all’ipotesi di gestione del Centro Polifunzionale annuncio da subito la volontà di organizzare un insieme di incontri con le associazioni sociali e culturali del territorio per mettere “a punto” una strategia d’utilizzo condivisa e rispondente alle nostre necessità.”

Posso solo aggiungere, che apprezzo ovviamente l’approccio.

Marco Salvaterra