Protocollo d’intesa fra la Provincia, la Fondazione Dolomiti UNESCO e l’area protetta

di Provincia di Trento

Protocollo d’intesa fra la Provincia, la Fondazione Dolomiti UNESCO e l’area protetta
Al via la realizzazione della cartografia geomorfologica del Parco Naturale Adamello Brenta Geopark
Via libera alla realizzazione della nuova cartografia geomorfologica del territorio del Parco Naturale Adamello Brenta Geopark, un parco che, come noto, racchiude nei suoi confini uno dei massicci dolomitici classificati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, e che è parte della rete mondiale Global Geopark, a cui appartengono le aree protette di particolare pregio geologico (in particolare per i fenomeni di carsismo che interessano il sottosuolo del Brenta). La Giunta provinciale, su proposta del vicepresidente e assessore all’urbanistica e ambiente, ha approvato oggi lo schema di protocollo di intesa tra la Provincia, il Parco Naturale e la Fondazione Dolomiti–Dolomiten–Dolomitis UNESCO. Con questo accordo vengono attivate forme di collaborazione fra i tre enti per la realizzazione – e la successiva divulgazione – della cartografia di tipo geomorfologico, principale strumento di rappresentazione delle caratteristiche di questo ambiente fisico di eccezionale valore naturalistico, e dei processi che ne regolano l’evoluzione.

In seguito alla sottoscrizione del Protocollo le parti si impegnano a costituire un tavolo di lavoro a cui partecipano i referenti di ognuno degli Enti. Il Parco, in sinergia con la Provincia (Servizio Geologico e Servizio Sviluppo sostenibile e aree protette) e con la Fondazione, si impegna a realizzare una cartografia geomorfologica di base dei territori dell’Adamello Brenta UNESCO Global Geopark e, secondo criteri di rappresentazione diversi, delle Dolomiti di Brenta-Sistema 9 del Bene UNESCO.

L’attività sarà effettuata anche con la collaborazione  di università italiane dalla comprovata esperienza nel settore, sulla scorta di quanto già realizzato dal Parco Naturale Adamello Brenta con le Università di Pavia e di Padova nell’ambito del progetto Biomiti (centrato sugli effetti del cambiamento climatico in alcune specifiche aree di studio). La nuova cartografia costituirà un utile “progetto pilota” mediante il quale collaudare scopi e scelte metodologiche al fine di renderla estendibile a tutto il territorio trentino.

La carta geomorfologica, lo ricordiamo, è lo strumento di base per la rappresentazione delle forme del rilievo terrestre. In Italia ha raggiunto livelli di alto valore scientifico nella descrizione e nell’analisi del paesaggio e nel restituire dati territoriali corretti dal punto di vista dimensionale, oltre a fornire le necessarie informazioni geomorfologiche a diversi settori scientifico-applicativi, quali l’idraulica, le scienze forestali, l’agronomia, l’ingegneria ambientale, l‘architettura, l’ecologia del paesaggio.

Nel contesto delle aree protette, in particolare, la cartografia geomorfologica è uno strumento indispensabile per supportare le scelte di salvaguardia ambientale e per l’individuazione di siti di interesse scientifico, geoturistico e divulgativo/didattico. La cartografia è utilizzata inoltre dalla Provincia nella redazione della carta di sintesi della pericolosità e della Carta generale dei rischi.

Gli oneri finanziari della realizzazione della cartografia saranno a carico del Parco Naturale Adamello Brenta. Provincia e Fondazione Dolomiti UNESCO metteranno invece a disposizione personale specializzato ed inoltre documenti, dati, cartografie già in loro possesso, unitamente alle strutture e alla dotazione tecnologica necessaria alla migliore riuscita dell’attività.