Sindaco-donna a Pinzolo, perché no?

di M. Salvaterra

Sindaco-donna a Pinzolo, perché no? La mia non è solo una domanda provocatoria, se si pensa che già ora una parte consistente della nostra economia è gestita da donne. Ad esempio, lungo Via Marconi, quasi tutte le attività sono portate avanti dal “Gentil sesso”. Purtroppo, la presenza femminile nei luoghi di potere, con l’eccezione della Giunta comunale (dove sono tre le donne), è quasi nulla. Sono convinto che un Sindaco-donna rappresenterebbe una svolta decisiva per la nostra Comunità, in grado forse di superare le divisioni tra gli schieramenti politici che, a livello amministrativo, hanno poco significato.
Qualcuno potrebbe obiettare: ma non hanno esperienza! Perché, molti dei sindaci che si sono susseguiti, avevano forse la necessaria esperienza agli inizi? Ma ai maschietti sembra quasi si perdoni l’inesperienza…
Sarebbe la prima volta nella storia di Pinzolo, una vera svolta!

Sperando che i tempi siano maturi, ho intanto provato a contattare le tre donne attualmente in Giunta (Carola Ferrari, Giovanna Binelli e Patrizia Ballardini), chiedendo loro di rispondere liberamente a quattro semplici domande. Hanno accettato e domani, martedì 1 settembre, verranno pubblicate contemporaneamente le loro risposte. Tre donne diverse, ma altrettanto capaci e molto impegnate nell’attuale Giunta di Pinzolo.

Ecco le domande a cui hanno accettato di rispondere:

  1. Dopo quasi due anni dalle ultime elezioni, come giudichi l’operato dell’attuale Giunta comunale?
  1. Di quale provvedimento o progetto da te suggerito vai particolarmente orgogliosa?
  1. Ci sono stati interventi che hai dovuto accettare, per logica di maggioranza, ma che non hai condiviso?
  1. Le elezioni saranno tra pochi mesi. Hai già deciso di ricandidarti?