Pinzolo: Intervista a L. Caola sulle malghe

di G. Ciaghi

“Con la ristrutturazione di malga Ciòca – spiega il geometra Luciano Caola, assessore a patrimonio, foreste e agricoltura del comune di Pinzolo – si conclude un percorso, avviato da tempo, con cui abbiamo rimesso a nuovo tutte le malghe del nostro comune. Si cominciò una trentina di anni fa con quella di Valchestria, la più alta, situata alle falde del massiccio della Presanella tra Sant’ Antonio di Mavignola e Madonna di Campiglio, che ora viene monticata con bestiame leggero asciutto; più tardi si sono sistemate le malghe di Patascóss e di Ritòrt (quest’ultima all’indomani del tremendo incendio che vi arse un centinaio di mucche) sulle montagna a sera di Madonna di Campiglio. Con delle opportune manutenzioni abbiamo messo in ordine la malga di Nambrone ed ora, con l’intervento alla Ciòca, portiamo a termine un progetto col quale abbiamo cercato di andare incontro alle esigenze dei nostri allevatori”. E sottolinea convinto: “Se lo meritano. Per i sacrifici che fanno e per l’importante ruolo che svolgono nella difesa del territorio, che non si limita allo sfalcio in quota, ma a tanti piccoli interventi di salvaguardia dell’ambiente necessari a rendere vivibile la montagna, dove loro trascorrono gran parte dell’anno. Bisogna riconoscere che tener stalla e vacche a Mavignola, dove noi abbiamo ben otto aziende familiari, non è certo come gestirle sul fondo valle, in piano, sia per quanto riguarda la resa, sia a livello di impegno”. Gli chiediamo alcune informazioni sul settore, a cominciare dal numero delle mucche nel comune e degli allevatori: ”Ci sono ancora una quindicina di famiglie che si occupano di bestiame; in tutto i capi di bovini sono circa 600. Conferiscono il latte al caseificio Pinzolo Fiavé. A loro noi abbiamo affidato le malghe con una convenzione stipulata lo scorso settembre e valida sei anni. Conforta il fatto che diversi giovani, anziché abbandonare le stalle come capitava in passato, hanno preso in mano con entusiasmo e grande professionalità le redini delle aziende di famiglia assicurando un futuro al settore”. Nell’accomiatarci dall’assessore Caola gli chiediamo se abbia qualche progetto in cantiere. “Ne ho diversi” conferma: “Intanto abbiamo appena ricevuto un contributo di 17.000 euro sul Piano di sviluppo rurale da impiegare per la sistemazione delle strade agricole Ciòca – Malga Gruàl, Malga Ritòrt – Casa Capòt e Tolòt – Magri. Lavori che avvieremo in primavera. Appena andata via la neve abbiamo intenzione di realizzare le piste trattorabili necessarie al trasporto del letame e al suo spargimento capillare sui grass (gli alpeggi) di Patascóss, Ritòrt e Milégna al servizio dei pascoli. Abbiamo pure in progetto di affiancare alla malga di Ritòrt, punto di riferimento per i visitatori del parco e di molti turisti interessati all’ambiente contadino, un piccolo caseificio didattico per la lavorazione in loco dei prodotti tipici. Che magari potranno anche essere venduti. Sono le cose cui mi dedicherò quest’inverno”.

Rendene a Malga Ritort