Pinzolo: seduta di consiglio comunale del 21 giugno

di G. Ciaghi

Saltata la seduta di giovedì sera per l’abbandono dell’aula da parte delle minoranze e la mancanza del numero legale – della maggioranza erano intervenuti solo dieci consiglieri sui tredici di cui dispone (assenti Margherita Collini, Roberto Papa e Carola Ferrari) – il consiglio comunale si è riunito sabato sera. L’unico rappresentante di minoranza arrivato in municipio, Roberto Failoni, è tornato a casa. In seduta di seconda convocazione, quindi con la possibilità di poter approvare le delibere con un numero minore di consiglieri. Erano comunque presenti in dieci (assenti Luconi, Papa e Ferrari). All’ordine del giorno due delibere di notevole importanza per la comunità: la variante Gilmozzi che disciplina la costruzione degli alloggi destinati a residenza ordinaria dei censiti e quelli riservati alle vacanze, e la Variante generale al Piano regolatore generale redatta dall’architetto Remo Zulberti. La prima, di cui abbiamo già dato notizia venerdì, e che si caratterizza per la volontà di salvaguardare al massimo il territorio dalle speculazioni, è stata approvata senza problemi. Sulla seconda invece gli amministratori non sono potuti intervenire, perché si erano dichiarati incompatibili con la trattazione del punto, dati gli interessi loro o dei loro parenti sulla programmazione del territorio. Così verrà nominato un commissario ad acta dalla Provincia, che si occuperà dell’approvazione del piano. La legge gli consente mani libere. Potrà supportare il lavoro svolto in questi sei mesi dagli amministratori col loro tecnico, o stravolgerlo del tutto. La redazione del nuovo Prg faceva parte delle “promesse elettorali” di William Bonomi e dei suoi colleghi di lista: “Per fine maggio presenteremo la variante!”. Va loro riconosciuto di aver mantenuto la parola. Il Prg del comune di Pinzolo risale al dicembre del 2002. A cinque anni dalla sua entrata in vigore necessitava di aggiornamenti. Anzitutto su quelli dettati dalla legge Gilmozzi circa le residenze, quindi sulla normativa che disciplina il commercio e poi sull’adeguamento al nuovo PUP. Inoltre una riflessione sui cinque anni in cui aveva operato il Prg ha consentito di verificarne lo stato di attuazione e la sua validità. Il suo impianto generale è stato considerato in maniera positiva, tanto che le nuove proposte hanno assunto un carattere di assestamento. Si è data pubblicità all’intervento e si sono invitati i censiti a proporre le loro richieste di abitazione. Ne sono arrivate in municipio circa trecento, che sono state valutate una per una in maniera puntuale. Accertata la vera necessità – (su 300 richieste ne sono state accolte una settantina) – si è provveduto a risolverle sia predisponendo nuove aree sia con aumenti di volume sugli abitati esistenti. Ovviamente si è detto no là dove ritenuto necessario. Si sono quindi affrontate le esigenze dei vari settori, da quello artigianale (interessanti le soluzioni per Madonna di Campiglio) con interventi compatibili sia con l’attività delle aziende sia con il rispetto dell’ambiente e del paesaggio, specie se inserite in zone di particolare pregio, a quello alberghiero, da quello commerciale al settore industriale. Con un occhio di riguardo infine si sono affrontati i problemi dei centri storici, del patrimonio edilizio montano e gli aspetti riguardanti boschi, parti ed alpeggi. “E’ stato un lavoro impegnativo – ha voluto sottolineare il sindaco – al quale l’intera maggioranza si è dedicata quasi ogni giorno per sei mesi. Sono convinto che sia anche un buon lavoro e che verrà apprezzato anche dalla comunità”. Complessivamente pe ri prossimi cinque anni preved eun incremento volumetrico complessivo di 102.000 metri cubi, 40.297 dei quali destinati a residenza, 49.800 agli artigiani (effettivamente trascurati in passato) e 12.000 a interventi partecipati dal comune su iniziative di interesse pubblico/privato volte alla creazione di alcuni servizi..