Rinnovati gli incarichi del Patt di Pinzolo

di G. Ciaghi

Hanno deciso, all’unanimità, di farsi promotori di una lista del Patt, col proprio simbolo, in vista delle elezioni della Comunità di valle delle Valli Giudicarie. E’ quanto è emerso dall’assemblea degli iscritti al Patt della sezione Pinzolo Val Rendena tenutasi sabato sera a Pinzolo in una sala del Garnì Palù, dopo aver rinnovato le cariche sociali. In una riunione partecipata come poche volte, motivata, piena di entusiasmo. Dove si è respirata tanta voglia di fare politica e di far valere l’idea autonomista. Su 47 iscritti si sono ritrovati in 31; una decina aveva avvertito di non poter intervenire per impegni di lavoro (quassù si è in piena stagione turistica); pochi altri non si sono presentati. Fra questi Matteo Campigotto, assessore del comune di Pinzolo: un’assenza stigmatizzata la sua. A presiedere viene chiamato Luciano Binelli, la tessera più anziana, tra i fondatori della sezione; a fungere da segretario Marco Loranzi. Paolo Collini e Vigilio Marras scrutatori. Va detto che Ugo Rossi, il segretario provinciale, con un atto di imperio aveva mandato agli iscritti una lettera di annullamento della seduta che era stata convocata dal presidente uscente Giancarlo Cereghini, e che l’aveva posticipata al 3 agosto. Gli iscritti gli avevano fatto sapere che questa decisione, nel rispetto dello statuto, non rientrava nelle sue facoltà. Così si sono ritrovati comunque, ed hanno espletato l’ordine del giorno, quello del rinnovo degli incarichi. Che scadono ogni tre anni. Qui ne erano trascorsi già cinque. Prende la parola Marco Loranzi per dire che “in valle il mondo autonomista è minato da giochi di potere e da interessi più o meno personali”. Richiama quanto successo a Carola Ferrari a Pinzolo: un’offesa a tutto il Patt. “Iscritta dal 1995 si è sempre impegnata per portare avanti i nostri valori; ottiene ben 96 voti, la più votata del Patt. Ma non le viene riconosciuto quanto le sarebbe spettato: il posto di assessore nel comune. Il partito così ha perduto credibilità a Pinzolo e in valle. Non è raro frequentare un qualsiasi locale pubblico di Pinzolo e sentire come il Patt venga deriso per come ha gestito la faccenda e per la poca serietà di alcuni dei candidati”. E va oltre: “Sappiamo delle manovre politiche in vista dell’elezione della nuova assemblea della Comunità di valle delle Giudicarie dove, a seguito della spartizione dei territori, il C.8 è stato affidato alla Margherita, la Val di Non al Patt, la Valle dell’Adige al Pd e così via. Imposizioni calate dall’alto senza spiegare e coinvolgere gli iscritti. E’ di questi giorni la notizia che qui da noi sta nascendo una corrente trasversale Patt-Upt. Noi non ci stiamo. Saremo destinati a scomparire. Dobbiamo invece unirci con le sezioni del Chiese, del Bleggio, di Fiavé e del Banale per formare una lista col nostro simbolo”. Così si passa alle elezioni con la voglia di avviare un nuovo corso. A scheda segreta. Carola Ferrari viene eletta presidente della sezione con 28 voti. Ringrazia tutti e in particolare Giancarlo Cereghini, presente in sala, per aver portato avanti la situazione fino ad oggi, due anni oltre il mandato, con passione e generosità. Sempre a scheda segreta, con 27 voti, viene nominato segretario Paolo Lorenzetti. Che invita i presenti a un momento di silenzio per commemorare Giuseppe Lorenzetti, un suo zio, fra i primi iscritti al partito, scomparso proprio il 17 luglio di 19 anni fa. Quindi si vota il vicepresidente. E’ Marco Loranzi con 27 voti. Si passa alla scelta dei tre consiglieri chiamati a completare il direttivo. Lo scrutino delle schede premia Danilo Povinelli (27 preferenze), Donatella Sartori (23) e Angelo Marini (22). Alla fine, per acclamazione, Luciano Binelli viene nominato presidente onorario con diritto di voto. Che ci tiene a ringraziare gli Schũtzen presenti in sala per l’appoggio al Patt.

Riunione di data 17 luglio 2010

per l’elezione delle cariche della sezione del PATT Pinzolo – Val Rendena

Con il mio intervento voglio solo evidenziare che se siamo qua oggi è solo ed unicamente per cercare di ridare credibilità alla sezione PATT Pinzolo-Val Rendena a seguito delle elezioni del 16 maggio scorso.

Sono autonomista da quasi 20 anni e chi mi conosce sa che sono un vero autonomista e sa, quanto ho fatto e sto facendo per quello in cui credo, per far crescere, nell’intero comprensorio delle Giudicarie, una coscienza autonomista (che ogni trentino dovrebbe avere) e l’amore per la nostra terra.

Più volte lo stimatissimo, nonché amico Franco Panizza, mi ha chiesto di tesserarmi al partito, io pur sempre avendo lavorato attivamente per il partito e pur essendo considerato uomo del partito gli ho sempre risposto che la tessera l’avrei fatta qualora ve ne fosse stata una vera necessità. Ora, dopo tutti questi anni, ho dovuto e voluto tesserarmi, non per fare qualcosa di più o di diverso rispetto a quello che ho sempre fatto e continuerò a fare, e nemmeno perchè ho bisogno di una qualche contropartita o di un qualche ruolo da ricoprire, ma solo per aiutare la sezione in questo momento particolarmente critico e problematico; chi mi conosce ben sa che non è da me infatti salire sulla barca dei vincitori, ma che preferisco aiutare chi è in difficoltà e mettermi in prima persona per contribuire a risolvere situazioni di criticità.

Mi sentivo e mi sento in dovere morale di entrare in campo a difesa del mondo autonomista che purtroppo, qua in alta Valle, è minato da giochi di potere e da interessi più o meno personali, in quanto realisticamente rischiamo di arrivare proprio alla frutta e di perdere quei, mio malgrado pochi, ma per fortuna veri autonomisti Rendeneri, quelli che fanno le cose con il cuore e con la passione, .. con la passione sì, perchè senza quella rischiamo veramente di perdere proprio tutto….

In poche parole mi sento in dovere di aiutare la Carola dopo tutte le vicissitudini post-elettorali capitatele. Ricordo brevemente che la Carola fa parte del partito dal 1995, si è sempre impegnata per la difesa di ciò in cui crede, ha rappresentato seriamente il PATT in Comune Pinzolo, è la “punta di diamante del PATT a Pinzolo” come ha sempre sostenuto l’attuale segretario di sezione, è la persona in cui fino ad oggi si è identificato il PATT nulla togliendo ai sui collaboratori, è quella donna che in questi anni ha lavorato in modo serio ed onesto dando in questo modo anche sempre più credibilità al partito. Non per niente, nelle ultime elezioni comunali ha raccolto i frutti ( 96 voti) risultando la candidata del PATT più votata pur non essendo appoggiata da tutto il gruppo di Pinzolo. Se avesse accettato i corteggiamenti delle altre liste in corsa per le elezioni e quindi se fosse mancata la sua candidatura nelle file del PATT, sicuramente il partito non avrebbe ottenuto il risultato avuto; ma nonostante tutti siano coscienti di ciò, come ricompensa ha ottenuto di essere “messa en t’en canton”.

Di fronte a ciò era impossibile per un autonomista non intervenire per cercare di aiutare a ridare al partito un po’ di credibilità andata persa a Pinzolo e in Valle a seguito di ciò che è accaduto. Non è raro frequentare un qualsiasi locale pubblico di Pinzolo e sentire come il PATT venga deriso per come ha gestito la faccenda e per la poca serietà di alcuni dei canditati; proprio il PATT che è da sempre stato simbolo di rettitudine e correttezza, … credetemi tutto ciò ad un autonomista vero, fa male.

Sappiamo che il PATT nel Comprensorio C8 non è così forte come nel resto del Trentino; non siamo rappresentati politicamente in Provincia, non abbiamo rappresentanti forti a livello di valle, non ci sono sezioni strutturate ed organizzate, non abbiano una sede per gli incontri, non abbiamo coordinatori che riescono ad organizzare il territorio …

Sappiamo da voci di corridoio anche delle manovre politiche fatte in previsione dell’elezione della nuova assemblea che ad ottobre andrà ad amministrare la Comunità delle Giudicarie dove, a seguito della spartizione dei territori, il C8 verrà affidato alla margherita, la val di Non al PATT, la valle dell’Adige al PD. ecc. ecc..

A tal proposito nutro massima stima anche del Ns. segretario nonché Assessore Ugo Rossi, che ho personalmente aiutato nella campagna elettorale, ma penso che forse era importante in questo frangente sentire anche la gente, sì perché a seguito di queste “imposizioni che ci verranno calate dall’alto” senza spiegare e coinvolgere gli elettori difficilmente si arriverà ai risultati sperati. E’ di questi giorni la notizia che proprio qui nel C8 sta nascendo, in vista delle prossime elezioni di ottobre, una corrente trasversale rispetto all’asse Patt-Upt, che si pone come obiettivo proprio il dialogo sul territorio.

Il nostro comprensorio (C8) e ancor prima proprio il Comune di Pinzolo, sono i precursori dell’operazione di fusione PATT-UPT, alleanza che di fatto è già esistente almeno per le persone che in questo momento sembrano contare.

E’ chiaro che la scelta della fusione in un unico partito risulta meglio condivisa da persone che pur essendo tesserate al PATT, di autonomista non hanno nemmeno i lacci delle scarpe. Tutti sanno che trattasi di autonomisti dell’ultima ora o per meglio non dire opportunisti, infatti ben nota a tutti è l’estrazione politica dei nostri vertici nel C8.

Da ingenuo ed illuso speravo addirittura di riuscire a contribuire ad organizzare una lista del PATT per le elezioni della Comunità di Valle, composta dagli iscritti della Rendena, del Bleggio, Fiavè, Banale e del Chiese, oltre che da persone simpatizzanti del partito, ma purtroppo ci troveremo a dover “correre” in un’unica lista con l’UPT rischiando di essere ( possiamo anche tralasciare il rischiando) “schiacciati” dagli ex margheritari e “diretti” da personaggi dello stampo del Ferrari di Breguzzo alla faccia del cambiamento e del rinnovamento. A questo punto ringrazio Grisenti che con le sue “sparate” di sabato scorso in quel di Vezzano, dove ha chiaramente detto ciò che veramente pensano i margheritari, mi ha fatto nascere dei dubbi su una futura fusione. Io che pensavo e credevo che un punto fermo del nostro futuro fosse la ricostituzione politica ed economica del vecchio Tirolo con la creazione dell’Euregio, una zona omogenea, sviluppata, prospera, moderna, con problematiche comuni, capace di guardare al futuro, senza dimenticarsi del passato, ovviamente compresi i cinturoni di cuoio e Andreas Hofer, perché credetemi, non è fare retorica quando si sostiene che senza la conoscenza del nostro passato non può esserci futuro.

Oltre a queste manovre siamo a conoscenza anche di altre e di grado superiore, ma qui il Ns. presidente Dellai non deve preoccuparsi perché sia che decida di andare a Roma o che decida di andare a Bruxelles la maggior parte dei trentini sarà con lui.

Di autonomisti allo sbaraglio ne abbiamo visti diversi, (Bezzi, Maturi Luciano, ecc., ecc. ), abbiamo visto dove sono arrivati e nonostante ciò non riusciamo comunque a capacitarci che questi sono solo delle mine vaganti. Purtroppo di questi autonomisti ne abbiamo qualcuno anche nella nostra Comunità, dove hanno dimostrato ciò che sono riusciti a fare per la sezione del partito portandola ad una lunga agonia per non dire allo sfascio con un evidente e continuo regresso di consensi e forte perdita di fiducia nel partito.

Ritornando a Noi, non voglio dire che sono contrario alla fusione, ma come dice il Franco, ciò, se dovrà avvenire, dovrà avvenire a ben precise condizioni, tenendo presente che Noi (escludendo il nostro comprensorio) siamo un partito in lenta, ma continua crescita, mentre l’UPT è in fase calante, e che il progetto sia veramente autonomista, ed io aggiungo soprattutto voluto ed accettato dalla base altrimenti non arriveremo da nessuna parte.

A seguito dell’analisi del sopra citato quadro politico generale quindi è possibile capire che ai vertici organizzativi della sezione fanno maggiormente comodo persone che condividono pienamente la scelta di fusione.

Ma io ritorno a ribadire che non voglio credere che il PATT sia solo ed esclusivamente un partito d’affari fatto di interessi fine a se stessi ( stile margherita ), io mi reputo un vero autonomista, ed essere autonomisti non vuol dire solo essere iscritti al partito, ma esserlo con il cuore 365 giorni all’anno nella vita e nelle scelte, volendo bene alla propria terra e credendo nei valori fondanti del partito ed è perciò che voglio che vicino agli interessi forti della nostra sezione ci sia un’anima, quell’anima che trova ispirazione e che ci ha sempre contraddistinto ancora a partire dall’ASAR, ( associazione che fino a poco tempo fa era sconosciuta ai nostri vertici locali).

E’ perciò che sono qui, pensando che almeno le briciole potrebbero essere raccolte dalla Carola eleggendola a Presidente della Sezione del PATT di Pinzolo Val Rendena. Solo eleggendo a Presidente la Carola, oltre che a riconoscerle un piccolo ruolo, è possibile ridare un seppur minimo senso di credibilità alla nostra sezione in quanto ben sappiamo della stima che gode, stima conquistata giorno per giorno sul campo per la serietà e la correttezza del suo operato.

Io personalmente, come ho già detto all’inizio, non ho nessun interesse ne nessun obiettivo da raggiungere, se non quello di contribuire in modo fattivo alla creazione di una sezione “nuova”, organizzata, forte, efficiente ed efficace, tutto questo facendo uso della mia esperienza e delle peculiarità che mi contraddistinguono all’interno della società e cioè serietà, correttezza e trasparenza, senza mai perdere di vista gli obiettivi economici che deve avere e vuole raggiungere una società come quella della Val Rendena. Obiettivi che costituiscono gli elementi di base su cui lavorare per dare futuro al nostro territorio e soprattutto alle nostre prossime generazioni.

Loranzi Marco

 

Gli iscritti seguono con attenzione le fasi della seduta.

Il tavolo dei lavori

Il nuovo direttivo Luciano Binelli, Marco Loranzi, Carola Ferrari, Paolo Lorenzetti, Donatella Sartori, Danilo Povinelli e Angelo Marini