La triste vicenda che ha visto coinvolta la mia cagnolina

di Ilaria Lorenzi

Il dodici gennaio 2013 la mia cagnolina di otto anni si è allontanata brevemente dalla mia abitazione, qualche minuto, come faceva spesso per gironzolare nel prato vicino casa, ma in questa occasione il suo ritardo si è protratto oltre i canonici dieci minuti tanto che, trascorsa una mezz’ora, i miei genitori hanno cominciato a chiamarla con il solito fischio, al quale era abituata, senza ottenere alcun risultato.
Purtroppo di lei, nonostante i numerosi manifesti affissi nei punti di aggregazione del paese, non abbiamo più trovato traccia fino alla giornata di domenica 13 gennaio, quando mio padre ha notato una vistosa macchia di sangue sulla neve poco distante da casa mia.
Tale macchia lo ha insospettito per cui, dopo aver guardato per bene nei dintorni senza ottenere alcun riscontro, ha pensato di dare un’occhiata nei bidoni dell’immondizia posizionati poco lontani dal luogo e, all’interno di uno di essi, esattamente in quello per la raccolta dell’umido, ha visto spuntare, da un sacchetto di plastica per la spesa, il musino di Nerita: perchè questo è il nome della mia povera cagnolina.
Ebbene si: la mia adorata cagnetta era stata buttata come un rifiuto qualunque nel bidone dell’immondizia, qui a Pinzolo, qui dove tutti ci conosciamo, dove i rapporti umani tra le persone dovrebbero avere ancora un valore, si qui a Pinzolo, non a Milano, Brescia o Trento, ma qui neppure a cento metri da casa mia, una persona che non so chi sia ha raccolto Nerita ed invece di fare una telefonata, di chiedere in giro, di chiamare la Polizia Locale, la protezione animali o fare qualsiasi altra cosa utile a rintracciare il proprietario ha pensato bene di buttarla nell’immondizia, assieme ai rifiuti di cucina, alla verdura marcia, senza pensare minimamente che quel cagnolino, così ben tosato e spazzolato potesse essere un affetto per qualcuno, per una famiglia della quale faceva sicuramente parte; si perchè anche un animale può far parte di una famiglia e Nerita era un componente della mia, a tutti gli effetti, da otto anni.
Nerita è stata sbranata da un cane più grande (come mi è stato confermato successivamente dal veterinario) e sono sicura che,se fossi stata informata dell’accaduto, avrei capito e compreso che si era trattato di un incidente non voluto, ma è quello che è successo dopo, che non ha scusanti e che non comprendo: un gesto che definirei “SCHIFOSO”
Non so se la persona che ha fatto questo si sia resa conto di averci ferito due volte: la prima senza colpa, quando il suo cane o il cane di un amico o conoscente, ha sbranato Nerita, la seconda, molto più profondamente, quando l’ha buttata tra l’immondizia non preoccupandosi minimamente dello stato d’animo di chi l’avrebbe cercata per giorni,di chi l’avrebbe aspettata per giorni, svegliandosi durante la notte perchè credeva di aver sentito le sue unghiette sulla porta, di chi l’ha accudita per anni, di chi l’ha curata e amata…
Sicuramente ognuno ha la propria sensibilità, sia nei confronti degli uomini che degli animali, io non ho altro da dire se non VERGOGNA! Per questo brutto gesto, solo VERGOGNA!

Ilaria Lorenzi