SPIAZZO – PELLEGRINAGGIO GIUBILARE: SUI PASSI DELLA SPERANZA

di Udalrico Gottardi

SPIAZZO – PELLEGRINAGGIO GIUBILARE: SUI PASSI DELLA SPERANZA

«Pellegrini in questo anno giubilare volgiamo lo sguardo a Cristo, nostra unica speranza e principe della pace. È Lui che ha fatto sorgere in noi il desiderio di vivere quest’esperienza di preghiera e di fraternità. Al di là dei motivi che ci muovono, è Lui a chiamarci, ad attenderci, perché ha da dirci una Parola che può illuminare e trasformare la nostra vita.

Scrive papa Francesco nella Bolla di indizione del Giubileo: «La vita cristiana è un cammino, che ha bisogno di momenti forti per nutrire e irrobustire la speranza, insostituibile compagna che fa intravedere la meta: l’incontro con il Signore Gesù […]. Mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita.

Il pellegrinaggio a piedi favorisce molto la riscoperta del valore del silenzio, della fatica, dell’essenzialità». Disponiamo il nostro cuore all’incontro e all’ascolto». Giovedì 26 giugno con queste parole don Celestino Riz a dato il via al Pellegrinaggio Giubilare che partiva dall’Oratorio di Caderzone Terme per raggiungere la chiesa giubilare di Spiazzo.

Molte persone si sono ritrovate alle 18:00 nel piazzale dell’Oratorio, c’erano fedeli sia anziani che adulti e molti giovani e ragazzi provenienti dalle zone pastorali delle Giudicarie: dalla Val del Chiese, dalla Val Rendena, da Tione e la Busa e dalle Giudicarie Esteriori, si è calcolato che fossero circa quasi duecento. Durante il percorso il corteo era animato dalla coordinatrice Monica Collini, che con altri volontari intonavano canti e leggevano testimonianze e riflessioni legate al cammino di Speranza.

Tra le tante testimonianze vale la pena di ricordare la seguente: «La pazienza: ‘vitamina’ essenziale per vivere»

Il poeta Rainer Maria Rilke nella Lettera di un giovane poeta fa un elogio della pazienza come strumento per crescere e migliorarsi. Scrive: «Bisogna maturare come un albero/che non forza i suoi succhi/e tranquillo se ne sta nelle tempeste di primavera,/e non teme che non possa arrivare l’estate». Oggi viviamo in un tempo abitato dalla fretta, dalla logica del ‘tutto e subito’. Siamo agitati, confusi e ansiosi. Siamo distratti, proiettati costantemente fuori di noi, perché abbiamo paura di guardarci dentro, paura del silenzio. Viviamo rapporti fragili e discontinui che si fermano in superficie. Siamo insofferenti verso tutto ciò che richiede tempi lunghi e lentezza; siamo nervosi e spesso violenti, allergici al ‘per sempre’, sostituito dal ‘fino a quando mi serve’, ‘fino a quando mi fa stare bene’.

Giunti a Spiazzo, i pellegrini, hanno sostato per la cena al sacco nel capannone allestito nel Parco Giochi e alle 20:45 si ricomponeva il corteo con la partecipazione del Vescovo Lauro Tisi, il vescovo di Frascati Raffaello e tanti sacerdoti, diaconi e molti nuovi Ministri Straordinari della Comunione, infine i fedeli che avevano partecipato al pellegrinaggio.

Alla Messa concelebrata e presieduta dal Vescovo Lauro hanno partecipato in tantissimi tant’è che era talmente gremita da sistemare delle panche anche sul sagrato. Durante la liturgia il Vescovo Lauro ha conferito il mandato ai nuovi Ministri della Comunione augurando loro di portare con Fede Cristo agli ammalati e aiutare i celebranti nelle liturgie eucaristiche. Infine tutti i partecipanti hanno avuto in dono il «Pane di San Vigilio» quale segno tangibile di gioia proprio nella festività del Santo, cui gli abitanti di Spiazzo tengono molto.