Arti marziali, difesa personale, rispetto: riflessioni su bullismo, violenza e crescita interiore

Arti marziali, difesa personale, rispetto: riflessioni su bullismo, violenza e crescita interiore

Domenica 5 ottobre, nella sala della Canonica di Pinzolo, si è svolta una serata intensa e molto partecipata, dedicata al tema della difesa personale e delle arti marziali, con uno sguardo attento al fenomeno del bullismo, della violenza sulle donne, e più in generale dell’aggressività nei rapporti umani.

L’incontro è stato promosso da Gianluca Binelli, istruttore di Muay Thai e difesa personale.

La serata è stata arricchita da una dimostrazione di tecniche marziali da parte di delle cinture nere di Taekwondo. Oltre a loro, anche gli allievi hanno partecipato attivamente, presentando alcune tecniche di difesa personale apprese durante il percorso di allenamento.

È stato inoltre dedicato un commosso ricordo a diverse persone care della comunità, tra cui Amadio Alari, Fulvio Cimarolli, Gigi Poli, Luca Polli, Maxine Cozzio, Raffaele Cozzio, Stefano Maturi e Stefano Paoli.

La serata, ha previsto eventuali offerte liberali che saranno interamente devolute all’AIL Trentino per la ricerca sulla leucemia.

Riflessioni emerse durante l’incontro

Uno dei punti centrali della serata è stato il tentativo di comprendere cosa ci sia dietro al fenomeno dell’aggressività.
Su questo tema, Corrado Ceschinelli ha offerto un contributo importante, mettendo in luce la necessità di educare alla consapevolezza emotiva, riconoscere il disagio e sviluppare forme sane di gestione del conflitto.
Ceschinelli, sociologo e praticante di arti marziali da sempre, si occupa da oltre 15 anni della formazione degli addetti alla sicurezza in contesti come stadi, discoteche ed eventi pubblici di grande affluenza.

Non si tratta solo di un comportamento “sbagliato”, ma spesso è l’espressione di un malessere profondo e sommerso, che può assumere forme diverse e nascere da molteplici situazioni:
difficoltà affettive, disagi familiari, traumi personali, pressioni sociali, isolamento, fragilità emotive o ambienti violenti e privi di ascolto.
Si tratta, in fondo, di un bisogno non riconosciuto, che può trasformarsi in rabbia, aggressività, chiusura o comportamenti autodistruttivi.

La miglior difesa personale è evitare lo scontro

Questa frase sintetizza bene uno dei messaggi chiave emersi durante la serata: la difesa personale non è solo una questione di tecnica o forza fisica, ma soprattutto di consapevolezza, prevenzione e gestione equilibrata delle emozioni.

L’arte marziale insegna proprio questo: non cercare lo scontro, ma saperlo evitare attraverso l’equilibrio interiore e la capacità di leggere le situazioni pericolose in anticipo.

L’arte marziale come scuola di vita.

In questo contesto, le arti marziali si rivelano uno strumento prezioso. Non sono semplicemente tecniche di combattimento: sono un cammino per ritrovare l’equilibrio in una società dove spesso manca lo spazio per interrogarsi su sé stessi e sulla propria relazione con gli altri.

L’arte marziale, nella sua essenza, nasce non per aggredire, ma per trovare un equilibrio dentro di sé, per imparare a gestire le emozioni, anche nei momenti più stressanti.
La vera forza non si dimostra con i pugni, ma nella capacità di evitare lo scontro, di gestire sé stessi e gli altri con rispetto e consapevolezza.

Un praticante maturo sviluppa una qualità fondamentale: l’imperturbabilità, afferma Ceschinelli, ovvero la capacità di restare centrati e lucidi anche sotto pressione.
Senza questa stabilità interiore, si rischia di reagire impulsivamente con violenza.

La difesa personale è quindi molto più di una tecnica: è un allenamento quotidiano alla lettura delle situazioni, alla prevenzione del pericolo, alla gestione delle emozioni.
Prima di imparare a difendersi fisicamente, è necessario conoscere e governare il proprio mondo interiore.

L’arte marziale è così una grande scuola di vita, una via maestra, una tradizione millenaria che lavora sia sul corpo che sull’anima.
Ti insegna ad essere un guerriero dentro, con un profondo rispetto etico per l’altro, anche quando rappresenta un potenziale avversario.

L’arte marziale autentica non è aggressiva: è ricerca di equilibrio, autocontrollo, saggezza e pace.

Oltre a migliorare la coordinazione e l’agilità fisica, l’arte marziale ti insegna a sentire il corpo, ad abitare con armonia la tua energia vitale, perché l’equilibrio esteriore parte sempre da una presenza interiore stabile e consapevole.

“Se siamo in una frequenza affettiva, se amiamo, sorridiamo, accogliamo e ascoltiamo, allora diventiamo un’energia positiva per noi stessi e per gli altri.”
(cit. Corrado Ceschinelli)

Un invito alla riflessione

E allora viene spontaneo chiedersi:
e se la famiglia, la scuola, le associazioni e tutti gli adulti che accompagnano i ragazzi nella crescita provassero davvero a insegnare come si sta al mondo?
Come si gestisce un’emozione, come si ascolta, come si rispetta.

Forse sarebbe necessario un vero percorso di formazione dedicato a queste competenze, non solo per i ragazzi, ma anche per noi adulti.
Perché per poter educare un bambino, un adulto deve prima saper educare sé stesso.
Se vogliamo che i più piccoli imparino a stare bene nel mondo, allora serve un impegno condiviso da tutti: genitori, insegnanti, allenatori, educatori, comunità.
È da qui che si costruisce una società più consapevole, pacifica e rispettosa….

Grazie di cuore per quanto ho ricevuto in questa serata

Per il Comune di Massimeno
Assessore al Sociale
Sandra Binelli