Madonna di Campiglio – Turismo e intelligenza artificiale: arrivano gli “agenti virtuali” 

di Apt Madonna di Campiglio

Madonna di Campiglio – Turismo e intelligenza artificiale: arrivano gli “agenti virtuali” 

Il turista, a brevissimo, organizzerà la sua vacanza attraverso l’interazione con un “agente virtuale” che lo assisterà in ogni passaggio dell’organizzazione del viaggio.

Si è concluso ieri sera, a Madonna di Campiglio, il convegno organizzato dall’Azienda per il Turismo sul tema “Turismo e intelligenza artificiale: quale futuro per la destinazione”, terza edizione dell’appuntamento annuale promosso per formare e informare, attraverso voci autorevoli, su temi che dettano l’attualità del turismo. Rivolto a tutta la comunità, non solo agli operatori turistici, ha coinvolto quattro esperti nazionali che, nella prima parte del convegno, hanno analizzato come l’Intelligenza Artificiale (IA) sta trasformando il turismo e la vita quotidiana: da come ispira e indirizza i viaggiatori verso le mete di destinazione a come può semplificare le attività gestionali degli operatori fino a supportare l’utilizzo strategico, da parte dei territori, dei dati disponibili. La rivoluzione è in atto ed è veloce. Nella seconda parte dell’incontro, con la tavola rotonda, si è invece entrati nella dimensione trentina della questione. Priorità: fare sistema e condividere conoscenza non solo per cogliere i vantaggi dell’Intelligenza Artificiale, ma anche per governare la potenza trasformativa.

IL CONTRIBUTO DEI RELATORI

Edoardo Colombo (Presidente di Turismi.ai) ha affrontato subito il lato tangibile del “tema dei temi”, affermando come nuovi strumenti basati sull’IA “possono essere molto utili, ad esempio, per gestire i prezzi e le entrate, migliorare il servizio verso i clienti e personalizzare le esperienze. Implementare le tecnologie digitali in questa direzione è però complesso per la difficoltà di integrazione con i sistemi già esistenti, gli elevati costi di implementazione e la mancanza di consapevolezza sulle soluzioni disponibili. C’è bisogno di conoscenza e condivisione – ha sottolineato – per affrontare una rivoluzione di lungo periodo che non si fermerà. Amazon, Netflix e i servizi di mappatura e navigazione stradale, fornendo dati in tempo reale, hanno fondato il loro business e il loro successo sulla IA. E questo vale anche per la domotica, la robotica, il dialogo accessibile e molto altro. Si va verso l’iper-personalizzazione. L’IA, con i cosiddetti “agenti” organizza già piani di viaggio su misuraFacilita e faciliterà servizi ricorsivi, pianificazione real time, ottimizzazione dei processi. È anche predittiva e simula scenari”.

Di seguito Mirko Lalli (CEO & Founder The Data Appeal Company) ha sottolineato l’impatto rivoluzionario dell’intelligenza artificiale non solo nel turismo, ma anche nella vita quotidiana. “L’IA – ha detto Lalli – sta già trasformando la personalizzazione delle offerte, l’assistenza ai viaggiatori e la gestione delle destinazioni. I dati digitali disponibili sono molti e possano diventare un motore strategico per la crescita del territorio. Siamo di fronte ad una rivoluzione antropologica e stiamo andando un po’ oltre l’automazione perché stiamo umanizzando l’IA. Ci sono 1 miliardo e 400mila viaggiatori attivi, il 67% dei quali prova vari momenti di frustrazione nel percorso di organizzazione di un viaggio. Lo strumento conversazionale con l’IA, cioè la conversazione agentica, gli semplifica il tutto. Servono dati, fare previsione su dati storici e aggiornare con massima precisione e costanza i media digitali per farsi trovare”.

Poi, Gianluca Maruzzella (CEO Indigo AI), ha spiegato come “l’arrivo di ChatGPT ha reso l’intelligenza artificiale accessibile a tutti. Il valore aggiunto per il turismo – ha però evidenziato – nasce quando l’IA diventa parte integrante dell’esperienza dei visitatori con gli agenti virtuali che possono affiancare operatori e destinazioni nel creare relazioni più empatiche, personalizzate ed efficienti, mettendo la tecnologia al servizio dell’ospitalità”. Indigo AI crea agenti o assistenti virtuali che interagiscono con il turista e hanno la capacità di comprendere l’istruzione impartita. Gli agenti sono il prossimo passo della IA, in grado di dare informazioni complesse in modo empatico, ascoltando e dando le risposte giuste. Indigo AI sta realizzando l’agente che sarà integrato a breve sul sito visittrentino.info.

Infine, Marco Pistore (Ricercatore Fondazione Bruno Kessler, Responsabile scientifico progetto AIxPA), ha illustrato quanto realizzato nel contesto del progetto “AIxPA – Intelligenza Artificiale per la Pubblica Amministrazione” relativamente all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per supportare le previsioni e i processi decisionali legati all’affollamento turistico. Il progetto di FBK, finanziato da fondi Pnrr, si è posto l’obiettivo di capire l’impatto dell’Intelligenza Artificiale sulla pubblica amministrazione proponendo dei casi d’uso. Uno di questi ha riguardato l’analisi dei flussi turistici al Lago di Molveno, la determinazione della sua capacità di carico, la proposta di misure di mitigazione individuate con il supporto dell’Intelligenza Artificiale. Alla prova dei fatti, secondo il ricercatore di FBK, “l’IA è utile per supportare processi decisionali e anche per ragionare su ipotetici scenari, ma non è un oracolo, spesso propone ricette troppo facili e non sostituisce il lavoro di squadra tra esperti. Per porre alla IA la domanda giusta e creare i modelli sui quali farla lavorare, c’è bisogno di dati di qualità, di una strategia per procurarli, gestirli, metterli a sistema e condividerli. Va usata con saggezza, ma usata perché altrimenti si rimane indietro”.

LA TAVOLA ROTONDA

La seconda parte del convegno è stata dedicata al confronto territoriale attraverso una tavola rotonda che ha visto protagonisti esponenti istituzionali e dell’innovazione turistica trentina.

Romano Stanchina (Dirigente generale Dipartimento artigianato, commercio, promozione, sport e turismo) vede nella IA problematicità e nello stesso tempo opportunità per elaborare e comprendere i dati che devono guidare le scelte verso il meglio e la qualità, a favore non solo degli ospiti, ma anche dei residenti. “La Provincia autonoma di Trento – ha sottolineato – punta molto sull’innovazione. La consideriamo un’opportunità per occuparci bene della nostra società”.

Per Eugenio Bancaro (Founder Smartness) “è importante scindere tra ciò che l’IA sa e non sa fare. Sono ad esempio disponibili tecnologie verticali che possono migliorare alcune attività quotidiane nel settore alberghiero ed extra-alberghiero.

Andrea Nicolini (Project Manager FBK) ha invece posto l’accento su tre questioni. La prima è la velocità con la quale l’IA si è mossa; la seconda è che le ricchezze naturali e culturali sono e rimangono il core business del turismo; la terza che il Trentino ha un patrimonio di conoscenza, del quale la Fondazione Bruno Kessler è l’espressione più alta, che va valorizzato. “Possiamo lavorare tutti insieme in una logica di laboratorio e acquisire competenze. Ed è chiaro che l’operatore turistico non può affrontare tutto questo da solo. Pur avendo tante criticità e aspetti non definiti in riferimento a come evolverà, l’IA continuerà”.

Per Luca Libonati (Responsabile Area Digital Marketing & Technology di Trentino Marketing), la sfida del sistema è come farsi trovare. “Attraverso la Trentino Guest Platform e l’app Mio Trentino ciò avviene con geolocalizzazione, vicinanza e pertinenza generate dalle informazioni fornite dalle singole aziende per il turismo”. Libonati ha preannunciato che Trentino Marketing, con la società Indigo, sta creando l’assistente di viaggio con il quale, a breve, dal sito visittrentino.info, i turisti potranno conversare. “Come sistema – ha concluso – abbiamo la necessità di sperimentare. Creiamo noi le cose da mettere in pasto all’IA in modo da arricchire e migliorare l’esperienza di vacanza dell’ospite”.

Infine, Matteo Bonapace, direttore di Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio, è intervenuto focalizzando l’attenzione su tre aree che hanno molto a che fare con la trasformazione introdotta dalla IA: il rapporto con l’ospite; la semplificazione operativa che libera tempo per curare meglio il rapporto umano; un affinato e massiccio utilizzo dei dati finalizzato ad orientare le decisioni. “Un sistema già ben organizzato e performante come è quello trentino – ha dichiarato Bonapace – ha la possibilità di mettere a terra efficacemente le opportunità proposte dall’intelligenza artificiale continuando, parallelamente, a lavorare sulla qualità vera della proposta turistica”.

Sullo sfondo del convegno, anche gli aspetti poco chiari come la cornice etica nella quale si muove l’IA e l’altissimo consumo energetico dei data center.

Tra opportunità e criticità è in atto un cambiamento epocale per comprendere il quale il convegno di ieri ha fornito un importante contributo di informazioni ed esempi.

ALCUNI DATI E ULTERIORI CONSIDERAZIONI

L’incontro è stato coordinato da Luca Politi, giornalista esperto di innovazione e digitalizzazione, che ha definito l’intelligenza artificiale “non una semplice innovazione, ma uno straordinario cambiamento abilitante, cioè con tanti riverberi nei vari settori e aspetti della società”. Secondo alcuni dati elaborati dall’Osservatorio “Travel Innovation” del Politecnico di Milano il 33% dei viaggiatori (1 su 3) già utilizza strumenti di Intelligenza Artificiale, soprattutto per ricevere suggerimenti di itinerari (52%), ottenere informazioni (44%) e cercare attività in loco (42%).

Inizio e chiusura lavori affidati a Tullio Serafini, presidente di Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio, che ha affermato come “negli ultimi anni ApT ha operato e si è impegnata molto sul lato dell’innovazione e della digitalizzazione, consapevole che si cresce nella performance anche grazie alla potenza dei dati e all’efficacia nell’utilizzo corretto e strategico degli stessi. In questo scenario, l’IA è un ulteriore passaggio tecnologico che dobbiamo però affrontare e comprendere in sinergia e a livello di sistema. Operando in questo modo, questo strumento molto potente verrà in nostro sostegno. Infine – ha concluso il presidente – è da ricordare che questi convegni autunnali rientrano nel piano più generale di coaching (formazione) a favore dei nostri operatori, che ApT ha definito e sul quale sta investendo molto”.