Coronavirus: 7 nuovi decessi e 58 contagiati. Pronte 150.000 mascherine per gli esercizi commerciali aperti. Da domani al via anche la distribuzione…

di Ufficio Stampa Provincia di Trento

Coronavirus: 7 nuovi decessi e 58 contagiati. Pronte 150.000 mascherine per gli esercizi commerciali aperti. Da domani al via anche la distribuzione…

I kit con le protezioni saranno distribuiti domani; comprese le indicazioni sul loro uso

Coronavirus: 7 nuovi decessi e 58 contagiati. Pronte 150.000 mascherine per gli esercizi commerciali aperti. Da domani al via anche la distribuzione…

Entrerà in vigore martedì, con una nuova ordinanza, l’obbligo di indossare mascherine e guanti per entrare nei supermercati, nelle farmacie e negli altri esercizi aperti in questa fase di emergenza. Intanto sono pronte e verranno distribuite domani dalla Protezione Civile 150.000 mascherine destinate agli esercizi commerciali, lo ha detto il presidente Maurizio Fugatti nel corso della conferenza stampa di oggi, durante la quale è stato anche diffuso un video che spiega l’utilizzo di queste protezioni.
“Domani incontreremo anche i sindaci e gli ispettori dei Vigili del fuoco volontari, che si metteranno a disposizione per distribuire casa per casa le mascherine chirurgiche destinate a tutti i trentini con una tempistica veloce” ha detto ancora il presidente.
Quindi ha fornito i dati dei contagi delle ultime 24 ore: si tratta di 58 nuovi positivi e di 7 decessi, “Un numero importante, anche se in calo rispetto agli ultimi giorni, che ci spinge a tenere ancora alta la guardia”, ha commentato Fugatti, che nel corso della diretta ha raccomandato di continuare a seguire tutte le indicazioni, anche in vista di una ripresa: “Voglio essere fiducioso sul fatto che si possa ripartire prima possibile, stiamo già pensando alla ripresa e per questo abbiamo nominato un team di esperti. La gente deve poter lavorare per continuare la propria vita serenamente, ma la battaglia sanitaria continua: riusciremo a riprenderci prima, se ancora rimaniamo a casa”, ha detto.
L’assessore alla salute Stefania Segnana ha annunciato un protocollo d’intesa per definire un accordo fra Comunità di Valle, cooperative del terzo settore e sigle sindacali, per fornire personale in supporto alle residenze sociosanitarie e ha comunicato che il progetto della Provincia #Resta a casa, passo io, ha superato 2.500 richieste di aiuto per la spesa, la distribuzione di farmaci e l’assistenza degli psicologi per i popoli a chi ha bisogno. Provvedimenti di sostegno che si affiancano al progetto Etika per le famiglie fragili e al progetto bonus alimentare, in partenza da domani.
Ribadendo la massima attenzione verso tutte le strutture, in particolare quelle che presentano criticità, l’assessore ha poi specificato meglio i dati dei contagi, che sono arrivati ai 3.042 totali dall’inizio dell’epidemia, fra i quali quelli registrati oggi: 55 casi rilevati con tampone e 3 casi senza tampone. Nel complesso sono 301 i casi registrati presso le Rsa, 151 presso le case di cura, 15 presso le strutture intermedie. 1.643 persone sono curate a domicilio, 352 ricoverate, di cui 80 in terapia intensiva. I guariti sono 273, i deceduti ad oggi 217.

Il direttore generale della Provincia, Paolo Nicoletti, è intervenuto per spieganre le procedure per il buono spesa: il nucleo familiare interessato alla domanda, troverà da domani una finestra dedicata sul sito www.provincia.tn.it e semplicemente cliccando potrà compilare digitalmente la domanda. Chi non dispone di un dispositivo con l’accesso a internet potrà richiedere supporto agli uffici periferici della Pat, all’ufficio informazioni centrale di piazza Dante o alle comunità di valle e ai comuni di Trento e Rovereto. Un vademecum con tutte le indicazioni verrà diffuso anche attraverso la rete dei comuni.

Il direttore generale di Apss, Paolo Bordon, ha ricordato che i posti in terapia intensiva sono stati triplicati, cosa che ha consentito di far fronte all’ondata del contagio della scorsa settimana, con una popolazione gravemente colpita. Ha poi ringraziato il personale di alta specialità, che si è messo a disposizione: “Il forte gioco di squadra ha garantito risultati eccellenti, di cui dobbiamo essere orgogliosi”, ha detto. Ha poi riferito che chi accede al pronto soccorso ha a disposizione un test rapido di tipo sierologico, che viene poi confermato dal tampone, che rimane il gold standard, per individuare se le persone sintomatiche sono affette da covid-19. 699 tamponi sono stati effettuati oggi, più di 12.000 dall’inizio della pandemia. La priorità rimane naturalmente il personale di pronto soccorso e quello sanitario e del mondo Rsa, assieme ai degenti delle stesse Rsa. Ad oggi sono 160 i positivi fra il personale sanitario, di cui 23 i medici della medicina territoriale. Infine Bordon, rispetto ai risultati di alcuni farmaci sperimentali, ha ribadito che “Ogni modalità terapeutica è presa in considerazione: cerchiamo di percorrere tutte le novità che propone il mondo scientifico, nel cui circuito siamo inseriti”.

Intense le testimonianze rese poi, nel corso dei collegamenti. Sandro Inchiostro, direttore dell’unità operativa di medicina generale e pronto soccorso dell’ospedale di Borgo Valsugana, stimolato dalle domande del giornalista Giampaolo Pedrotti, ha parlato della riorganizzazione che ha interessato la struttura per far fronte all’emergenza. “Voglio ringraziare tutto il personale che ha creato percorsi sicuri: tutte le risorse dell’ospedale sono state convogliate nel reparto Covid e siamo in grado di supportare il carico di pazienti che arrivano”, ha detto. “L’impegno è massimo e direi che c’è anche un certo entusiasmo ed è molto importante: dobbiamo essere pronti ad andare avanti con forza, tranquillità e resistenza. La fatica c’è, ma è ancora sopportabile e ci consente di lavorare sui nostri pazienti in maniera adeguata”, ha concluso inchiostro. Quindi ha parlato Cinzia Cigalla, operatrice socio sanitaria che lavora in terapia intensiva a Trento. “Ci prendiamo cura del malato, ma non solo nella sua malattia, i malati non sono soli” ha detto. “La paura è nella quotidianità, per i malati, per noi, per i nostri familiari, ma cerchiamo di affrontarla con coraggio e sicurezza, con la nostra professionalità. Con questa epidemia è cambiata la nostra percezione: questa primavera 2020 lascerà un segno in noi, come persone. Possiamo però contare nell’affiatamento della nostra equipe, per supportarci a vicenda”.

Provincia di Trento
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Nella foto: Palazzo della Provincia Autonoma di Trento con Bandiere
Foto: Romano Magrone – Archivio ufficio stampa Pat
Trento, novembre 2008