Proseguono a ritmo serrato i lavori al Tulot

di M. Salvaterra

Sono già a buon punto i lavori per la realizzazione della nuova cabinovia Tulot e della sostituzione (e allungamento) della seggiovia quadriposto Cioca. Ultimata la traccia, sono ormai pronti i basamenti in calcestruzzo delle stazioni di valle e monte, di rapido montaggio rispetto a qualche decennio fa perché oggi sono costituite in gran parte da strutture in acciaio.[/A_CAPO]
Iniziati anche i lavori di realizzazione della pista, mentre devono ancora partire quelli che riguarderanno la strada di accesso al Tulot. Questi ultimi costituiranno una importante occasione per il recupero di quest’area, interessata negli ultimi anni da una urbanizzazione disordinata, con zone artigianali e di deposito di materiali edili accanto a strutture destinate ad attività agricole.
Il tutto mentre apprendiamo che il Tar ha accolto il ricorso della Doppelmayr contro la concessione dell’appalto per la realizzazione e gestione dell’impianto di collegamento Puza dai Fo’-Patascoss alla Leitner. Le questioni in ballo al Tar sono comunque del tutto formali, attinenti ai criteri seguiti dalla Trentino Sviluppo spa (citata insieme alle imprese dichiarate vincenti, ossia la Leitner spa – Collini Lavori spa e Misconel srl ) nell’aggiudicazione definitiva dell’appalto.[/A_CAPO]
Confesso che sono rimasto stupito dal pronunciamento del Tar, che in camera di consiglio ha totalmente ribaltato quanto affermato con decreto cautelare l’11 agosto scorso dal presidente del Tribunale amministrativo, Francesco Mariuzzo. La questione dovrebbe essere comunque risolta in tempi brevi, anche perché entrambe le società impiantistiche hanno bisogno di lavorare in questo momento di crisi di commesse.[/A_CAPO]
Chi non ne esce bene è Trentino Sviluppo, spa a capitale pubblico, …[/A_CAPO]
Completamente diverso il discorso presentato in sede europea da alcune associazioni ambientaliste che, non essendo riuscite a creare una reale opposizione in valle al progetto di collegamento, cercano disperatamente di bloccarlo appellandosi alla questione di “lana caprina” se sia o meno un intervento di mobilità alternativa…[/A_CAPO]

La cabina della “Tulot”