Pinzolo: a Mauthausen il giorno della memoria

di G. Ciaghi

Il 27 gennaio gli studenti della terza media dell’Istituto comprensivo della Val Rendena erano a Mauthausen. Per non dimenticare. E’ da tre anni ormai che Carola Ferrari, assessore alla cultura del comune di Pinzolo, organizza il pellegrinaggio al campo di concentramento dove scomparvero la guida alpina Adamello Collini, medaglia d’oro al valor civile, e Giacomo Spada di Strembo, medaglia d’argento al valor civile, oltre a migliaia di persone innocenti. [/A_CAPO]
E già la trasferta al lager ha assunto l’aspetto di una tradizione, di un evento radicato nelle coscienze: un pezzo di storia, seppur tragica, ancora viva in Rendena, da trasmettere alle nuove generazioni. Per aiutarle a capire il carattere e la dirittura morale della propria gente e il travaglio e le aberrazioni di una società allorché perde il rispetto per la persona, per l’uomo e per la sua dignità. Un appuntamento, così ricco di suggestioni e denso di significati, destinato ormai a ripetersi di anno in anno. Come ha auspicato Diego Tisi, il sindaco di Carisolo. Ha voluto prender parte all’iniziativa, e ne è uscito scosso ed ammirato insieme. Della comitiva, circa 200 persone, hanno fatto parte anche una settantina di allievi delle scuole medie di Tione con il dirigente Davide Gelmini e la professoressa Veronica Luzzi. Ad accompagnare gli alunni di Rendena pure Giovanna Binelli, assessore alla attività sociali del comune di Pinzolo. Con lei Noris Collini, la nipote di Adamello, la medaglia d’oro, e Anselmo Spada, il figlio di Giacomo, la medaglia d’argento. Il viaggio, durato tre giorni (partenza per Linz la mattina alle 4 e 30 del 25 e rientro alle 22 del 27 gennaio) si è articolato in tre momenti. Nel pomeriggio della domenica si è fatta visita al Castello di Hartheim, dove erano state installate le camere a gas operanti fino al 1940, quando vennero trasportate a Mauthausen per “gassare” un folto gruppo di soldati sovietici. Cui seguirono nel triste destino socialisti, omosessuali e rom tedeschi, un grande numero di polacchi, per lo più artisti, scienziati, scout, insegnanti e docenti universitari, ed infine, dal 1944, una miriade sterminata di ebrei….Con loro anche i nostri due internati, Giacomo Spada, pastore di Strembo, morto nel campo di Mauthausen il 17 gennaio 1945 e Adamello Collini spentosi nel sottocampo di Melk 12 febbraio 1945. Erano stati arrestati in Val Genova dalle SS perché avrebbero aiutato dei soldati alleati a riparare in Svizzera attraverso le montagne. In loro suffragio lunedì mattina si è celebrata messa nel lager. La giornata è stata poi dedicata alla vista di quei luoghi, del forno crematorio e dell’abbazia di Melk. [/A_CAPO]Il giorno appresso durante il viaggio di ritorno fermata a Salisburgo, con visita alla città di Mozart, sulle vestigia dei Lodrón, a respirare anche qui un po’ d’aria di casa. La gita, organizzata dall’assessorato alla cultura di Pinzolo è stata un dono elargito dai comuni della val Rendena ai propri studenti di terza media. Ciascun ente ha pagato la trasferta dei propri alunni, che hanno vissuto un’esperienza indimenticabile e ne sono tornati veramente arricchiti, sicuramente più pensosi e più uomini.[/A_CAPO]

Il Sindaco di Carisolo Diego Tisi, la nipote di Adamello Collini Noris Collini e il marito, il figlio di Giacomo Spada Anselmo Spada, l’Assessore alla Cultura di Pinzolo Carola Ferrari all’interno della
stanza con il forno crematorio nel sottocampo di Melk. Alle spalle le effigi posate nel 2006 di Adamello Collini e Giacomo Spada

Quel che resta del sottocampo di Melk

La cava di granito con la famigerata “scala della morte”

Foto di gruppo”