Pinzolo: ampliamento della Casa per anziani Abelardo Collini

di G. Ciaghi

Ottenuti dal comune di Pinzolo (che lo ha deciso all’unanimità dopo il rientro di qualche polemica nella sua ultima seduta) i 5000 metri quadrati di terreno necessari all’ampliamento della struttura, venerdì 29 maggio il Consiglio di amministrazione della Casa per anziani “Abelardo Collini” di Pinzolo presieduto dal dottor Giorgio Cuccati romperà i sigilli alle buste delle ditte che hanno partecipato all’asta per aggiudicare l’esecuzione dei lavori. “Le imprese sono una decina” – informa il presidente – “Procederemo subito all’appalto delle opere e all’immediata apertura del cantiere. Contiamo di portare a termine il progetto nel giro di un anno e mezzo due. L’intervento, articolato in tre lotti (uno relativo alle opere murarie, un altro agli impianti tecnologici e il terzo all’arredo) verrà a costare ad opera finita sui tre milioni e mezzo di euro. Nei piani superiori verrà aggiunta alla dotazione attuale una decina di camerette singole per gli ospiti, che sono molto ricercate e apprezzate, mentre a livello suolo verrà potenziato il Centro servizi così da poterlo mettere a disposizione del pubblico. Sarà consentito agli anziani che vivono all’esterno di venire a farvi il bagno assistito, ad usare il reparto di fisioterapia, a servirsi del parrucchiere, del callista e della mensa. Davanti all’attuale locale bar ricaveremo un giardino d’inverno in modo da tenere separati i lungodegenti impossibilitati a muoversi e bisognosi di una assistenza particolare, da quelli che si gestiscono in maniera autonoma, evitando così di disturbarsi”. L’idea di ingrandire l’edificio per venir incontro in maniera più adeguata alle esigenze degli ospiti risale al 1999. Per tradurla in pratica si rese necessario attendere una legge provinciale emanata nel 2004. L’iter burocratico per ottenere i relativi finanziamenti si concluse nel 2007. Disegni, progetti e pratiche per l’acquisizione dell’area – si trova tra la facciata che guarda a sera della casa per anziani e l’argine del fiume Sarca di Campiglio – tempi per le concessioni edilizie, l’asta, gli appalti e quant’altro hanno portato fino allo scorso mese di aprile. A fine maggio, dopo dieci anni di incubazione, finalmente si avrà l’inizio lavori. Ma Giorgio Cuccati confida di avere ancora un sogno nel cassetto. Quello di realizzare su quell’area, accanto al complesso principale, una specie di piccola dependance con alcuni appartamenti da affittare a coppie anziane che vogliano vivere indipendenti, ma poter usufruire di un’assistenza notturna. Sul modello di quanto già sperimentato a Condino: “un sistema che sta incontrando un favore e consensi al di là di quanto ci si possa immaginare e che noi, disponendo ora dell’area necessaria, saremo in grado di realizzare”.[/A_CAPO]

Gli alpini distribuiscono la santa Lucia agli anziani della Casa di riposo