Pinzolo: esequie di Tiziana e Diego

di G. Ciaghi

“Il Signore non prende mai con tutte e due le mani. Con una mano toglie e con l’altra dà…Me l’hanno insegnato i miei, ed io ne sono sicuro”. Luciano Binelli, lo zio di Tiziana e Diego, ha gli occhi lucidi mentre pronuncia queste parole, e ci guarda come a chiedere comprensione e condivisione. Fatica ad esprimersi, tanto è accorato. “Lassù qualcuno c’è!” E’ la sua filosofia: un atto di fede. Appreso da suo padre e dalla sua gente. Riflette lo spirito dei montanari, che vivono in ambienti avari di risorse, spesso esposti a rischi e pericoli, avvezzi agli stenti ed a sopportare le disgrazie, dove la vita e la morte fanno parte di un ciclo naturale. Da lui veniamo a sapere che Denise, anche se sta bene, è rimasta in ospedale a Verona con suo zio Fabio e la tutor. “Sarebbe anche potuta tornare a casa. Risente solo di una piccola botta alla schiena. Purtroppo gli uffici deputati al rilascio dei degenti, il sabato e la domenica negli ospedali sono chiusi. Rientrerà a Pinzolo lunedì”. Appare preoccupato anche per i problemi dell’affidamento dei due orfani, Robert e Denise. Sul quale dovrà intervenire il giudice. “Spero li lascino a Davide, Renata e Rina, ai nonni. Che non attendono altro. A braccia aperte. Sperano che qualche autorità, che qualche legge non abbia a intralciare questo loro desiderio”. A Pinzolo il sindaco William Bonomi si è fatto interprete del cordoglio della comunità ed ha proclamato con un’ordinanza il lutto cittadino nella giornata di oggi (domenica). Per “manifestare in modo tangibile e solenne il dolore del paese” davanti a una disgrazia che l’ha colpito nel profondo. Sugli edifici pubblici (municipio, scuole ed altri enti) verranno esposte a mezz’asta le bandiere europea, nazionale e provinciale. In tutto il territorio comunale le manifestazioni in programma verranno sospese. I commercianti hanno deciso di tenere aperto i negozi solo nelle ore del mattino per far fronte alle urgenze dei numerosi ospiti presenti e di abbassare le serrande il pomeriggio. Alle diciotto meno uno quarto il corteo funebre partirà dalla casa di Diego per raggiungere la parrocchiale e di lì, dopo la messa e la benedizione, il cimitero di San Vigilio, quello della danza macabra, proprio vicino alla casa dove Tiziana era nata, aveva trascorso la sua fanciullezza ed era vissuta fino al matrimonio. Le bare, con le salme di Diego e Tiziana, sono arrivate a Pinzolo ieri sera verso le sei e mezza accompagnate da Davide e Renata, scesi a Verona a dare un ultimo abbraccio ai loro figlioli, e dal fratello Diego. Che ci ha pregato vivamente di ringraziare tutti quelli che sono stati loro vicine in questi giorni tremendi, ed in particolare quanti (esponenti della Provincia, il sindaco di Pinzolo ed altri) lo hanno aiutato ad ottenere un rapido ritorno a casa delle salme dei suoi cari. Sono state collocate una accanto all’altra, con le foto dei due giovani sopra il legno dei feretri, nel piccolo soggiorno di nonna Rina, un locale dove hanno trascorso insieme tante ore felici.[/A_CAPO]

Diego Maturi e Tiziana Binelli

La casa dei Maturi, ove è stata creata la camera ardente