TIONE  – ACCOLTA LA RELIQUIA DI SAN CAMILLO DE LELLIS ALL’OSPEDALE DI TIONE

di Udalrico Gottardi

TIONE  – ACCOLTA LA RELIQUIA DI SAN CAMILLO DE LELLIS ALL’OSPEDALE DI TIONE

Mercoledì 18 giugno all’Ospedale di Tione è stata accolta la Reliquia di San Camillo de Lellis, Patrono dei malati, degli ospedali, degli infermieri e della sanità militare.

San Camillo è una figura di straordinaria attualità: innovatore nell’assistenza sanitaria, testimone instancabile della carità verso i malati e addirittura è stato un precursore delle moderne ambulanze.

La sua vita continua a ispirare tutti coloro che si prendono cura degli altri, in particolare nel mondo della salute e del volontariato sanitario.

Il suo messaggio ci invita ancora oggi a mettere “più cuore nelle mani”, in ogni gesto di cura e servizio.

Sr. Margherita che cura il Servizio di Assistenza nell’ospedale di Tione ha coordinato questo evento che alle ore 15:30 ha visto l’arrivo della reliquia di San Camillo all’ingresso dell’ospedale. Ad accogliere il resto sacro del cuore di San Camillo c’erano alcune persone comuni e autorità tra cui il senatore Ivo Tarolli, il sindaco di Sella Giudicarie Franco Bazzoli e il vicesindaco Andrea Amistadi, nonché il presidente dell’AVULSS di Tione Udalrico Gottardi con alcuni volontari, l’associazione che si interessa delle persone fragili sia nelle Case di Riposo che con l’accompagnamento nei presidi ospedalieri della provincia. Non poteva mancare il Coro Parrocchiale di Tione San Giovanni Battista che ha animato la breve processione sia all’esterno che all’interno del nosocomio tionese.

Giunti in cappella, un breve ma intenso momento di preghiera cui ha partecipato anche don Flavio e una riflessione di fratel camilliano Carlo Mangione, ci hanno introdotto alla conoscenza di questo Santo, che fra l’altro ha dato il nome anche ad un presidio ospedaliero della città di Trento. Fratel Carlo ha spiegato inoltre alcune fondamentali peculiarità di questo Santo affermando che l’assunto che trova le sue radici nel Vangelo di Matteo, “Ero ammalato e mi avete visitato” è stata la Mission di San Camillio nella sua breve e martoriata vita – morirà a 64 anni – ha avuto la forza e il coraggio di essere sempre presente dove c’era bisogno accanto ad un malato per curarlo e sostenerlo.

Molto interessanti le ‘regole’ manoscritte da un contemporaneo di San Camillo P. Cicatelli, nelle quali si legge “Le regole e modalità da osservare negli ospedali per assistere i poveri malati”. Si racconta infatti che San Camillo un giorno mentre passava sul corridoio dell’ospedale in cui prestava la sua opera attraverso la porta di una camera avesse visto una persona che imboccava un malato e – guardando la scena – in quel momento disse: “…metti il cuore nelle tue mani”. Frase questa che divenne il suo motto.

È stato un momento di comunione e gratitudine, che ha voluto esprimere il legame profondo tra la comunità ospedaliera e il mondo della cura.

Nota per gli storici: si pensi che il 29 giugno 1925 veniva benedetta la posa della prima pietra dell’Ospedale 3 Novembre di Tione, la cui costruzione venne poi completata nel 1930 ad opera dell’insigne decano Mons. Donato Perli. E la successione dei fatti volle che esattamente 100 anni dopo venisse accolta in questo ospedale la reliquia di una Santo la cui missione fu proprio quella di aiutare gli ammalati negli ospedali.