Carisolo ricorda i Caduti con una solenne cerimonia

di Comune di Carisolo

Carisolo ricorda i Caduti con una solenne cerimonia

Il 4 novembre a Carisolo si è tenuta una significativa cerimonia in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, a ricordo dei Caduti di tutte le guerre.

L’evento è stato organizzato dal capogruppo A.N.A. di Carisolo, Italo Bertarelli, alla presenza dei sindaci di Carisolo, Spiazzo e Strembo, e dei rappresentanti delle sezioni A.N.A. di Spiazzo, Caderzone e Strembo. Hanno partecipato anche il maresciallo dei Carabinieri di Carisolo e Spiazzo e numerosi cittadini.

La Santa Messa, celebrata da don Marco, ha visto la chiesa gremita di persone. Al termine della funzione, Italo Bertarelli ha letto la Preghiera dell’Alpino, seguita dal discorso del sindaco di Carisolo, Dario Polli, che ha ricordato il valore della memoria e dell’impegno civico.

La cerimonia si è conclusa con la posa di due corone d’alloro al monumento ai Caduti, in segno di riconoscenza e gratitudine verso chi ha sacrificato la propria vita per la patria.

Il discorso del Sindaco

Mi rivolgo a tutti i  miei paesani, agli ospiti,
agli Alpini di Carisolo e a tutti gli Alpini giunti qui dai  paesi della Val Rendena, ai Marescialli, ai miei colleghi Sindaci,
alle autorità civili e militari,
e a tutte le persone presenti oggi.

È bello vedervi così numerosi, uniti in questo momento di memoria e di riconoscenza verso chi ha donato la vita per la nostra Patria.

Oggi, come ogni anno, ci ritroviamo qui, nella nostra chiesa, nel giorno del 4 novembre, che la legge del 1º marzo 2024, ha ufficialmente riconosciuto come Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, per ricordare chi ha donato la propria vita per la Patria, per la libertà e per la pace.

È una ricorrenza che, pur non essendo festività nazionale, conserva per tutti noi un valore altissimo: quello della memoria, della riconoscenza e dell’impegno civile.

Il 4 novembre non è soltanto una data nei libri di storia:
è il giorno in cui l’Italia, dopo la Grande Guerra, ritrova la propria unità e la propria identità.
È anche, però, un’occasione per ricordare quanto sia fragile la pace, e quanto sia necessario custodirla ogni giorno, con responsabilità, solidarietà e partecipazione.

Qui, a Carisolo, questo ricordo assume un significato particolare.
I nomi incisi sul nostro monumento ai caduti raccontano la storia di giovani del paese che partirono dalle nostre montagne e non fecero più ritorno.
Erano uomini semplici, figli di questa terra, che lasciarono le famiglie e il lavoro per servire il proprio Paese.
A loro — ai nostri caduti — va oggi il pensiero riconoscente di tutta la comunità.

Gli Alpini, eredi di quello stesso spirito, continuano a rappresentare un esempio concreto di dedizione e di servizio.
Ci insegnano cosa significhi appartenere a una comunità: essere disponibili, solidali e pronti ad aiutare chi ha bisogno.
La loro presenza nelle emergenze, nelle attività sociali e nelle cerimonie civili dimostra come, spesso lavorando dietro le quinte e in silenzio, sappiano essere una testimonianza viva dei valori che oggi celebriamo.
A loro va il nostro grazie più sincero, perché tengono viva la memoria e la trasformano ogni giorno in azione.

Desidero rivolgere un pensiero riconoscente ai marescialli di Carisolo e Spiazzo e alle loro squadre, e più in generale a tutte le donne e gli uomini delle Forze Armate, che ogni giorno servono il Paese con professionalità, dedizione e senso del dovere.
La loro presenza sul territorio è garanzia di sicurezza, di sostegno nelle difficoltà e di vicinanza alle comunità.
A loro va il nostro ringraziamento più sincero per l’impegno quotidiano nel custodire la pace, difendere la libertà e rappresentare con onore i valori della Repubblica.

Un pensiero va anche ai giovani, che non hanno conosciuto la guerra ma vivono in un mondo ancora attraversato da conflitti e tensioni.
A loro dobbiamo trasmettere la memoria, ma anche la speranza: la speranza che la pace non sia solo assenza di guerra, ma rispetto, dialogo, responsabilità e impegno quotidiano per il bene comune.

Oggi ricordiamo chi ha sacrificato la propria vita affinché noi potessimo vivere in libertà e in democrazia.
Essere degni di quel sacrificio significa costruire, giorno dopo giorno, un Paese unito, giusto e solidale, a partire dalle nostre comunità locali, dove la collaborazione e la fiducia sono il fondamento del vivere insieme.

Concludo con un pensiero semplice ma sincero:
che il ricordo dei nostri caduti, e di tutti i caduti di ogni guerra, continui a essere una luce che ci guida nelle scelte del presente e del futuro.
E che i nostri paesi restino comunità vive, capaci di memoria, di solidarietà e di pace.

Grazie.