Concerti in quota: la SAT ha contribuito a indicare le linee guida

di SAT Centrale

Concerti in quota: la SAT ha contribuito insieme al PNAB a indicare le linee guida degli eventi sostenibili

A proposito della "querelle" sul diniego del Parco al concerto in quota a Madonna di Campiglio, in programma il 20 aprile e recentemente annullato dalla amministrazione comunale di Pinzolo, la SAT attraverso la propria “Commissione Tutela Ambiente Montano” rende nota la propria posizione.

Non soltanto enunciazioni di principio per il sodalizio, bensì un contributo attivo, attraverso la partecipazione al Tavolo di lavoro del Parco Naturale Adamello Brenta.

In quella sede la SAT, rappresentata da Cristian Ferrari, incaricato dalla presidenza, ha sostenuto l’intervento di Joseph Masè, motivandolo.

Di seguito l’intervento di Cristian Ferrari nella sede del Parco Naturale Adamello Brenta a Strembo.

Tavolo di confronto in materia di attività e montagna, sede PNAB Strembo- 11 marzo 2019

Intervento di Cristian Ferrari – presidente Commissione Tutela Ambiente Montano SAT

All’interno del dibattito nato nel tavolo di lavoro indetto da PNAB, la SAT sostiene come nel territorio del Parco debbano essere preponderanti in tutte le attività i principi di conservazione e di tutela dell’ambiente, che sono alla base della creazione del Parco, dei parchi e delle aree protette in generale. Il tavolo di confronto nato e promosso dal PNAB non può che avere una forte impronta legata alla sostenibilità ambientale, prima che economica, di tutte le attività che sul suo territorio si svolgono.

La SAT sostiene che a maggior ragione ora, ora con l’inquadramento in “Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO”, il territorio non appartenga soltanto ai 30 comuni amministrativi sui quali il Parco incardina i propri confini, ma il territorio del Parco appartenga a tutta la popolazione ed è nell’interesse di tutta la popolazione, che ha diritto di usufruirne come Parco Naturale, che si deve operare.

La SAT quindi vede positivamente l’intervento citato dal Presidente Joseph Masè, riguardante le attività di prevenzione e programmazione degli eventi “sostenibili”. Attraverso tale Cabina, la SAT, che ha contribuito alla stesura del documento legato alle attività incompatibili, ritiene che il documento possa fornire importanti linee guida, alle quali gli operatori del territorio possano/debbano fare riferimento per le varie attività di promozione, di indirizzo e di tutela.

L’obiettivo che si prefigge la SAT con la partecipazione ai lavori, è quello di vedere un’evoluzione di proposte all’interno del territorio del Parco con le “cose che non si possono fare”, a proposte con “cose che si possono fare” (che evidentemente il Parco sarà più propenso a sostenere); attività e proposte studiate in tavoli condivisi e legate ai documenti che la cabina di regia di tutte le aree protette ha prodotto, con l’obiettivo primario di tutela a livello provinciale delle aree protette.

Compito dei Comuni in sinergia con Parco ed i vari attori interessati, compresa, la SAT, è quello di creare quindi uno sviluppo armonico, e un indotto sulle “cose che si possono fare”, senza forzature, che spesso sono sostenibili economicamente e non ambientalmente.

La SAT inoltre ritiene come si debba definire nel prossimo futuro un limite a lavori ed opere da realizzare nel territorio del Parco; limite legato anche alla disponibilità di risorse per esempio l’acqua e la neve. Ragionevolmente, se in futuro la risorsa acqua sarà sempre più carente bisognerà ragionare sullo sviluppo dell’area sciistica, dove evidentemente la continua creazione di bacini per l’innevamento artificiale non sarà la soluzione a lungo termine.”