155 anni di musica e passione: la Banda Comunale di Pinzolo incanta al PalaDolomiti

Tutto il paese — anzi, tutta la comunità di Sopracqua — si è riunito al PalaDolomiti per un appuntamento che ha il sapore di un rito collettivo. Anche chi non ha parenti tra i musicisti non vuole mancare: quando suona la Banda Comunale di Pinzolo, accorrono tutti, perché è la banda di tutti, anche se molti componenti provengono dai paesi limitrofi.
155 anni e non sentirli: è questo il tema del Concerto di Primavera, dedicato proprio alla banda stessa. Fin dalle prime parole — “155 anni!” — è scattato un applauso spontaneo da parte di un pubblico delle grandi occasioni. In quello spirito giovane e pieno di entusiasmo che sfida il tempo, l’apertura è stata affidata ai più piccoli, impegnati in ben tre esibizioni durante la settimana: sabato a Storo con le bande giovanili delle Giudicarie, mercoledì i saggi di fine anno con la maestra Francesca Lombardi.
La Banda ha aperto ufficialmente il concerto con un saluto musicale speciale: “Tanti auguri”… alla banda stessa. Musica, tradizione e passione: queste le parole chiave che uniscono grandi e piccoli, che accompagnano i momenti di festa e addolciscono quelli più difficili. Perché, in fondo, una banda che suona è un paese che vive.
Dal passato al presente, con lo sguardo al futuro
Con il sipario chiuso, la suspense ha lasciato spazio alla proiezione del video del concerto “Smart” per i 150 anni, tenuto durante il periodo del Covid. Oggi, però, è tutta un’altra atmosfera. Si parte con un medley dei Queen, dove non può mancare “We Are the Champions”: bravura, modernità ed effetti scenografici, come il fumo sul palco, hanno reso l’apertura coinvolgente.
La prima parte del concerto è stata un omaggio ai “vecchi maestri”, ciascuno dei quali ha rappresentato un pezzo della lunga storia della banda.
- Saverio Maturi ha dato il via ai percorsi formativi giovanili: in scaletta la Magyari Polka, pura tradizione viennese ottocentesca, ancora oggi piacevolissima da ascoltare.
- Gilberto, in banda dal 1974, ha accompagnato l’evoluzione degli ultimi 50 anni. Ha introdotto innovazioni stilistiche e musicali, affiancando alla musica classica per banda anche pezzi di musica leggera contemporanea. Per lui, la sede della banda è una seconda casa, ed è un punto di riferimento per tutti.
Durante la serata sono stati premiati:
- Per i 10 anni di attività: Riccardo Cereghini e Fabiano Lorenzetti.
- Per i 30 anni: Floriano Maturi, lo “spirito” che rallegra ogni riunione e prova, portando avanti la tradizione musicale di famiglia dopo il nonno Filippo e il padre Flavio.
Un momento particolarmente toccante è stato l’esecuzione di un brano scritto dal maestro Franco Puliafito in memoria di Flavio Maturi: si intitola Faber, il fabbro, perché Flavio, con la stessa mano d’artista, lavorava il ferro e faceva vibrare le corde del cuore con la musica. Un pezzo che, oltre alla tecnica, ha saputo trasmettere un’anima.
Il maestro Sara Maganzini ha poi diretto il pezzo “Tzardas”, brano di virtuosismo sinfonico potente e coinvolgente, magistralmente interpretato dalla banda al completo.
Una comunità dietro ogni nota
Un concerto curato nei minimi dettagli, uno dei più belli in assoluto: lo si percepiva dal livello tecnico ma anche dal lavoro di squadra. Un ringraziamento ai presidenti che hanno guidato la banda nel tempo: Remo Lorenzetti (presente in sala con la moglie), Bruno Lorenzetti, Giovanni “Gigi” Maffei Faneto, Claudio Ferrari Gianaral e Maurizio Cereghini. Commovente il ricordo di altri due storici presidenti, Giorgio Cuccati e Bruno Pizzini. Un ringraziamento anche al BIM del Sarca per il costante sostegno alle associazioni locali.
Nuovo logo, nuove generazioni
Nella seconda parte del concerto sono stati eseguiti tre brani molto diversi tra loro: Medici Marsh, The Best of Zucchero, e infine l’energetico Caravan di Duck Wellington, che ha chiuso il programma ufficiale.
È stato anche presentato il nuovo logo della Banda Comunale di Pinzolo, ideato da Chiara e Letizia. Si tratta di una chiave di violino che incorpora le lettere “BCP” — Banda Comunale Pinzolo — ma che simboleggia anche le tre generazioni:
- B come Bambini, i giovani musicisti in formazione,
- C come i Correnti, cioè i musicisti di oggi,
- P come il Passato, coloro che hanno fatto la storia della banda.
Ai musicisti che hanno superato i 30 anni di attività è stata consegnata una spilla dell’Albo d’Oro. Tra loro: Giulio e Felice Maturi, Celso, Sisinio ed Enzo Maffei, Saverio, Tiziana e Vittoria. Altri 7 sono ancora in servizio dopo oltre trent’anni. Giulio, in particolare, è considerato la “memoria storica” della banda: ricordato il passaggio del 1963 da società a banda comunale, quando grazie a un piccolo fondo furono acquistati strumenti e divise.
Appuntamento al 31 agosto
Con il bis di “Rimbalzello”, la serata si è conclusa tra lunghi applausi e sorrisi. Un evento che ha saputo mescolare tradizione e modernità, impegno e passione, storia e comunità.
Il prossimo grande appuntamento è fissato per il 31 agosto 2025. E anche lì, la musica sarà protagonista.