3Tre: Vince Hirscher, bravo Neureuther, eccezionale Yuasa

di Mario Facchini

Bagno di folla a Madonna di Campiglio per l’unico slalom di Coppa in Italia
Vince Hirscher, bravo Neureuther, eccezionale Yuasa fuoriclasse dal Giappone
Moelgg il migliore degli azzurri, Deville e Razzoli fuori nella seconda manche
C’è anche una nota triste, muore a bordo pista per arresto cardiaco un maestro di sci

Entusiasmo, gioia, delusione e tristezza.

La 3Tre entusiasma 10.000 persone accorse lungo il Canalone Miramonti a Madonna di Campiglio, gioia nella prima manche per avere tre azzurri in odore di podio, gioia degli austriaci per Marcel Hirscher superlativo, ancora gioia per Neureuther e per il giapponese Yuasa che fino all’ultimo era lì lì per vincere. Ma 3Tre è anche delusione perché ogni pronostico per gli azzurri va in fumo nella seconda manche, e tristezza per un incredibile lutto successo nel corso della prima manche.

A seguito di un malore con successivo arresto cardiaco è deceduto Lanfranco Bertocci, maestro di sci di Madonna di Campiglio, che era di servizio come controllo porta a lato pista. Persona cardiopatica, Bertocci è stato soccorso immediatamente dai due medici di gara che stazionavano in pista appena sopra il punto dell’incidente ed è stato sottoposto a rianimazione cardiopolmonare prolungata, circa un’ora, e trattato con i presidi del caso. È intervenuto immediatamente anche il soccorso alpino che ha collaborato con i medici ed il personale di soccorso presente in pista.

Un momento decisamente triste. La gara è stata sospesa per l’impegno dei due medici di gara, poi è ripresa con la discesa dell’americano Ligety.

Marcel Hirscher (AUT), dopo il terzo posto in Val d’Isère, non sbaglia e dopo aver chiuso la prima manche davanti a tutti (con 52”07), mantiene il sangue freddo conquistando così non solo la 3Tre (1’42”50) ma anche la prima posizione nella Coppa del Mondo di specialità con 240 punti.

In scia il tedesco Felix Neureuther: secondo nella prima manche a 6/100 dall’austriaco, si ripete nella seconda manche con un tempo complessivo di 1’44”17.

E qui, per la terza posizione, erano gli azzurri a potersela e a doversela giocare. Dopo una prima manche da apoteosi con i tre moschettieri dei paletti, Cristian Deville terzo (52”63), e Manfred Moelgg (52”75) e Giuliano Razzoli (52”75) quarti parimerito, lo stadio dello slalom di Campiglio era pronto ad “esplodere” per un podio che in molti si attendevano.

L’unico a spuntarla è Manny Moelgg, che perde una posizione e si piazza quinto: “un quinto posto guadagnato. Sono contento di come sto sciando, ho una buona sicurezza. Devo prendermi qualche rischio in più a gennaio, nel senso di attaccare ancora di più”.

Delusione per Razzoli e Deville che escono il primo alle ultime porte, il secondo nella parte alta del tracciato. “Stavo facendo una grandissima manche – afferma Razzoli -, ero veramente vicino ad un bel podio. Ho sciato bene, nella seconda spigolata in alto poi mi sono ripreso e non so cosa sia successo francamente. Ho attaccato, volevo il podio a tutti i costi, però devo guardare il lato positivo e dico che mi sono divertito a scendere. Le sensazioni sono tornate buone, avrei voluto farmi un bel regalo per il mio compleanno di oggi, sarà per la prossima volta”. Deville ci credeva e ci ha creduto fino alla fine: “La bella figura la fai quando arrivi in fondo e vai sul podio. Io posso dire di essere partito per quello. Non ho neanche fatto un errore perché non posso dire di aver fatto uno sbaglio. Sono “volato” e finito a terra. Sono molto dispiaciuto, deluso. Mi passa anche la voglia, per la verità, perché se alla base ci sono degli errori tecnici e i risultati non vengono capisco che c’è qualcosa da lavorare, io sto sciando forte e raccolgo zero quindi mi passa proprio la voglia”.

Ma la vera star della notte di Campiglio è lui, la stella del Sol Levante, il giapponese Naoki Yuasa: pettorale n. 21, in 25.ma posizione dopo la prima manche e una seconda frazione strepitosa che lo catapulta sul podio e nell’olimpo dei top skiers. Lui che semplicemente dice “è così che so sciare e oggi ho dimostrato di poter stare sul podio”.

Fuori dalla seconda manche l’atteso Stefano Gross che non riesce a sfruttare il pettorale n.1 e finisce 33°, mentre dice la sua Roberto Nani, l’enfant terrible della squadra, quello che osa, quello che parte con il pettorale n. 41 e arriva trentesimo nella prima manche per poi aprire le danze della seconda manche in maniera frizzante: “sono contento per la seconda manche, un po’ meno della prima. Porto a casa punti importanti e spero di riuscire a scalare il numero di partenza”. Prima manche che ha trovato difficile nel tracciato (pensato da Kostelic) col quale non è riuscito a trovare il feeling già nelle prime porte.

Grande la delusione per Patrick Thaler, uscito: “Ho inforcato all’uscita della doppia, peccato perché mi sarebbe piaciuto arrivare fino in fondo, qui è bellissimo, però è così, non c’è niente da fare”.

Cala così il sipario sulla 3Tre, su un palcoscenico che ha infiammato la sera di Campiglio con spalti e tribune, bordo pista e parterre stracolmi di gente.

Rientrare nel giro che conta dopo sette anni non era facile, la 3Tre rimane sempre una gara dagli alti contenuti tecnici che piace alla gente. Ora l’appuntamento è per il 2014, nel frattempo nel 2013 torna la Coppa Europa.

Ritornata sotto i riflettori del grande sport, Madonna di Campiglio continua la sua stagione invernale all’insegna della neve e di nuovi eventi al top. Dal 13 al 20 gennaio 2013 si terrà la 23ª edizione di Wrooom – F1&MotoGp Press Ski Meeting, il tradizionale incontro sulla neve tra le scuderie Ferrari e Ducati e i giornalisti della stampa internazionale, mentre dal 24 al 27 gennaio, con la Winter Marathon sfileranno per Madonna di Campiglio affascinanti e prestigiose auto d’epoca. Infine, dal 10 al 15 febbraio, viaggio indietro nel tempo con la “Campiglio Asburgica”: tuffo nel passato alla scoperta delle atmosfere principesche di fine Ottocento.