Aquila reale in difficoltÁ  salvata dagli esperti del PNAB

di Uff. Stampa TN

Sarà curata dal Centro Recupero Fauna Selvatica della Lipu, nel centro della Provincia al Casteller

Aquila reale in difficoltà salvata dagli esperti del PNAB

La sera del 12 gennaio due dipendenti del Settore Ricerca Scientifica – Educazione Ambientale del Parco naturale Adamello Brenta, Michele Zeni e Laura Nave, hanno recuperato, nell’area della Valchestria, non lontano da Sant’Antonio di Mavignola, un’aquila reale in difficoltà.

La presenza del rapace era stata segnalata agli uffici del Parco da un’escursionista di Pinzolo poche ore prima che, dopo averlo avvistato, aveva notato che l’animale non riusciva a prendere il volo.

Il personale del Parco, immediatamente dopo la cattura, ha contattato il numero di reperibilità della LIPU di Trento, i cui operatori sono prontamente intervenuti con professionalità ed una grande attenzione verso l’animale in difficoltà, ora ospitato al Centro Recupero Fauna Selvatica di San Rocco (Trento). Il Centro di recupero, istituito nel 2007 dalla Provincia Autonoma di Trento e affidato alla LIPU, è sicuramente il sito ideale per curare l’aquila e metterla in condizione di tornare alla vita libera

Dopo un attendo check up per valutare lo stato di salute dell’animale, all’aquila è stata diagnosticata un’infezione batterica ad un artiglio di una zampa, che le ha causato un indebolimento graduale a tal punto da non permetterle più di alzarsi in volo per procacciarsi il cibo.

Tra circa 10 giorni, al termine della cura antibiotica e con la speranza che l’animale torni rapidamente in salute, l’aquila sarà rimessa in liberta nella zona in cui è stata salvata.

Un sentito ringraziamento va rivolto all’escursionista che, con la sua sensibilità, ha permesso l’avvio delle operazioni di soccorso e naturalmente ai volontari della LIPUche prontamente si sono presi cura del maestoso rapace.

L’aquila reale salvata