BIM Sarca – Il Parco fluviale della Sarca apre il “Bando Castagno”

di BIM Sarca

BIM Sarca – Il Parco fluviale della Sarca apre il “Bando Castagno”

Finanziamenti fino a 2 mila euro per ogni azione di conservazione di piante singole o castagneti nei comuni del Bim Sarca Mincio Garda da parte di privati o società agricole.

Il Parco fluviale della Sarca ha pubblicato il “Bando Castagno” per sostenere il recupero e il mantenimento dei castagni locali.

“Con questa iniziativa – spiega Gianfranco Pederzolli, presidente del Parco fluviale – vogliamo incentivare una gestione sostenibile del castagno come elemento identitario dei nostri paesaggi rurali e del legame tra la civiltà contadina e l’ambiente naturale. Ma non solo, vogliamo conservare tutto ciò che i castagneti ci offrono: ovviamente i loro frutti, castagne e marroni, la particolare biodiversità che accolgono, come erbe, fiori e funghi, e poi importanti servizi ecosistemici come la capacità del suolo di trattenere l’anidride carbonica”.

Il bando prevede finanziamenti per azioni di tutela messe in atto da privati cittadini o da società agricole (iscritte nell’archivio provinciale delle imprese agricole in sezione I o II) che siano proprietari, affittuari, comodatari, titolari di altro diritto reale su castagneti che si trovano nei comuni del Bim Sarca Mincio Garda, ente capofila del Parco fluviale Sarca. Si tratta dei comuni di: Andalo, Arco, Bleggio Superiore, Bocenago, Borgo Lares, Caderzone Terme, Carisolo, Cavedine, Comano Terme, Drena, Dro, Fiavè, Giustino, Ledro, Madruzzo, Massimeno, Molveno, Nago-Torbole, Pelugo, Pinzolo, Porte di Rendena, Riva del Garda, San Lorenzo Dorsino, Sella Giudicarie, Spiazzo, Stenico, Strembo, Tenno, Tione di Trento, Tre Ville e Vallelaghi. In pratica sono tutti i comuni che aderiscono al Parco fluviale della Sarca, a cui si aggiungono quattro comuni esterni che però fanno parte del Bim, tra cui Tenno dove questo tipo di coltura è molto diffusa.

Le azioni ammesse a contributo sono quelle di manutenzione ordinaria e straordinaria di base, per sostenere soprattutto i piccoli coltivatori. Si tratta di interventi di recupero di piante singole o di castagneti da frutto estensivi, anche trascurati o in fase di abbandono, attraverso la potatura e il risanamento, la pulizia del sottobosco, il taglio di arbusti infestanti e la messa a dimora di nuove piante, purché appartengano agli ecotipi locali del Trentino.

È previsto un contributo fino a 2 mila euro per ogni intervento, che deve essere avviato dopo 1° settembre 2025 e ultimato entro il 31 marzo 2026.

Le domande saranno esaminate da una commissione tecnica formata dallo staff del Parco fluviale della Sarca secondo due criteri: la categoria del richiedente e l’ordine cronologico. Saranno dapprima favoriti i privati cittadini senza partita iva, seguiti dagli agricoltori iscritti alla sezione II dell’archivio provinciale delle imprese agricole e, infine, agli agricoltori iscritti alla sezione I. Poi si seguirà l’ordine di arrivo delle domande, fino a esaurimento delle risorse disponibili.

Due anche le condizioni poste, una volta ricevuti i finanziamenti: quella di mantenere l’area disboscata e curata per altri tre anni dalla data dell’intervento e quella di non abbattere le piante recuperate per almeno cinque anni. Il bando prevede, infine, delle raccomandazioni per contenere impatti di carattere naturalistico, come evitare di distruggere i nidi nei tronchi o di potare nel periodo riproduttivo degli uccelli per non comprometterne la sopravvivenza.

È la prima azione puntualmente mirata alla coltura di castagno proposta dal Parco fluviale.  “Ci siamo fatti contaminare positivamente – conclude Pederzolli – dalla Rete di Riserve Cembra che propone un’azione simile da anni e abbiamo poi potuto constatare l’interesse vivo del territorio confrontandoci con le associazioni dei castanicoltori locali”.

Dopo l’approvazione nella seduta del 21 maggio da parte del direttivo del Bim, capofila del Parco fluviale della Sarca, le domande sono ora aperte e possono essere presentate tramite posta elettronica certificata al Bim fino al 29 agosto 2025. La modulistica da compilare è scaricabile sia dal sito del Bim che da quello del Parco fluviale.

 

Bim Sarca Mincio Garda

Parco Fluviale della Sarca

Il castagneto di Carisolo pianta giovane e pianta antica
Il castagneto di Carisolo pianta giovane e pianta antica