Bonomi e la sua vecchia politica

di Michele Cereghini

Molti cittadini di Pinzolo si stanno chiedendo che fine abbia fatto l’enorme cartellone che copriva l’intera facciata del vecchio municipio e che pubblicizzava, seppur con date differite di anno in anno, l’imminente avvio dei lavori dell’attesissima circonvallazione di Pinzolo.

Mesi fa è stato sostituito con spot sciistici e nerazzurri e se ne son perse le tracce.

Sappiamo tutti quello che è successo: il colpo di grazia al progetto che doveva migliorare la qualità urbana del nostro paese con la pedonalizzazione del centro e portare un po’ di ossigeno ad un’economia locale sempre più boccheggiante è stato inferto da una decisione della Provincia che l’ha cancellato, differendolo sine die.

E’ strana, però, l’acquiescenza dimostrata nell’occasione dall’amministrazione Bonomi che nulla ha fatto se non prendere atto della infausta decisione, sbattendo i tacchi e rispondendo “sissignore”.

Strana perché la cronaca di queste ultime settimane ha dimostrato che le decisioni della Giunta Provinciale sono tutto fuorché definitive.

Il dietro front della Provincia sul collegamento Loppio-Busa la dice molto lunga su quale sarebbe stato il destino della nostra circonvallazione se, anziché adottare un comportamento remissivo come hanno fatto Bonomi e la sua maggioranza, ci fosse stata un’autentica sollevazione da parte della nostra amministrazione che – forte dell’appoggio degli altri comuni interessati al progetto e della Comunità di Valle – poteva far sentire alta la sua voce contro tale decisione.

Invece che cosa è successo? Niente, assolutamente niente, si accetta tutto molto supinamente. E non solo: quando la minoranza ha presentato una mozione in proposito, la maggioranza ha pensato bene di non appoggiarla perché il Sindaco, udite udite, ha detto che l’indomani si sarebbe incontrato nelle ovattate stanza della Provincia con il Governatore e che, nell’occasione, gli avrebbe presentato le nostre sacrosante richieste.

Non so se l’incontro si sia effettivamente svolto e quali esiti abbia avuto. Dubito che si tratti di qualcosa di positivo altrimenti ne avremmo avuto notizia.

Quello che so è che gli amministratori dell’Alto Garda sono riusciti, in pochi giorni, a far recedere la Giunta Provinciale dalla decisione di cancellare l’opera e a farla calendarizzare per il 2017. Non è certamente domani ma è di sicuro molto meglio del limbo in cui si trova ora la nostra circonvallazione.

Anche stavolta, Bonomi & C., impostando tutto sulla politica del conciliabolo, della camera caritatis, dell’amicizia con il politico che siede sullo scranno più alto della Provincia, hanno sbagliato strategia.

Anche stavolta hanno perso l’occasione di dimostrare di essere capaci di gestire i problemi della collettività con gli strumenti democratici che l’ordinamento mette loro a disposizione: alla formalità di una delibera consiliare si preferisce l’incontro riservato, all’accordo con altri comuni e la Comunità per aumentare la pressione sulla Provincia si preferisce la pacca sulla spalla al politico amico. L’Italia di ieri, di cui è sicuramente figlio il nostro Sindaco, ha fatto il suo tempo. Forse è venuto il momento di voltare pagina.