Caro ex papa ti scrivo

di Alessandro Giacomini

Caro ex papa,
mi auspico che nel post pontificato si dedichi completamente al riposo, magari rispolverando il vangelo di Matteo:
”Chi scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare”.

Le rammento il vangelo di Matteo, per ricordagli come aveva gestito lo scandalo pedofilia, dichiarando:
già nel maggio 2001 quand’era prefetto della congregazione per la dottrina della fede, la ex santa inquisizione per intenderci, in una lettera riservata, rivolta a tutti i vescovi, menzionava il compimento di peccati molto gravi, tra cui le molestie sessuali perpetrate da clericali nei confronti di minorenni, che ”situazioni di questo tipo sono coperte dal segreto pontificio“.

La Corte distrettuale del Texas ritenne opportuno indagare Joseph Ratzinger per l’imputazione di «ostruzione alla giustizia» a causa delle disposizioni di riservatezza contenute nella lettera.

Nel 2005, John Beal, professore di diritto canonico all’universita cattolica, ha rilasciato una deposizione sotto giuramento nella quale ha ammesso a Daniel Shea, difensore di due presunte vittime, che la lettera ha esteso la giurisdizione ed il controllo della Chiesa sui crimini sessuali.

La sua missiva non lascia spazio a dubbi richiama esplicitamente l’istruzione crimen sollicitationis, il crimen istruiva i vescovi su come trattare i sacerdoti che adescavano i fanciulli, per essere brevi, obbliga al silenzio nella pratica obbliga il trasferimento di parrocchia in parrocchia i preti pedofili senza denunciarli alle autorità civili.
Nel frattempo il cardinal Ratzinger assurse il ruolo di papa e lo stesso non fu più, per ovvi motivi, coinvolto.

Dunque mio caro ex Papa, rammenti Matteo e mi raccomando, assoluto riposo.

Alessandro Giacomini
via della fontana 11
Massimeno TN