Caro Gilmozzi, mi aiuti a capire…

di Dario Polli

Caro Gilmozzi,

mi aiuti a capire…

In prima pagina del quotidiano Trentino del 14 settembre leggo che la Provincia ha bocciato il c.d. “Luna Park” della Val di Fassa perché incompatibile dal punto di vista paesaggistico con la natura circostante e con lo spirito delle Dolomiti,- patrimonio dell’Unesco, di cui Lei in Trentino è considerato il padre.

La sorpresa mi fa sobbalzare quando scopro che a pagina 2 Lei si dissocia e prende le distanze da tale decisione perché -cito-“si deve valutare di volta in volta la congruenza” .

Io sono di Carisolo; un paese che per locazione, tradizione e –con un po’ di coraggio- autodefinizione è a vocazione turistica.

Come Lei ben sa, da anni conduco una battaglia personale spendendomi –in tutti i sensi- per realizzare una “piccola” struttura alberghiera , e sottolineo piccola, affinché come accadde in passato non si ripeta la vile e strumentale mistificazione che ingigantiva un piccolo hotel facendolo diventare un “gruppo di strutture”, Personalmente, mi sono visto costretto a mendicarLe appuntamenti, che a mio giudizio hanno suscitato il Suo nervosismo anziché l’interesse che mi sarei aspettato. Le ho più volte illustrato con passione e talvolta insistenza, il mio progetto di bioHotel a misura d’uomo, una piccola chicca in sintonia, anzi in simbiosi con l’ambiente circostante immerso nella splendida cartolina della “piana” di Carisolo e dell’Antica Vetreria.

Il 31 agosto 2009 il Consiglio Comunale di Carisolo, al termine di un iter assurdo e complesso, frutto di accuse e macchinazioni montate ad hoc contro la mia persona e contro lo sviluppo turistico del paese,

ha accolto la mia richiesta di zonizzazione alberghiera, che necessitava in fine dell’approvazione da parte della Giunta Provinciale, in realtà negata ben 10 mesi dopo, forse non a caso, mi sia concesso il beneficio del dubbio, immediatamente dopo le nuove elezioni comunali.

Non trova sibillina e, mi permetta, vergognosa questa Sua prevaricazione e poco rispetto del Consiglio Comunale di Carisolo uscente a favore del nuovo Sindaco Povinelli che, come Lei sa, è il promotore della petizione anti-hotel nonché vicino al Suo partito? Non è che ha atteso l’esito delle elezioni per poter decidere chi non scontentare lavandosi poi le mani alla Ponzio Pilato con chi attende una risposta? Un semplice cittadino deve per forza mischiarsi alla politica per poter aver delle risposte?

Sono stato in questi anni più volte esposto al pubblico ludibrio, additato, osteggiato, criticato, calunniato, ma, soprattutto caro Assessore, invidiato.

Quell’invidia che si sporge appena dalla porta per poi nascondersi; che si manifesta col repentino chiudersi di tende alle finestre dei “cusinàc”.

Un comitato anti –hotel è stato creato, decisioni in sede amministrativa comunale sono state prese con l’inganno (è stato fatto credere che le varianti al prg sarebbero state sicure solo previo una “silurata” alla mia richiesta di zonizzazione alberghiera –agli atti-), sono state fatte retromarce e pubbliche ammissioni di colpa da parte degli amministratori comunali. Tutte documentate!

Mentre, faccio presente, che a pochi metri dalla mia zona molte persone sono state “accontentate”, “omaggiate”, “lasciate libere di fare” in barba alle più elementari regole urbanistiche, ma soprattutto, con pesi e misure diversi.

Ma l’Assessore all’urbanista Gilmozzi ha presente Carisolo? E’ un paese bellissimo incastonato come un cammeo alle pendici della Cima Lancia, al quale mi sento di aver dato tanto in termini di garanzia per il servizio al turista, ed aver ancora molta da dare…

Questo paese che amo, negli anni è stato però sacrificato come una vergine ad un baccanale, dai vari prg che hanno privilegiato speculazioni edilizie ignorando qualsiasi forma di sviluppo alberghiero.

Carisolo è stato quindi sfruttato, svenduto, munto. Offerto ai facoltosi turisti che ne hanno fatto il loro Dormitorio di Lusso. Seconde case, appartamenti, residence, condomini.

Che turismo è? Chi può dire di lavorare con il turismo di Carisolo? Tre manutentori, un’agenzia immobiliare che affitta e cinque custodi. Fine.

Quest’estate la squadra del Barcellona Calcio durante il ritiro si allenava sul campo sportivo di Carisolo, mentre pernottava a Pinzolo….non è curioso ? Ed il nuovo palazzetto dello sport, finanziato quasi interamente dalla Provincia, non dovrebbe trovare maggiore complicità con gli operatori turistici locali ?

Quando negli anni scorsi gli amministratori hanno prestato il fianco a speculazioni selvagge, facendosi ed approvandosi piani regolatori ad personam, cambi di destinazione, zonizzazioni varie, tutta questa morale e questo protezionismo dov’erano? Aggiungo- anche con buona pace della “Povinelli’s lobby” che ora grida allo scempio; quanti terreni si sono autorizzati, plus-valorizzati, venduti alle spalle di chi faceva tesoro della terra per sé o per i figli? Vogliono forse questi ometti lavarsi mani e coscienze nell’acqua santa dopo aver rimestato nella cenere?

Chi scrive è figlio di emigranti che tornati dall’America hanno investito a Carisolo e nel turismo, credendo in Carisolo più di chiunque altro negli ultimi 40 anni, facendo del servizio al cliente, -sia esso valligiano o forestiero non importa-, il loro credo.

I miei genitori hanno investito in Carisolo. Sarebbe stato forse più comodo anche per loro come ora per me speculare vendendo i terreni ai primi cremonesi o bresciani, con profitti immediati, infischiandosi del futuro dello sviluppo turistico del paese.

I Carisolesi che si indignano, sanno che sindaci dei paesi limitrofi mi hanno addirittura offerto appoggio nella realizzazione del mio progetto se avessi spostato la locazione della struttura nelle loro terre tanto vicine orograficamente al mio paese, ma tanto distanti mentalmente…? Ma perché cedere?

Ed ora la domanda:

Lei come Sindaco (è stato un valente primo cittadino che parla di turismo con cognizione di causa) si sarebbe lasciato sfuggire nel Suo Comune un investitore che da anni opera nel settore con passione, dando da lavorare, creando opportunità, mettendo al servizio di tutti la propria ospitalità e professionalità?

Quando consiglia di “valutare la congruenza di volta in volta”, avrebbe il coraggio di pronunciare questa frase –che è il riassunto del buonsenso- anche nella mia Val Rendena?

Riducendo ai minimi termini:

un Luna Park in Val di Fassa mi sembra di capire dalle Sue parole, meriterebbe un SI mentre un piccolo albergo approvato in data 31 agosto 2009 dal Consiglio Comunale di Carisolo, si è meritato un NO?

Siamo sicuri che anziché per meglio valutare la sana tutela paesaggistica, la pausa di dieci mesi presa dalla PAT per emettere il verdetto, non fosse una mera pausa di standby, al fine di non prendere nessuna decisione prima dell’esito delle elezioni comunali di Carisolo per poi agire –compiacendo- di conseguenza?

Torno tedioso:

Lei come amministratore, non avrebbe cercato con ogni strumento in Suo possesso –vigilando sul rispetto di regole e vincoli- che una nuova ed importante attività turistico alberghiera si attivi e prosperi nel tessuto urbano del Suo Comune?

Ed ancora, cosa ne pensa il Suo collega Mellarini, nonché Assessore provinciale al turismo,

alla cui attenzione avevo preventivamente sottoposto il mio progetto, che aveva suscitato il Suo vivo interesse? Alla luce dei fatti, ipotizzo che per ragioni di “quieto vivere”, si sia visto costretto a subire ed avallare questa Sua decisione prettamente politica. In contrasto con il bisogno di qualificazione turistica tanto sbandierata dall’assessorato al turismo, per cui la PAT investe milioni di Euro in promozioni come ad esempio il ritiro Juventus in Val Rendena.

In attesa di risposte, cordialmente La saluto, augurandoLe buon Lavoro.

Polli Dario