Chiusura Punto nascite di Tione e assistenza religiosa

di Alessandro Giacomini

La decisione dell’assessora alla sanità Donata Borgonovo Re di chiudere definitivamente il reparto nascite di Tione per ottimizzare i costi di gestione è inaccettabile.
La stessa Azienda Sanitaria ha corrisposto oltre 750.000 euro annui alla Curia Trentina per l’assistenza spirituale negli ospedali pubblici Trentini, compreso Tione per il triennio 2011- 2013 e i loro esponenti sono stati remunerati come “ Primari “
( Padre Renzo Roccabruna 136.782 mila euro
        Don Cornelio Carlin    136,782 mila euro
        Padre  Ezio Tavernini  136,782 mila euro ).
È giusto che l’assistenza spirituale e religiosa debba essere necessariamente garantita a tutti i ricoverati, di qualunque fede sia, nelle strutture ospedaliere Trentine.
Non si ritiene giusto che tale conforto sia garantito tramite Sacerdoti  stipendiati dall’azienda sanitaria Trentina con regolare contratto. Tale trattamento economico pubblico è stato previsto con una convenzione soltanto per i ministri del culto cattolico.
Gli altri culti offrono conforto ad ammalati ed infermi spontaneamente, senza remunerazione alcuna.
Ci piacerebbe pensare che, chi si prodiga nell’offrire questo servizio, lo faccia esclusivamente sotto la spinta di una umana compassione, che soprattutto per una persona con fede religiosa, si tramuta di per sé in un compenso ben più valido di quello meramente pecuniario.
Non si comprende quindi perché la Provincia debba pagare per questo servizio, posto che gli stessi esponenti del clero cattolico percepiscono già la diaria mensile dall’ente religioso da cui dipendono.
Salta agli occhi la disparità di trattamento degli assistenti spirituali di religione cattolica da quelli di altre confessioni, per le quali esistono degli accordi stipulati con la Provincia, ma che prevedono specificatamente che questo servizio venga reso “senza oneri per la regione”.
È opportuno che, in questo periodo di forte recessione economica e di ingenti tagli ai servizi sociali e sanitari, non sia il caso di continuare con questa particolare interpretazione del volontariato sociale in tema di assistenza religiosa agli ammalati.
Chiediamo alla Provincia Trentina, di provvedere a garantire il servizio senza più alcun onere per i contribuenti, così come avviene per le altre confessioni e associazioni laiche.
Pertanto siamo certi che la nuova Assessora non avrà rinnovato la convenzione con la Curia, ma se lo avesse fatto anche per il triennio 2014-2016 forse potrebbe ripensarci e destinare tutti questi soldi, anziché alla Curia Trentina , al punto nascita di Tione.

Il segretario dei Laici Trentini per i diritti civil