Cima Falkner, circa 100mila metri cubi di roccia instabile

La relazione tecnica del Servizio Geologico. Confermato il pericolo di ulteriori crolli sul sentiero Benini
Il collasso del primo agosto, con un volume stimato di oltre 550mila metri cubi di roccia – che è seguito al primo crollo avvenuto il 27 luglio, pari a circa 36mila metri cubi – ha modificato radicalmente il profilo della montagna. Le verifiche compiute dal Servizio Geologico sono state effettuate attraverso rilievi sul campo, osservazioni aeree e modelli tridimensionali ottenuti con tecnologia Lidar e fotogrammetrica grazie all’utilizzo di droni in dotazione al Servizio Geologico stesso, al supporto del Corpo permanente dei Vigili del fuoco di Trento con il Nucleo Elicotteri e il Nucleo Droni e del Soccorso alpino e speleologico Trentino.
Il nuovo assetto della cima non permette di escludere ulteriori evoluzioni del fenomeno. L’area individuata tramite apposite analisi come potenzialmente interessabile da eventuali ulteriori crolli ricomprende sia il versante orientale della vetta dove si colloca il tracciato della ferrata delle Bocchette “Alfredo e Rodolfo Benini” (sentiero SAT n. 305), sia il versante occidentale dove è ubicato il Vallone di Vallesinella, sia i versanti montuosi presenti nelle immediate vicinanze dell’area di distacco dove si trovano numerose vie alpinistiche. Le indagini programmate dal Servizio Geologico per il prossimo futuro, tra cui l’analisi dei dati satellitari con il supporto del Centro di competenza della Protezione civile nazionale e la collaborazione dell’Università di Firenze e ulteriori rilievi aerofotogrammetrici realizzati dai geologi della Provincia, saranno determinanti per affinare la comprensione dell’evoluzione del fenomeno.
Questi scenari restano al centro dell’attenzione del Servizio Geologico. Si tratta di una situazione emblematica dell’elevata dinamicità dei sistemi alpini, dove la degradazione del permafrost, che ha la funzione di collante per gli ammassi rocciosi di alta quota, può accelerare processi di instabilità già in atto.