Compleanno secolare alla Casa di Riposo di Pinzolo

di Alessandro Collini

Irene, una storia lunga un secolo

“ Oh ciao, mi hanno detto che mi stai cercando per farmi un”™intervista “”¦. Comincia così Irene Pangrazzi, classe 1918,  sedendosi vicina, con la curiositÁ  di capire cosa voglio sapere da lei e la grande voglia anche di raccontarsi; la sua è ed è stata una vita intensa, lunga e colma di avvenimenti che nonostante le cento primavere ricorda nei minimi particolari”¦”¦ “ buongiorno Irene, è vero la  stavo cercando perché mi farebbe tanto piacere conoscere la sua storia ! “. Lei mi sorride, non riesco neppure a prendere un foglio ed una penna che giÁ  lei incomincia a raccontarsi:
“ Sono nata a Darè, in Rendena nel lontano 1918, il 27 di marzo. La mia famiglia era molto numerosa, pensate che eravamo  ben sette sorelle e quattro fratelli che però adesso non ci sono più. Si lavorava in campagna ed era una vita molto semplice e umile. A quattordici anni sono andata in servizio  a Milano, come serva in casa di alcuni signori; lo facevano in tante questo mestiere un tempo! Mi trovavo bene ma ero lontana da casa. Poi sono dovuta rientrare a Darè per aiutare la famiglia e quindi facevo periodi in cui mi recavo a Milano ed altri in cui mi dedicavo alla famiglia. Nel 1947 mi sono sposata con un ragazzo di Villa che si chiamava Diodato. Ci siamo sposati a Vigo in una bella giornata di Novembre”¦.oddio bella”¦.non era poi tanto bella”¦direi nuvolosa”¦ma comunque bellissima per noi! Mi ricordo benissimo il mio vestito nuziale: tailleur verde e giacca nera”¦.non c”™erano mica tante scelte!!! La cerimonia è stata celebrata alle 5 del mattino, così come si usava fare un tempo. Poi, io e mio marito, siamo andati a Crema per 4 giorni”¦.questo è stato il nostro “viaggio di nozze “.
Mio marito lavorava per le ferrovie e a quei tempi bisognava adattarsi e se te lo chiedevano bisognava anche trasferirsi. Così noi siamo andati a vivere a Fortezza. Non era proprio un bel posto, ma con la pazienza ci siamo abituati. Lì  sono nati i nostri tre figli: Franco, Mariaclara e Teresa. Franco ancora vive li a Fortezza ! Tanti sacrifici e tanto lavoro, poi un incidente occorso a mio marito e tante visite e cure per gli ospedali. Nel 1975, dopo che i figli si sono tutti sistemati, siamo tornati a vivere a Villa. Era sempre stato il nostro desiderio. Nel 1979, purtroppo, sono rimasta sola. Cento anni!!! Sono un secolo! E a me sembra che sia passato pochissimo tempo: Mi ricordo tutto. A Villa ci sono stata fino al 2015 quando, a causa di un piccolo infortunio, mi sono resa conto che forse era meglio avvicinarmi alla casa di riposo. Ed eccomi qui a Pinzolo! Mi trovo molto bene, ho scelto proprio io questa Casa. Mi arrangio a fare tutto”¦.ho anche io le mie magagne, mi fanno male i piedi, la schiena,”¦. Però ho ancora la forza di alzarmi, sistemarmi e camminare da sola. Faccio anche fisioterapia, ginnastica. Mi piace giocare a carte e ci troviamo sempre nella bella stube, a fare qualche partita e mi diverto così. Mi piace anche fare quattro chiacchiere in compagnia. Molto spesso le persone che incontro e che sanno la mia etÁ , mi dicono che farebbero la firma per raggiungere il traguardo dei cento anni così in forma ! rispondo a loro, per scherzare, che io invece non ho fatto nessuna firma !!! ah ah ah “.

Irene Pangrazzi